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kurt godel

Quando vincono gli allenatori alla Juventus

Post in rilievo

Quando vedrò un allenatore segnare un gol prenderò sul serio queste discussioni francamente ridicole. Il destino di un allenatore è nelle mani dei calciatori che deve allenare. Il resto sono chiacchiere per passare il tempo.

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Questa statistica la conoscevo già...però ho fiducia che con Motta si apra un nuovo ciclo in Italia ed in Europa...le statistiche esistono per essere riscritte...

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E' qualcosa che ho gia' accennato in qualche altro topic , alla juve i "progetti pluriennali" non esistono e non sono MAI esistiti ! alla juve il "progetto" basato su anni di attesa ( di cosa , poi? )non é mai esistito e mai esistera'. motivo per cui motta é un altro "bocciato"

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Ci troviamo in una situazione unica, perché credo sia la prima volta che la Juve è in "amministrazione controllata", nel senso che il fondamento dell'attuale progetto consiste nell'abbattere i costi e pareggiare il bilancio (per quanto possibile).

Siamo in un territorio inesplorato per la Juventus FC

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Certo è una statistica ma lascia anche il tempo che trova.dipende anche sempre dalla squadra che un allenatore si ritrova.nella storia recente gli unici allenatori che al primo anno hanno fatto qualcosa di straordinario sono stati Lippi 1 e Antonio Conte...

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34 minuti fa, jurgen kohler ha scritto:

Quando vedrò un allenatore segnare un gol prenderò sul serio queste discussioni francamente ridicole. Il destino di un allenatore è nelle mani dei calciatori che deve allenare. Il resto sono chiacchiere per passare il tempo.

Perché ridicole? L' analisi di dati non è mai ridicola, ridicolo è semmai ignorarli. Quando in un campione di cento anni un evento accade una volta soltanto è un buon elemento per riflettere sulla natura di un organismo. Questo non significa che gli organismi non cambino, ma spiega la loro resistenza al cambiamento quando esso incide sulle strutture costitutive. Ma forse è troppo difficile

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39 minuti fa, Aether ha scritto:

E' qualcosa che ho gia' accennato in qualche altro topic , alla juve i "progetti pluriennali" non esistono e non sono MAI esistiti ! alla juve il "progetto" basato su anni di attesa ( di cosa , poi? )non é mai esistito e mai esistera'. motivo per cui motta é un altro "bocciato"

E invece esistono. Il primo scudetto di Lippi nasce da anni di tentativi andati a vuoto. La Triade inizialmente raccolse i frutti seminati da altri. 

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42 minuti fa, jurgen kohler ha scritto:

Quando vedrò un allenatore segnare un gol prenderò sul serio queste discussioni francamente ridicole. Il destino di un allenatore è nelle mani dei calciatori che deve allenare. Il resto sono chiacchiere per passare il tempo.

Non sono d'accordo un allenatore deve motivare i suoi giocatori e farli rendere al massimo dello loro capacità,con un gioco adatto a quelle caratteristiche...motta in questo momento a motivazioni mi sembra un ameba...

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10 minuti fa, kurt godel ha scritto:

Perché ridicole? L' analisi di dati non è mai ridicola, ridicolo è semmai ignorarli. Quando in un campione di cento anni un evento accade una volta soltanto è un buon elemento per riflettere sulla natura di un organismo. Questo non significa che gli organismi non cambino, ma spiega la loro resistenza al cambiamento quando esso incide sulle strutture costitutive. Ma forse è troppo difficile

Sono ridicole perche ogni allenatore ha avuto a disposizione una rosa diversa, più o meno competitiva. Quindi visto che in campo ci vanno i giocatori non ha senso eliminare questo fattore. Chi ha vinto al primo anno è anche perché evidentemente allenava la rosa più forte del campionato.

  • Grazie 1

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11 minuti fa, kurt godel ha scritto:

Perché ridicole? L' analisi di dati non è mai ridicola, ridicolo è semmai ignorarli. Quando in un campione di cento anni un evento accade una volta soltanto è un buon elemento per riflettere sulla natura di un organismo. Questo non significa che gli organismi non cambino, ma spiega la loro resistenza al cambiamento quando esso incide sulle strutture costitutive. Ma forse è troppo difficile

Quegli allenatori eccetto Conte e in parte Lippi si inserirono in ambienti già vincenti. Con Motta siamo ripartiti quasi da capo con una Juve non vincente. Come é capitato ad altri allenatori della nostra storia.

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1 minute ago, Moeller73 said:

E invece esistono. Il primo scudetto di Lippi nasce da anni di tentativi andati a vuoto. La Triade inizialmente raccolse i frutti seminati da altri. 

mm... insomma.

 

Dal '88 al '94 cambiammo 4 allenatori e Moggi, la triade e Lippi mi sembra fossero letteralmente appena arrivati quando iniziarono a vincere, portando giocatori come Sousa e Ferrara.

 

Siamo passati da Zoff, a Maifredi, a Trapattoni, a Lippi. Allenatori molto diversi tra loro.

 

E cambiammo pure 3 presidenti nel frattempo! Non mi sembrava proprio un "progetto" pluriennale.

 

 

 

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3 minuti fa, rens73 ha scritto:

mm... insomma.

 

Dal '88 al '94 cambiammo 4 allenatori e Moggi, la triade e Lippi mi sembra fossero letteralmente appena arrivati quando iniziarono a vincere, portando giocatori come Sousa e Ferrara.

 

Siamo passati da Zoff, a Maifredi, a Trapattoni, a Lippi. Allenatori molto diversi tra loro.

 

E cambiammo pure 3 presidenti nel frattempo! Non mi sembrava proprio un "progetto" pluriennale.

 

 

 

Si cambiavano uomini proprio per migliorare. Non é che se parlo di progetto pluriennale significa che giocheranno gli stessi giocatori per anni. Non si costruisce una squadra vincente in un solo anno. In quell'epoca acquistammo Baggio,  Peruzzi,  Vialli, Ravanelli, Del Piero in un periodo che va dal 1990 al 1993. E nel 1995 tornammo a vincere scudetti.

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Non è una statistica che stupisce pensando alla nostra storia ed al fatto che abbiamo vinto 38 scudetti su 92 campionati disputati.

La Juve è sempre stata tra le squadre che maggiormente investivano sul mercato e ha quasi sempre allestito rose competitive. 

Ci sta che con allenatori adeguati al comando fossero da subito pronte a vincere.

 

Non parlo di allenatori in là nel tempo che non conosco ma ad esempio nel caso di Ancelotti per me fu un errore mandarlo via perché sul campo aveva lasciato vedere di essere un allenatore valido nonostante non avesse poi vinto nulla.

 

La squadra di oggi non è in linea con quella che è il valore medio avuto dalla Juve nella sua storia per cui non mi baserei su questa statistica per valutare Motta (il che non vuol certo dire di contro che stia facendo o possa fare bene al punto da dimostrarsi da Juve)

 

 

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Detto che, secondo me, con Conte avremmo

concretamente provato a vincere già in questa stagione, da Motta mi aspetto il minimo, ovvero entrare in CL e costruire una base per cercare di vincere almeno il campionato nella prossima stagione. Meno, non potrei accettare.

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14 minuti fa, benjo ha scritto:

Non sono d'accordo un allenatore deve motivare i suoi giocatori e farli rendere al massimo dello loro capacità,con un gioco adatto a quelle caratteristiche...motta in questo momento a motivazioni mi sembra un ameba...

Queste sono altre considerazioni naturalmente

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1 ora fa, Il Demone ha scritto:

Sono statistiche assolutamente non comparabili. Troppo diversa la situazione di quest'anno, rispetto ad annate precedenti. Ci troviamo di fronte ad un cambio generazionale completo, che solo questo fa da motore trainante per non poter avvicinare alcun allenatore alla gestione Mottiana. Qui non conta il voler vincere, qui conta risanare i conti, costruendo qualcosa che ti faccia vincere nel tempo tanti trofei. Con tutto il rispetto, continunando a parlare sempre delle stesse cose, quando quelle cose non sono cosi, mi pare fuori luogo. 

PS: non va dimenticato che ad oggi, molti tifosi juventini hanno già indicato questa stagione come "fallimentare", quando siamo appena alla metà

RI-PS: e se Motta vincesse altri trofei anzichè lo scudetto?

In campionato sei già fuori dai giochi, visto che sei a 9 punti dalla vetta (che potrebbero pure essere 11, visto che l'Inter ha una gara in meno) e sei dietro a 5 squadre. Se proprio ti va di lusso, arrivi quarto. E non è affatto scontato, tutt'altro.

 

In Champions, ma di che parliamo? Ai playoff ci vai, nelle prime 8 salvo miracoli non ci entri, ma che velleità puoi avere?

 

Che ti rimane, la Coppa Italia? E basterebbe quella per definire una stagione simile in modo diverso da "fallimentare"?

 

Poi il discorso sulle eventuali attenuanti c'è, per carità, ma ad oggi Motta cos'ha dato alla squadra? 

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1 ora fa, jurgen kohler ha scritto:

Quando vedrò un allenatore segnare un gol prenderò sul serio queste discussioni francamente ridicole. Il destino di un allenatore è nelle mani dei calciatori che deve allenare. Il resto sono chiacchiere per passare il tempo.

Jurgen, sono d’accordo con te.

Sono i calciatori a fare la differenza e le fortune degli allenatori, in primis Guardiola, soprattutto al Barcellona.

Però ti chiedo se, secondo te, avremmo vinto lo scudetto 2011/12 con un allenatore diverso da Conte in panchina.

 

PS: per la cronaca, non rivolevo Conte (non mi piacciono i ritorni e detesto il suo modulo).

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3 minutes ago, Moeller73 said:

Si cambiavano uomini proprio per migliorare. Non é che se parlo di progetto pluriennale significa che giocheranno gli stessi giocatori per anni. Non si costruisce una squadra vincente in un solo anno. In quell'epoca acquistammo Baggio,  Peruzzi,  Vialli, Ravanelli, Del Piero in un periodo che va dal 1990 al 1993. E nel 1995 tornammo a vincere scudetti.

Sì, quello che intendevo è che non sembrava avessimo un progetto in quegli anni, soprattutto con la presidenza che cambiava così di frequente. Era più una serie di tentativi veramente a casaccio, con il culmine di Maifredi, finché non arrivarono due fuoriclasse, Moggi e Giraudo. 

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2 ore fa, Gianchio ha scritto:

Beh, in gran parte è dovuto al fatto che chi non vinceva lo scudetto veniva subito esonerato. Magari qualcuno sarebbe riuscito a vincere uno scudetto al secondo anno se fosse rimasto.

Per dire, l'Allegri bis è stato il primo ciclo della nostra storia in cui l'allenatore è rimasto pur non avendo vinto niente per 2 anni

Era un altra era, un altra Juventus. Una Juventus vincente, gestita da vincenti e fatta da vincenti.

 

In questa nuova era dove lottiamo per il quarto posto terranno chiunque fino a fine contratto in nome del progeddu. Di vincere non glie ne frega più a nessuno, nemmeno a buona parte dei tifosi ormai 

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20 minuti fa, Moeller73 ha scritto:

E invece esistono. Il primo scudetto di Lippi nasce da anni di tentativi andati a vuoto. La Triade inizialmente raccolse i frutti seminati da altri. 

Scusa, quali sarebbero i frutti seminati da altri nel 1994?

Sousa, Deschamps e Ferrara (tre giocatori decisivi) arrivano quell'anno, su Del Piero ci punta deciso lui, escono dei titolari come Moeller, Julio Cesar, Dino Baggio...

 

E questo era il clima l'anno precedente (articolo di Crosetto del marzo 1994):

 

Quoto

VIOLENZA ALL' ALLENAMENTO

TORINO - Uova marce sull' ambizione di grandezza, sulla presunzione di nobiltà. Insulti e schiaffi a quel che resta della Juventus, cioè un gruppo di calciatori sbandati, un allenatore in congedo, una società che non esiste. E' successo ieri allo stadio Comunale, dove una cinquantina di ultrà hanno offerto l' esatta misura della distanza che ormai separa la gente e la Juve, la gente arrabbiata dalla Juve finita e svuotata. Lo hanno fatto in modo violento, quindi da condannare sempre e comunque. Il tutto mentre cresce il malessere pacifico e amaro di dieci milioni di tifosi stufi di chiacchiere e sconfitte, sprechi miliardari e pseudo rivoluzioni. Il tiro al bersaglio comincia alle 11,30 di una magnifica mattina di sole. La Juventus ha deciso di non allenarsi a Orbassano, come accade nelle settimane normali, ma di radunarsi al Comunale per poi raggiungere il ritiro di Villar Perosa. Una scelta preventiva per evitare contestazioni, visto che gli ultrà si erano minacciosamente schierati a Orbassano già mercoledì, poche ore dopo la sconfitta europea contro il Cagliari. Ma questi sono segreti di Pulcinella: i cinquanta tifosi arrivano più puntuali dei giocatori, li anticipano e li attendono mentre il pullman staziona sul piazzale a motore acceso. "Adesso li salutiamo noi, i campioni" urla qualcuno, poi tutti in corteo negli spogliatoi dove ci sono Vialli e Julio Cesar, i convalescenti, i non colpevoli. Il gruppo torna dopo qualche minuto e c' è chi tenta di aggredire un giornalista, Paolo Forcolin della "Gazzetta dello sport". Il suo taccuino vola in aria come un aquilone, ci sono spinte e insulti. E' una contestazione attesa, prevista. Peccato non ci sia neppure un poliziotto, peccato che alla Juve i dirigenti vecchi e nuovi perdano tempo con guerre interne, con accuse incrociate. Qui c' è da rischiare e infatti qui non si presenta nessuno, solo Francesco Morini, uno che non comanda ma che esiste, uno che forse se ne andrà. La Juventus di Boniperti non c' è più, quella di Bettega non c' è ancora: insieme, unite nella sconfitta come nell' incertezza, rimediano una figuraccia storica. Non uno straccio di dirigente della vecchia o della nuova guardia che si degni di chiamare le forze dell' ordine. Una volante arriva lo stesso, avvertita da un telefonino che è meglio far rimanere anonimo, questione di incolumità fisica. Il primo giocatore è Di Livio, col borsone a tracolla e la faccia strana. Applausi. "Sei uno dei pochi che lottano, ce ne fossero come te". Poi tocca a Giovanni Trapattoni, accompagnato da un amico. Scende da una vecchia 127 aragosta, lo circondano, lo stringono. "Devi prenderli a sberle, non hanno cuore, andatevene tutti. Anche tu che hai voluto vendere Di Canio". Trap rimane calmo, risponde, discute. "Ragazzi, su Di Canio avete torto, portatelo qui e ve lo spiegherà lui". Dieci minuti di tensione, poi l' allenatore sale sul pullman. Un tizio prova a fotografarlo attorniato dagli ultrà e si prende una raffica di calci. "Dateci Fortunato e Moeller, dateceli vivi". E Fortunato se la vede brutta. Questi vogliono proprio lui. Lo giudicano uno smidollato, un indegno. Lo spingono, lo malmenano, è una pioggia di uova marce che colpiscono anche Torricelli (poi i tifosi gli chiederanno scusa). Il terzino abbozza una reazione, infine fugge sul pullman mentre Trapattoni prova ad impedire che la gente arrabbiata salga anche lì. E' una scena simbolica, col vecchio Trap ad opporsi fisicamente all' uragano, disperatamente solo. Dov' è la Juve? E' mezzogiorno, ora le auto-civetta sono quattro. Da un cellulare scendono i celerini che riescono a fare cordone, spingendo indietro gli ultrà. "Andate a lavorare" grida la gente e Torricelli trova la battuta: "Ma come, sono appena uscito dalla fabbrica e già vogliono rispedirmi là". Moeller e Kohler evitano l' agguato perché un amico li avverte mentre sono in taxi. Invece Ravanelli e Conte vengono applauditi, il loro impegno piace. Nel pomeriggio la Juve ha liquidato l' accaduto con poche righe di comunicato: "La contestazione è accettabile solo quando è civile e si svolge nei luoghi deputati. Diventa intollerabile quando trascende come accaduto ieri. La società cercherà di stabilire un dialogo con i tifosi per evitare che si ripetano fatti come questo". Sempre nel pomeriggio poi Gianni Agnelli e Vittorio Chiusano faranno visita alla squadra nel ritiro di Villar Perosa. "I tifosi sono eterni innamorati - commenterà Agnelli - è normale che siano delusi, l' importante è che non si abbattano. La crisi è contingente: per superarla occorre pazienza. Abbiamo d' altronde a disposizione i migliori giocatori del mondo e la squadra Primavera che ha conquistato il Viareggio". Lo sbandato gruppo bianconero si è avvicinato così al Parma (altre dure contestazioni in arrivo anche oggi), andando incontro nel modo peggiore al peggiore degli avversari possibili, alla squadra che ha saputo realizzare un' idea di calcio, un progetto vero al contrario del nulla juventino. "Chi vuole restare alla Juventus, sappia che deve conquistarsi questo diritto nelle prossime partite". Lo dice Trapattoni, lo pensa Bettega. Ma più di una minaccia, sembra un consiglio da evitare.

 

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1 ora fa, Enrico Pallazzo ha scritto:

Questa statistica valeva per la Juve,  non per la squadra di Elkann,  dove l'obiettivo principale è il pareggio di bilancio.  Il lato sportivo per lui è secondario. 

Vero. 

C'è da dire che in tutte le altre numerosi decadi non abbiamo mai avuto un rosso di 900ml di €

Ronaldo è costato una mostruosità spropositata.

Un investimento MAI DA FARE, covid o meno.

+ altre migliaia di minchiate.

ma tante tante tante.

Io ero molto gasato ad inizio anno, ad oggi non credo più assolutamente che abbiamo preso l' Allenatore giusto.

La società è di dilettanti allo sbaraglio.

E' un circo sta Società fa stra pena.

E Giuntoli non mi convince.

 

Credo che attualmente siamo dove meritiamo di essere.

Che l'unico grave infortunio sia Bremer che è il centrale più forte in Europa. 

Ma che non può essere un alibi.

 

Thiago Motta non è da Juve.

 

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