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CONTE DI CAGLIOSTRO

"Norme Fifa contrarie alla libera circolazione": la sentenza su Diarra può rivoluzionare il mercato

Post in rilievo

25 minuti fa, Il Demone ha scritto:

Contratti di un solo anno? Ma è folla, tutte le squadre dovrebbero ogni stagione diventate pazze per allestire una squadra?:d

Oppure il Chievo di turno a Dicembre si trova in testa alla classifica, nel mercato di Gennaio se ne vanno tutti perché ricevono offerte piú alte e deve rifare l´intera squadra.sefz

 

  • Haha 1

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Da noi in verità sarebbe lecita la clausola di stabilità, con cui un lavoratore si impegna a non dimettersi per un tot di tempo, se non per giusta causa, con possibilità anche di stabilire una penale in caso di violazione, però la penale pattuita dalle parti può sempre essere ridotta da un giudice, quindi non ci sarebbe comunque sicurezza di avere lo stesso effetto di una clausola rescissoria. Cioè puoi anche prevedere una penale di 100 milioni, ma magari trovi il giudice che te la riduce a 5.

Anche l'altra soluzione che ho letto sopra (patto di non concorrenza) sarebbe comunque soggetta al possibile controllo di un giudice, perchè per essere valido il patto deve essere circoscritto per territorio e durata. Con i 5 anni di durata ci saremmo anche, ma siamo sicuri che l'eventuale divieto di giocare in altra squadra europea non possa essere ritenuto troppo limitativo da un giudice e quindi annullato ?

In definitiva, se questa è la sentenza, non vedo scappatoie sicure

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3 ore fa, Ethan Hunt ha scritto:

Fatemi capire: vuol dire che il giocatore X, con ancora tot anni di contratto, può prendere e abbandonare quando vuole la propria squadra per cui è tesserato, di fatto diventando un parametro zero?

Sarebbe la fine del calcio, se fosse così 

Mica solo del calcio, di tutto lo sport professionistico in Europa perché penso che il principio si estenderebbe a tutti.

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21 minuti fa, Troy94 ha scritto:

A sto punto dovremmo muoverci verso l'nba model.

Niente cartellini, solo stipendio.

E le società medio-piccole di cosa vivono???? Dovrebbero prendere molto di più di diritti TV, altrimenti scompaiono (e scompare chi alleva i giocatori...).

Peraltro tutte le squadre del mondo, comprese Real e Juve per dire, si auto-finanziano cedendo i calciatori eh....

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9 minuti fa, tiger man ha scritto:

penale o minimo di preavviso

ma non è cosi

cosi dice l  articolo della scazzetta

la sentenza riconosce che la limitazione alla circolazione e la durata del contratto serve a stabilire la validità delle competizioni

la sentenza è sul caso specifico e sul principio

poi vedremo che succede

Letto velocemente infatti é un caso molto particolare, perché Diarra voleva lasciare il club russo perché, as usual, aveva unilaterlamnte deciso di abbassargli lo stipendio ma la Fifa non lo ha ritenuto una giusta causa di recesso e quindi ha sanzionato sia lui sia il nuovo club.

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Comunque il paradosso è che questa sentenza UE finirà con il favorire società extra UE (inglesi, ma anche arabe o americane) ai danni delle società UE.

Come darsi un calcio sulle balle da soli.

Le inglesi / arabe / americane hanno più soldi e potranno offrire gli ingaggi più alti.

La sentenza non si applicherà loro perchè sono extra ue e quindi potranno continuare a farsi pagare i cartellini o, in caso contrario, a tenersi i giocatori

Geniale 

 

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2 ore fa, 77luca ha scritto:

sì ma non solo a loro. Scusa perchè io devo mantenere -nel nostro caso ad esempio- una squadra B se poi non ho ritorno sui cartellini? La sola questione tecnica non basta assolutamente a giustificare. 

giusto.....

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2 ore fa, ChL ha scritto:

ma infatti ....

ma allora qualsiasi contratto di lavoro in qualsiasi campo ....ma che discorso eh?

 

questa Unione Europea si parla solo di diritti, e mai di doveri

una società si fonda più sui doveri che sui diritti

Scusa eh ma tu hai mai lavorato per terzi ?

No perchè mi sambra che tu venga da marte.

 

Per qualsiasi lavoro,, come dici tu, se vieni assunto non sei mica

stato sequestrato: oggi un lavoratore

se vuole da il preavviso di legge e si licenzia. Viceversa per

essere licenziato prima del tempo occorrono giustificati  motivi.

 

E direi meno male che è così.

 

Hanno semplicemente equiparato i calciatori agli altri lavoratori.

Questo azzera il valore del cartellino e a pensarci bene la cosa

strana è avere un valore di cartellino che va al di là delle tue prestazioni

lavorative. Con l'arbitrarietà delle valutazioni dei cartellini

che abbiamo sperimentato sulla nostra pelle.

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La sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea non significa che i giocatori possano rescindere i contratti senza conseguenze finanziarie. Se un giocatore decide di rescindere il contratto senza giusta causa, la società che perde il giocatore può ancora richiedere un risarcimento per i danni subiti⁴⁵.

In pratica, se una società ha speso 60 milioni di euro per un giocatore e questo decide di rescindere il contratto, la società può fare causa sia al giocatore sia al nuovo club che lo ingaggia per ottenere un risarcimento⁵. La differenza rispetto a prima è che le norme FIFA che obbligavano il nuovo club a pagare automaticamente il risarcimento sono state giudicate contrarie al diritto dell'UE⁴⁵.

Quindi, mentre la libertà di movimento dei giocatori è stata rafforzata, i diritti patrimoniali delle società non sono stati completamente annullati. Saranno i tribunali della FIFA o il Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) a stabilire le responsabilità e quantificare i danni in caso di controversie.

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15 minuti fa, tiger man ha scritto:

penale o minimo di preavviso

ma non è cosi

cosi dice l  articolo della scazzetta

la sentenza riconosce che la limitazione alla circolazione e la durata del contratto serve a stabilire la validità delle competizioni

la sentenza è sul caso specifico e sul principio

poi vedremo che succede

Vedremo che accadrà, ma se queste sono le premesse direi che non sono per niente buone.

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3 ore fa, TheOzma2 ha scritto:

No a questo punto basta che i club facciano cartello e si mettano tutti d'accordo e che, da domattina, tutti i contratti nuovi in tutta Europa prevedano un fisso di 1500€ al mese e il resto a gettone in base a quante partite fai..se rimani tanto tempo guadagni, se vuoi fare il furbo guadagni poco..punto. ..e ci aggiungiamo amche il salary cap con un limite di 200 mila euro all'anno...così i calciatori sono liberi di andarsene dove vogliono proprio come volevano loro. 

Ehm

 

fare cartello non è legale 

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2 minuti fa, alan.turing ha scritto:

Scusa eh ma tu hai mai lavorato per terzi ?

No perchè mi sambra che tu venga da marte.

 

Per qualsiasi lavoro,, come dici tu, se vieni assunto non sei mica

stato sequestrato: oggi un lavoratore

se vuole da il preavviso di legge e si licenzia. Viceversa per

essere licenziato prima del tempo occorrono giustificati  motivi.

 

E direi meno male che è così.

 

Hanno semplicemente equiparato i calciatori agli altri lavoratori.

Questo azzera il valore del cartellino e a pensarci bene la cosa

strana è avere un valore di cartellino che va al di là delle tue prestazioni

lavorative. Con l'arbitrarietà delle valutazioni dei cartellini

che abbiamo sperimentato sulla nostra pelle.

Perdonami, però...

Non si può paragonare un lavoratore ad un calciatore per il quale si parla, appunto di "prestazioni sportive" nei contratti, e non di lavoro.

L'errore di questa sentenza sta qui, nel non differenziare le due cose.

 

Non mi pare che chi lavora in fabbrica venga pagato 30 mln per andarci a lavorare e venga retribuito 5 mln l'anno per il suo lavoro, per cui andandosene quando vuole crea un danno enorme all'azienda.

  • Grazie 1

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26 minuti fa, AntonioL ha scritto:

Il problema è che non so quante squadre al mondo possano dare il doppio di quello che da il Real ad Mbappè .ghgh 

City

Chelsea

MU

arabi vari

 

che essendo fuori UE non temono la sentenza.

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6 minuti fa, Furio78 ha scritto:

Questo è un terremoto anche più grande rispetto ai tempi della Bosman

 

Significa eliminare i cartellini

ed era ora.

 

Scusate eh ma sarebbe come se uno studio di avvocati con 5 professionisti assunti come dipendenti

mettesse a bilancio che ha 5 milioni di euro, uno a dipendente, e questo perchè può "venderlo" ad un altro

studio legale , posto che il dipendente sia d'accordo ovviamente, il quale per poterlo assumere

deve prima pagare questa specie di "pizzo".

 

E' sempre stata una assurdità se ci pensate.

 

E allora le società di calcio come faranno ?

Come l' NBA per esempio.

Niente cartellini e salary cap.

 

Benvenuta Superlega e francamente....chi se ne fotte dell'entella.

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2 minuti fa, pascki ha scritto:

La sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea non significa che i giocatori possano rescindere i contratti senza conseguenze finanziarie. Se un giocatore decide di rescindere il contratto senza giusta causa, la società che perde il giocatore può ancora richiedere un risarcimento per i danni subiti⁴⁵.

In pratica, se una società ha speso 60 milioni di euro per un giocatore e questo decide di rescindere il contratto, la società può fare causa sia al giocatore sia al nuovo club che lo ingaggia per ottenere un risarcimento⁵. La differenza rispetto a prima è che le norme FIFA che obbligavano il nuovo club a pagare automaticamente il risarcimento sono state giudicate contrarie al diritto dell'UE⁴⁵.

Quindi, mentre la libertà di movimento dei giocatori è stata rafforzata, i diritti patrimoniali delle società non sono stati completamente annullati. Saranno i tribunali della FIFA o il Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) a stabilire le responsabilità e quantificare i danni in caso di controversie.

Non credo che una causa sia un grosso problema per chi ha molti soldi e/o abbia amicizie la dove conta.

Una penale automatica è qualcosa di certo e sicuro, una causa è un qualcosa di indefinito, quanto tempo ci vuole, quanti avvocati, che entità il risarcimento, e i giudici che cover hanno sul telefonino?

 

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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Bruxelles, 4 ott - Nel 2014, Lassana Diarra - diminutivo Lass, centrocampista, gioco' nel Chelsea, nell'Arsenal e nel Real Madrid - lascio' il Lokomotiv Mosca solo un anno dopo la firma del contratto quadriennale : la societa' si appello' alla camera di risoluzione delle controversie della Fifa argomentando che il calciatore aveva violato le regole al momento della rescissione andandosene senza giusta causa in seguito a una riduzione dello stipendio. Diarra aveva avuto un'offerta dal club belga Charleroi, che pero' ritiro' in seguito al rifiuto della Fifa di firmare il certificato di trasferimento. Cosa che impediva al centrocampista di tesserarsi alla federazione belga. Nel 2015 la Fifa decise che Diarra dovesse pagare 10 milioni di euro di danni al Lokomotiv e di qui la causa intentata dal giocatore. Contro Fifa e federazione belga. Il giudice belga ha posto alla Corte Ue una questione pregiudiziale chiedendo se le regole Fifa siano conformi agli articoli 45 (liberta' di circolazione dei lavoratori) e 101 (divieto di cartelli) del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea (Tfue). Si tratta degli stessi articoli rilevanti per il caso Superlega.

Le norme della Fifa si applicano, tra l'altro, nel caso in cui un club ritenga che uno dei suoi giocatori abbia risolto il suo contratto di lavoro senza 'giusta causa' prima del termine di scadenza naturale del contratto. In casi del genere, il calciatore e qualsiasi club che intenda ingaggiarlo sono responsabili in solido per il pagamento di un'indennita al club di provenienza. Inoltre, il nuovo club e passibile, in determinate situazioni, di una sanzione sportiva consistente nel divieto di ingaggiare nuovi giocatori per un determinato periodo. Infine, la federazione nazionale da cui dipende il club di provenienza del giocatore deve negare il rilascio di un certificato internazionale di trasferimento alla federazione presso la quale e iscritto il nuovo club finche tra il club di provenienza e il giocatore e pendente una controversia in merito alla risoluzione del contratto. Queste norme sono ritenute dai massimi giudici europei 'contrarie al diritto dell'Union'. Da un lato, le norme in questione 'sono tali da ostacolare la libera circolazione dei calciatori professionisti che vogliano far evolvere la loro attivita andando a lavorare per un nuovo club, stabilito nel territorio di un altro Stato membro dell'Unione'. Infatti fanno gravare su tali giocatori, e sui club che intendano ingaggiarli, rischi giuridici rilevanti, rischi finanziari imprevedibili e potenzialmente molto elevati nonche significativi rischi sportivi, che, considerati nel complesso, sono tali da ostacolare il trasferimento internazionale di questi giocatori.

Anche se e vero che restrizioni alla libera circolazione dei giocatori professionisti possono essere giustificate dall'obiettivo di interesse generale consistente nel garantire la regolarita delle competizioni di calcio tra club, mantenendo un certo grado di stabilita nell'organico dei club di calcio professionistici, 'nel caso di specie le norme fatta salva la verifica da parte della cour d'appel de Mons, sembrano spingersi, sotto molti aspetti, oltre quanto necessario per il perseguimento di tale obiettivo'.

Per quanto riguarda il diritto della concorrenza, la Corte dichiara che le norme controverse 'hanno lo scopo di restringere, se non addirittura di impedire, la concorrenza transfrontaliera che potrebbero farsi tutti i club di calcio professionistici stabiliti nell'Unione ingaggiando unilateralmente giocatori contrattualmente legati ad un altro club o giocatori il cui contratto sia stato asseritamente risolto senza giusta causa'. A tal riguardo, la Corte ricorda che la possibilita di farsi concorrenza reclutando giocatori gia formati 'svolge un ruolo essenziale nel settore del calcio professionistico e che le norme che restringono in modo generalizzato tale forma di concorrenza, cristallizzando la ripartizione dei lavoratori tra i datori di lavoro e compartimentando i mercati, sono assimilabili ad un accordo di non sollecitazione'. Peraltro, la Corte rileva che, fatta salva la verifica da parte della cour d'appel de Mons, tali norme 'non sembrano essere indispensabili o necessarie'.

Il rinvio pregiudiziale consente ai giudici degli Stati membri, nell'ambito di una controversia della quale sono investiti, di interpellare la Corte in merito all'interpretazione del diritto dell'Unione o alla validita di un atto dell'Unione. La Corte non risolve la controversia nazionale. Spetta al giudice nazionale risolvere la causa conformemente alla decisione della Corte. Tale decisione vincola egualmente gli altri giudici nazionali ai quali venga sottoposto un problema simile.

Aps

(RADIOCOR) 04-10-24 11:13:26 (0243)EURO 5 NNNN

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3 ore fa, mauri8000 ha scritto:

È migliore perché mette sullo stesso piano o quasi tutte le società e i giocatori sono finalmente uomini liberi.

Le squadre e i calciatori andranno probabilmente avanti come hanno sempre fatto, ma la questione è che se un calciatore si impunterà la sua società dovrà necessariamente adempiere all sua volontà, senza se e senza ma. 

Uno che guadagna ciò che guadagna un giocatore un minimo di obbligo nei confronti della società che lo paga deve averlo, troppi diritti per i giocatori nessuno per le società, mi sembra troppo, dopo aver incassato uno stipendio reale, di punto in bianco te ne vai a prenderne uno faraonico lasciando la società a leccarsi i gomiti, non va bene. 

 

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14 minuti fa, pascki ha scritto:

La sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea non significa che i giocatori possano rescindere i contratti senza conseguenze finanziarie. Se un giocatore decide di rescindere il contratto senza giusta causa, la società che perde il giocatore può ancora richiedere un risarcimento per i danni subiti⁴⁵.

In pratica, se una società ha speso 60 milioni di euro per un giocatore e questo decide di rescindere il contratto, la società può fare causa sia al giocatore sia al nuovo club che lo ingaggia per ottenere un risarcimento⁵. La differenza rispetto a prima è che le norme FIFA che obbligavano il nuovo club a pagare automaticamente il risarcimento sono state giudicate contrarie al diritto dell'UE⁴⁵.

Quindi, mentre la libertà di movimento dei giocatori è stata rafforzata, i diritti patrimoniali delle società non sono stati completamente annullati. Saranno i tribunali della FIFA o il Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) a stabilire le responsabilità e quantificare i danni in caso di controversie.

Perchè così dice fanpage ? 😂

 

Peccato che a sull'agenzia ANSA leggiamo

"Una sentenza che cambierà l'orizzonte del calcio mondiale".

Così la Fifpro, il sindacato mondiale dei calciatori, commenta la decisione della Corte di giustizia Ue.

 

Mi sa che la pacchia per chi fa palyer trading è finita.

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10 minuti fa, alan.turing ha scritto:

ed era ora.

 

Scusate eh ma sarebbe come se uno studio di avvocati con 5 professionisti assunti come dipendenti

mettesse a bilancio che ha 5 milioni di euro, uno a dipendente, e questo perchè può "venderlo" ad un altro

studio legale , posto che il dipendente sia d'accordo ovviamente, il quale per poterlo assumere

deve prima pagare questa specie di "pizzo".

 

E' sempre stata una assurdità se ci pensate.

 

E allora le società di calcio come faranno ?

Come l' NBA per esempio.

Niente cartellini e salary cap.

 

Benvenuta Superlega e francamente....chi se ne fotte dell'entella.

A poco a poco le corti di giustizia europee stanno mettendo le cose a posto. E quando usciranno le sentenze riguardanti Giraudo e Moggi anche riguardo la nostra "giustizia" sportiva ho idea che ne vedremo ancora delle belle

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Pare che quello che sempre ha voluto fare lo sport, e in particolare UEFA e FIFA, ossia un circuito chiuso che si autoregolamentava senza influssi esterni, si stia disgregando.

Chissà che ne penserà quella famosa e simpatica vecchietta…

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