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CONTE DI CAGLIOSTRO

"Norme Fifa contrarie alla libera circolazione": la sentenza su Diarra può rivoluzionare il mercato

Post in rilievo

7 minuti fa, nubedioort ha scritto:

Se non dai preavviso ti vengono scalate della spettanze dell'ultima busta paga i giorni e/o le mensilità del preavviso non dato

Ma non credo sia questo il caso.

Ma il preavviso esiste in tutti i contratti è normale. 

 

Fai un affitto di 4 anni ma se te ne vuoi andare prima gli dai i 6 mesi e te ne vai. 

Pagando naturalmente quei sei mesi..anche se alla fine magari l'appartamento è vuoto da prima

 

A questo servono i preavvisi..

È un modo per dare tempo al proprietario di trovarsi un altro inquilino... o un altro calciatore 

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9 minuti fa, Gion Gis Kann ha scritto:

Quelle non sparirebberi comunque... Nelle giivalini anziché pagare il cartellino del giocatore paghi la società che te lo vende. Se tu produci buoni giovani ci sarà qualcuno che te li vorrà comprare..

Quello rimane uguale.

 

È come qualsiasi industria che paga i fornitori esterni. 

 

Tipo la fiat non è che costruisce tutto lei in una macchina.. Ha da pagare quella che gli produce i freni.. I tacchimetri.. La tappezzeria ecc. 

dipende scusami, se il giocatore vuole interrompere il rapporto che ha conte, lo può fare e se ne va. Perchè io che faccio il nuovo contratto al ragazzo devo pagarti?

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1 ora fa, mauri8000 ha scritto:

È migliore perché mette sullo stesso piano o quasi tutte le società e i giocatori sono finalmente uomini liberi.

Le squadre e i calciatori andranno probabilmente avanti come hanno sempre fatto, ma la questione è che se un calciatore si impunterà la sua società dovrà necessariamente adempiere all sua volontà, senza se e senza ma. 

dimmi un po come sopravviverebbero alcune squadre che vivono di calciomercato...

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Adesso, Anastasi65 ha scritto:

Praticamente ci saranno solo grandi squadre organizzate tipo NBA. Tutto il resto sparirà

Hanno fatto nascere la super lega .

Da una parte gli sceicchi e dall'altra tutti gli altri.

Poi considerando che l'Inghilterra non fa parte della UE loro potranno fare i predoni senza essere pregati.

Da domani solo contratti annuali, tanto i contratti sono carta straccia. 

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57 minuti fa, zbozzige ha scritto:

Per la Corte i giocatori sono dipendenti normalissimi e quindi liberi di andarsene quando vogliono…

Questo in sostanza…

 

Ovviamente diranno che non posso mandarti via se non per giusta causa o motivo…

Si ma a quel punto anche le societá dovrebbero fara causa ai giocatori. Se i giocatori se ne possono andare quando vogliono come dei normali dipendenti anche le societá dovrebbero poterli licenziare quando vogliono come dei normali dipendenti.

 

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purtroppo classificare il calcio semplicemente come industria ed equipararla ad attività commerciali ha portato e sta portando alla morte del calcio.

 

Già la sentenza Bosman è stata la prima picconata ......... 

il calcio è espressione di una cultura e società, e le squadre devono rapprensentare la realtà locale.

Invece che aprire ad ogni extracomunitario, io avrei invece fatto l'opposto, e inserito norme per obbligare ad avere un certo numero di tesserati nati e cresciuti nella regione del club

 

E poi le società non sono aziende finalizzate al profitto ......ù

qualcuno che va buoni investimenti sui giovani ci guadagna, o chi acquista una società e poi la rivende dopo qualche anno.

Ma le proprietà storiche o gli azionariati popolari non rivendono le società, nè fanno politiche di rivendita dei giovani.

Le grandi squadre non maturano profitti annui ....anzi

 

Altro grande bug è la mancanza di un salary cap ...

in Nba sì che le squadre fanno profitti, ma lì è tutto un altro discorso.

Comunque un salary cap va introdotto, non si possono sentire certi stipendi.

Se i giocatori non sono d'accordo, fondassero le loro squadre e la loro lega.

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6 minuti fa, CONTE DI CAGLIOSTRO ha scritto:

Ne parlano anche in Germania.

Si, ma che sia vera la notizia ci sta , ma non credo siano queste le modalità dello svincolo, infatti in un articolo postato da un altro utente si parlava di inadempienze agli stipendi da parte del club 

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3 minuti fa, Godai san ha scritto:

Si ma a quel punto anche le societá dovrebbero fara causa ai giocatori. Se i giocatori se ne possono andare quando vogliono come dei normali dipendenti anche le societá dovrebbero poterli licenziare quando vogliono come dei normali dipendenti.

 

il diritto del lavoro non funziona così.

Si rischia di finire in tribunale 

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1 ora fa, Ethan Hunt ha scritto:

Fatemi capire: vuol dire che il giocatore X, con ancora tot anni di contratto, può prendere e abbandonare quando vuole la propria squadra per cui è tesserato, di fatto diventando un parametro zero?

Sarebbe la fine del calcio, se fosse così 

Esatto.

Perchè mai la Juve di turno dovrebbe pagare 100 milioni un Mbappè, sapendo che dopo 12 mesi questo è libero di prendere e andare via senza salutare nessuno?

 

Alla fine le società non guadagneranno più nulla dai cartellini dei giocatori perchè di fatto il giocatore è l'unico vero proprietario del proprio cartellino.

E se le società non guadagneranno dai cartellini, non vi sanno più plusvalenze, e moriranno molto rapidamente.

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Benissimo. Allora, visto che un contratto non vale niente, una società può (e deve, a questo punto) cacciare un giocatore perchè non rende quanto si credeva dovesse rendere,  come e quando gli pare e senza più considerare la lunghezza dell'accordo stipulato e, soprattutto, senza dovergli più dare un euro.

Andasse da un'altra parte a prendere il suo stipendio.

 

Onori ed oneri: questi qui non possono pretendere di avere la botte piena e la moglie ubriaca.

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8 minuti fa, ChL ha scritto:

Altro grande bug è la mancanza di un salary cap ...

in Nba sì che le squadre fanno profitti, ma lì è tutto un altro discorso.

Comunque un salary cap va introdotto, non si possono sentire certi stipendi.

Se i giocatori non sono d'accordo, fondassero le loro squadre e la loro lega.

Quoto il salary cap.

Persino il fantacalcio ha il salary cap, se vogliamo vedere così il potere di acquisto delle fantasquadre, con un tetto massimo uguale per tutte le squadre.

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Adesso, Godai ha scritto:

Benissimo. Allora, visto che un contratto non vale niente, una società può (e deve, a questo punto) cacciare un giocatore perchè non rende quanto si credeva dovesse rendere,  come e quando gli pare e senza più considerare la lunghezza dell'accordo stipulato e, soprattutto, senza dovergli più dare un euro.

Andasse da un'altra parte a prendere il suo stipendio.

 

Onori ed oneri: questi qui non possono pretendere di avere la botte piena e la moglie ubriaca.

Infatti ....

in UE si parla solo di diritti e mai di doveri

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1 ora fa, mauri8000 ha scritto:

È migliore perché mette sullo stesso piano o quasi tutte le società e i giocatori sono finalmente uomini liberi.

Le squadre e i calciatori andranno probabilmente avanti come hanno sempre fatto, ma la questione è che se un calciatore si impunterà la sua società dovrà necessariamente adempiere all sua volontà, senza se e senza ma. 

Quindi anche la società se vuole togliersi dai piedi un parassita e finalmente libera? Lo caccia e stop? Ma che ragionamenti sono….. a casa mia un contratto si firma e si rispetta non capisco cosa c’entra la libertà con le questioni economiche sinceramente 

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Ci sara' da aspettare le motivazioni della sentenza, per capire se e' specifica al caso in questione (contenzioso giocatore - societa' sulla riduzione degli emolumenti), o se e' davvero un 'tana libera tutti'

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Adesso, juventino66 ha scritto:

Quindi anche la società se vuole togliersi dai piedi un parassita e finalmente libera? Lo caccia e stop? Ma che ragionamenti sono….. a casa mia un contratto si firma e si rispetta non capisco cosa c’entra la libertà con le questioni economiche sinceramente 

Ma infatti ... 

La libertà non è fare quello che viene in mente secondo dopo secondo.

Quello è capricciosità di bambini viziati.

 

La libertà individuale finisce dove inizia quella degli altri ....e se hai firmato un accordo lo rispetti

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47 minuti fa, Gion Gis Kann ha scritto:

La cosa buffa però è che se il calciatore vuole restare tu società non te ne puoi liberare. 

 

Quindi mi sembra una situazione assurda e poco veritera

 

Ma a quel punto tutte le squadre farebbero contratti annuali o al massimo biennali.  Chi darebbe 4 anni a un calciatore sapendo che se fa una stagione super se ne andrà da qualcuno che paga di più mentre se si rompe o fa schifo devi tenerlo fino alle fine? Così finirebbe anche la pacchia per gli Arthur o i De Sciglio 

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2 minuti fa, The Answ3r ha scritto:

Giusto 

ma giusto de che? è la morte del sistema calcio...

 

 

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Cosa era successo

Era infatti il 2014 quando il centrocampista francese Lassana Diarra - ritiratosi nel 2019 ed ex, tra le altre, di Real Madrid e Psg - cercò di svincolarsi dalla Lokomotiv Mosca per firmare con un'altra squadra (il Charleroi in Belgio, appunto). Il giocatore, si legge dalla sentenza, "contestava dinanzi ai giudici belgi alcune delle norme adottate dalla FIFA (…) sostenendo che esse hanno ostacolato il suo ingaggio da parte di un club belga. Le norme in questione sono contenute nel «Regolamento sullo status e i trasferimenti dei calciatori» (RSTI) della FIFA". Tali norme, quelle contestate - si legge ancora - "si applicano nel caso in cui un club ritenga che uno dei suoi giocatori abbia risolto il suo contratto di lavoro senza «giusta causa» prima del termine di scadenza naturale del contratto. In casi del genere, il calciatore e qualsiasi club che intenda ingaggiarlo sono responsabili in solido per il pagamento di un'indennità al club di provenienza. Inoltre, il nuovo club è passibile, in determinate situazioni, di una sanzione sportiva consistente nel divieto di ingaggiare nuovi giocatori per un determinato periodo. Infine, la federazione nazionale da cui dipende il club di provenienza del giocatore deve negare il rilascio di un certificato internazionale di trasferimento alla federazione presso la quale è iscritto il nuovo club finché tra il club di provenienza e il giocatore è pendente una controversia in merito alla risoluzione del contratto". 

La sentenza

La cour d'appel di Mons (cioè la corte d’appello di Mons in Belgio) aveva allora chiesto alla Corte di giustizia europea se queste varie norme siano conformi alla libertà di circolazione dei lavoratori e al diritto della concorrenza o meno. Da qui la risposta, attesa per anni: "Le norme in questione sono tali da ostacolare la libera circolazione dei calciatori professionisti che vogliano far evolvere la loro attività andando a lavorare per un nuovo club, stabilito nel territorio di un altro Stato membro dell'Unione - recita la sentenza -. Infatti, dette norme fanno gravare su tali giocatori, e sui club che intendano ingaggiarli, rischi giuridici rilevanti, rischi finanziari imprevedibili e potenzialmente molto elevati nonché significativi rischi sportivi, che, considerati nel complesso, sono tali da ostacolare il trasferimento internazionale di questi giocatori. Per quanto riguarda, dall'altro lato, il diritto della concorrenza - prosegue la sentenza - la Corte dichiara che le norme controverse hanno lo scopo di restringere, se non addirittura di impedire, la concorrenza (…) A tal riguardo, la Corte ricorda che la possibilità di farsi concorrenza reclutando giocatori già formati svolge un ruolo essenziale nel settore del calcio professionistico". Detto di questa pronuncia, viene ricordato come la Corte europea non risolverà le singole controversie nazionali, ma "spetterà al giudice nazionale risolvere la causa conformemente alla decisione della Corte". Nondimeno, è una sentenza che potrebbe rappresentare un'ulteriore svolta nel calciomercato a livello europeo.

La risposta della Fifa

"La Fifa ha preso atto della sentenza emessa dalla Corte di Giustizia dell'Unione Europea in relazione al caso Lassana Diarra - si legge nel comunicato emesso dal massimo organo calcistico internazionale -. La Fifa è soddisfatta che la legalità dei principi chiave del sistema dei trasferimenti sia stata riconfermata dalla sentenza odierna, la sentenza - si legge - mette in discussione solo due paragrafi di due articoli del Regolamento Fifa sullo status e il trasferimento dei giocatori, che il tribunale nazionale è ora invitato a considerare. La Fifa analizzerà la decisione in coordinamento con le altre parti interessate prima di commentare ulteriormente".

L'avvocato Jean Louis Dupont: "Una vittoria totale"

"Una vittoria totale", così ha invece commentato Jean Louis Dupont, avvocato belga già protagonista della storica sentenza Bosman e ora legale di Lassana Diarra: "In un certo senso - aveva detto prima della pubblicazione della sentenza - si tratta di un caso Bosman 2.0", in grado di "porre fine" all'attuale sistema di trasferimenti. Ricordiamo che la sentenza Bosman del 1995, tra gli altri aspetti, pose fine a qualsiasi tetto all'ingaggio di calciatori comunitari da parte di club dell'Unione europea.

 

Fonto CDS

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14 minuti fa, ChL ha scritto:

Infatti ....

in UE si parla solo di diritti e mai di doveri

E' così. E quello che è ho scritto è la diretta conseguenza di questo provvedimento se fosse come ho letto all'inizio (ora vedo che alcuni utenti stanno precisando che si parla del caso di inadempienze, il che, com'è ovvio, sarebbe differente).

 

Perchè, se un calciatore se ne potesse andare come e quando gli pare, in barba ad ogni accordo stipulato e ufficialmente sottoscritto, allora anche io società lo pago finchè lo ritengo giustificato e necessario, dopodichè, lo mando fuori dai piedi.

Non mi sembra che tutto ciò deponga a favore dell'onestà e della trasparenza del sistema calcio.

E le società con meno denaro, perderebbero anche il residuale vantaggio che hanno nel poter negoziare una cessione, a tutto vantaggio delle squadre più ricche e potenti, ancor più di quanto già accade oggi.

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1 ora fa, mauri8000 ha scritto:

Hai capito benissimo. 

Non è la fine del calcio, ma solo l'inizio di una possibile nuova era, molto migliore della precedente.

famme capì con esempi generici questo migliore della precedente

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Se fosse vera per come l'abbiamo intesa tutti, gli inglesi potranno fare come vogliono perché sono fuori dall'UE.

I campionati nazionali UE saranno demoliti mentre loro potranno prosperare.

Saranno decine le squadre che chiuderanno bottega perché non potranno più finanziarsi con il calciomercato con perdita di migliaia di posti di lavoro.

Alla fine il calcio resterà solo nei paesi extra UE.

Mi auguro che tale sentenza si applichi con raziocinio 

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