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Ramon Serrano

Evra: "Pogba? L'ho allenato mentalmente quando sono arrivato alla Juve. Nove anni in Premier League una vacanza in confronto all'esperienza a Torino"

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Evra: "Pogba? L'ho allenato mentalmente quando sono arrivato alla Juve. Nove anni in Premier League una vacanza in confronto all'esperienza a Torino"

 

Intervenuto al podcast "Stick to Footbal", Patrice Evra, ex giocatore francese della Juventus, parla dell'esperienza in bianconero e del rapporto di amicizia con Paul Pogba: "Pogba? Gli dicevo: smettila di pensare che la gente ti odia, è perchè tu li rendi frustrati. Sei un animale, quando parti box to box nessuno può fermarti. Sapete quante volte Allegri non voleva farlo giocare? Poi magari lui segnava un gol e veniva esaltato anche se aveva giocato male. È per questo che ho voluto allenarlo mentalmente. Posso fare l'esempio di quando ha giocato per la prima volta contro il Liverpool. La sera prima della partita ero in collegamento FaceTime con lui e ho visto molte persone nella sua stanza e lui stava firmando le magliette, così gli ho chiesto se era pronto per la gara e lui mi ha risposto di sì. Ricordo che è stato una dei peggiori match che ha giocato, così ho parlato con lui dopo la gara e mi ha detto che avevo ragione e che non era concentrato. 

 

Differenze tra Juventus e Manchester United? Sarò onesto, nove anni allo United sono stati come una vacanza rispetto alla Juventus! L'intensità del lavoro, di quelle sessioni di allenamento, è stato qualcosa che non avevo mai sperimentato prima nella mia vita. Dovevamo correre 4 km al giorno. Zidane (nei suoi anni) ha detto di aver visto giocatori vomitare in campo durante l'allenamento. L'ho visto anche io e loro hanno dovuto comunque finire le loro corse. Dopo le partite di Champions League, anche allora, abbiamo fatto intense sessioni in palestra. Dopo le gare a Manchester i giocatori avevano un buffet, ma in Italia mi portavano una porzione grande e agli altri giocatori una porzione più piccola. Così ho preso Pogba e l'ho portato in cucina e abbiamo visto che le foto di ogni giocatore erano codificate a colori per dare loro porzioni diverse. Ogni due settimane facevamo le analisi del sangue, volevano sapere cosa mangiavi e andavano persino a casa tua per dire a tua moglie o allo chef cosa cucinare. Venivi multato se disobbedivi. Per me è stato fantastico ma non siamo riusciti a trovare il giusto equilibrio.

La finale di Chamions del 2015? Per me prima della finale di Champions League contro il Barcellona, il modo in cui ci siamo allenati ci ha fatto arrivare stanchi. Ci guardavano in campo e durante l'allenamento ci dicevano di andare più veloce, erano in giro per il campo con i computer. Tevez è stato un *. Ha detto vieni, è fantastico qui, ma non mi ha detto niente che sarebbe successo questo. Il primo giorno ho visto gente con le valigie e sono rimasto confuso perché l'Apache non mi aveva detto che per le prime due settimane avremmo alloggiato nell'hotel della squadra. Gli ho chiesto perché non mi avesse parlato dell'intensità e lui ha detto "Volevo che qualcuno morisse con me là fuori". Avevo 33 anni, quindi ho lottato i primi mesi, ma dopo mi sentivo come se potessi distruggere tutti. Il giorno della partita facevamo una vera e propria sessione di allenamento. A dire il vero, quando ho visto quella squadra sapevo che avremmo vinto il campionato e saremmo andati almeno in semifinale di Champions League, ma non ho potuto dirlo per superstizione. Ringrazio loro perché hanno allungato la mia carriera e senza di loro non avrei giocato fino a 38 anni"

 

Tuttojuve.com

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1 minuto fa, Ramon Serrano ha scritto:

Sa onesto, nove anni allo United sono stati come una vacanza rispetto alla Juventus!

Non era il contrario proprio secondo Pogba? .uhm 

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Ecco qual è il segreto degli allenamenti intensi: un'alimentazione speciale, e per questo non ci sono mai infortuni. Questo è stato stabilito da Conte e trasmesso all'Inter, dove Inzaghi ha adottato lo stesso sistema.

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12 minuti fa, Ramon Serrano ha scritto:

Ecco qual è il segreto degli allenamenti intensi: un'alimentazione speciale, e per questo non ci sono mai infortuni. Questo è stato stabilito da Conte e trasmesso all'Inter, dove Inzaghi ha adottato lo stesso sistema.

Difficile da applicare nel paese della pasta e del parmigiano reggiano.

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A onor del vero c'è anche una parte in cui in un critica quell'atteggiamento:

 

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Avevamo anche molti infortuni, ma lo staff non se ne assumeva mai la responsabilità. Ad esempio dopo un volo di 20 ore a Sydney ero stanco morto perché non avevo dormito, apro gli occhi e fuori dal pullman vedo lo stadio. Allora chiedo a Tevez: "Che ci facciamo qui? Non andiamo in albergo? E lui mi dice "No, ora dobbiamo allenarci". Poi ci siamo allenati e Morata si è fatto male, ma lo staff diede la colpa al fatto che aveva mangiato troppa paella in vacanza

 

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14 minuti fa, Ramon Serrano ha scritto:

Ecco qual è il segreto degli allenamenti intensi: un'alimentazione speciale, e per questo non ci sono mai infortuni. Questo è stato stabilito da Conte e trasmesso all'Inter, dove Inzaghi ha adottato lo stesso sistema.

Veramente, per amor di verità, questo venne stato stabilito da Ventrone, altro che Conte.

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12 minuti fa, Ramon Serrano ha scritto:

Ecco qual è il segreto degli allenamenti intensi: un'alimentazione speciale, e per questo non ci sono mai infortuni. Questo è stato stabilito da Conte e trasmesso all'Inter, dove Inzaghi ha adottato lo stesso sistema.

In teoria si presume che ai massimi livelli del calcio l’alimentazione non sia un’invenzione del fenomeno Andogno ma sia una procedura che affonda nella notte dei tempi, con ovvie modernizzazioni e aggiornamenti a seconda delle scoperte nel campo ma sono sicuro che anche prima della guerra le squadre si avvalessero di esperti in alimentazione per gli sportivi

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6 minuti fa, Sugarleonard ha scritto:

Difficile da applicare nel paese della pasta e del parmigiano reggiano.

Da quando in qua pasta e parmigiano sarebbero alimenti non adatti a degli sportivi?

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2 minuti fa, .ste13. ha scritto:

Da quando in qua pasta e parmigiano sarebbero alimenti non adatti a degli sportivi?

Da quando la pasta ha livelli di glutine molto alti. Nel ciclismo ormai la pasta di grano e' stata abolita . Si mangia solo riso e mais che non hanno glutine.

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1 minuto fa, Sugarleonard ha scritto:

Da quando la pasta ha livelli di glutine molto alti. Nel ciclismo ormai la pasta di grano e' stata abolita . Si mangia solo riso e mais che non hanno glutine.

Come mai? Che effetti produce il glutine?

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Amo Evra' c'è poco da fare una persona con un'intelligenza davvero superiore alla media e soprattutto dice quello che pensa 

Grande Pat 💪💪

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3 minuti fa, .ste13. ha scritto:

Come mai? Che effetti produce il glutine?

Non so, non sono mika un dottore. So solo che se si smette di mangiare glutine e lattosio si sta meglio. Prova e vedrai.

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Fa sempre un po il guascone, ma mai banale quando parla seriamente 

Peccato che per Pogba era il contrario, era in vacanza quando era alla Juve. 

Riprova che non ci ha mai capito niente, è gli abbiamo pure ridato fiducia. 

Il primo che deve mangiarsi le mani é lui, comunque. 

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7 minuti fa, Sugarleonard ha scritto:

Da quando la pasta ha livelli di glutine molto alti. Nel ciclismo ormai la pasta di grano e' stata abolita . Si mangia solo riso e mais che non hanno glutine.

Certo che se citiamo lo sport più dopato del mondo come esempio di virtuosismo caschiamo male

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Allenarsi tanto non vuol dire allenarsi bene. Palestra deleteria per il calcio e i 4 km a secco a cosa servono? Dobbiamo fare la maratona? Tutti adesso si allenano ad intensità massima quasi sempre con il pallone tra i piedi ricreando le condizioni della partita perché anche le neuroscienze dicono che è importante allenarsi nell' "habitat" della competizione. Scatti brevi, al massimo delle proprie potenzialità con tutte le componenti che fanno parte del ciclo di gioco. Compagni palla ed avversario. Fare 42 km nel bosco non serve. Anche lo staff di Motta mi pare di capire lavori in questo modo e la differenza si vede in campo

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35 minuti fa, Ramon Serrano ha scritto:

L'intensità del lavoro, di quelle sessioni di allenamento, è stato qualcosa che non avevo mai sperimentato prima nella mia vita. Dovevamo correre 4 km al giorno. 

Eppure si narra che in quegli anni alla Juve non ci si allenava.

Bah

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Adesso, RogerWaters ha scritto:

Eppure si narra che in quegli anni alla Juve non ci si allenava.

Bah

No no, è esattamente DOPO quegli anni che si è smesso di allenarsi, soprattutto nell’allegri 2, e secondo me non è un caso. 
 

Perdere le due finali ha demolito ogni certezza del nostro ex allenatore secondo me, che si è trasformato poi in quel che abbiamo conosciuto fin troppo bene. Una caricatura grottesca di se stesso

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37 minuti fa, Ramon Serrano ha scritto:

Ecco qual è il segreto degli allenamenti intensi: un'alimentazione speciale, e per questo non ci sono mai infortuni. Questo è stato stabilito da Conte e trasmesso all'Inter, dove Inzaghi ha adottato lo stesso sistema.

Ma Evra non è arrivato quando c'era già Allegri? .uhm

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1 minuto fa, Il Dottor Destino ha scritto:

No no, è esattamente DOPO quegli anni che si è smesso di allenarsi, soprattutto nell’allegri 2, e secondo me non è un caso. 
 

Perdere le due finali ha demolito ogni certezza del nostro ex allenatore secondo me, che si è trasformato poi in quel che abbiamo conosciuto fin troppo bene. Una caricatura grottesca di se stesso

Veramente la favola che è sempre girata è che l'anno di sarri la squadra si oppose al doppio allenamento (fake news) perché era abituata a non fare un *

 

Comunque amen, parliamo di un'era geologica fa

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3 minuti fa, RogerWaters ha scritto:

Veramente la favola che è sempre girata è che l'anno di sarri la squadra si oppose al doppio allenamento (fake news) perché era abituata a non fare un *

 

Comunque amen, parliamo di un'era geologica fa

Infatti l’anno di sarri è due anni dopo Cardiff 

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7 minuti fa, 09bianconero85 ha scritto:

Allenarsi tanto non vuol dire allenarsi bene. Palestra deleteria per il calcio e i 4 km a secco a cosa servono? Dobbiamo fare la maratona? Tutti adesso si allenano ad intensità massima quasi sempre con il pallone tra i piedi ricreando le condizioni della partita perché anche le neuroscienze dicono che è importante allenarsi nell' "habitat" della competizione. Scatti brevi, al massimo delle proprie potenzialità con tutte le componenti che fanno parte del ciclo di gioco. Compagni palla ed avversario. Fare 42 km nel bosco non serve. Anche lo staff di Motta mi pare di capire lavori in questo modo e la differenza si vede in campo

Trovo stucchevoli queste discussioni sulla preparazione atletica tra non addetti ai lavori.

Io penso che non esista la ricetta valida in assoluto, ricordo la Juve di Lippi che era una squadra fisicamente 3 gradini sopra chiunque, dominava in Europa correndo il doppio di qualsiasi avversario. C'era Ventrone e gli allenamenti prevedevano molta corsa e molta palestra 

Probabile che si possano teneri ritmi elevati con diverse metodologie quindi

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