
#VSCafe - Lo Spazio Tattico Bianconero - PRE-ANALISI SWOT SUL NOSTRO PROSSIMO AVVERSARIO: IL PARMA DI CHIVU
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Dale_Cooper, in Juventus forum
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PRE-ANALISI SWOT SUL NOSTRO PROSSIMO AVVERSARIO: IL PARMA DI CHIVU
Chivu nasce con il 4-3-3, modulo che inizialmente porta anche a Parma, specialmente per sfruttare Almqvist e Man, con Bonny come terminale centrale.
Ben presto però, vuoi per mettersi a specchio con gli avversari che il calendario gli ha proposto, vuoi per sfruttare determinate caratteristiche e soprattutto per farsi più prudente (sotto la gestione Chivu il Parma subisce "solo" 0,85 gol a partita e pareggia 5 volte su 7), ecco che si arriva ad un 3-5-2 che però ad esempio a Firenze, è stato molto più simile a un vero e proprio 5-3-2.
In realtà questo atteggiamento, non deve far pensare ad una squadra esclusivamente catenacciara, perchè comunque Chivu, quando possibile, non disdegna la costruzione da dietro e non tende a fare le barricate, a meno che non ce lo si costringa.
Il concetto di calcio di Chivu al Parma è però comunque piuttosto pragmatico e molto fisico, poichè non disdegna assolutamente di appoggiarsi sulla fisicità delle punte per far salire la squadra e poi, con giocatori molto dinamici, attaccare gli spazi che questi hanno creato.
In tal senso sono fondamentali gli inserimenti di tutti e tre i centrocampisti centrali, non solo quelli delle mezzali, oltre alla spinta in ampiezza di Valeri, che dei due quinti è certamente quello con maggiore fase propulsiva. Grazie a un baricentro comunque relativamente basso (vedi immagine a fine post), ma con la capacità di fisico e gamba per ribaltare l'azione con pochi tocchi sia coi centrocampisti che con Valeri a sinistra o con Man (se giocasse al posto di Pellegrino), ecco che il Parma quando si mette 3-5-2 ricorda un po' il Napoli di Conte (fatti i dovuti paragoni, sia chiaro 😉) e cioè alterna 4-3-3 e 3-5-2, gioca un calcio relativamente semplice e molto arcigno, fatto di pochi fronzoli e attacco alla profondità sullo sbilanciamento avversario, grazie a giocatori sui quali è spesso complicatio fare le preventive poichè molto prestanti fisicamente (Djuric, Pellegrino e Bonny, che sono un po' a turno "i Lukaku di Chivu"). I possibili intoppi per la Juve sono: 1) atteggiamento difensivo ruvido, fisico e roccioso, soprattutto in zona centrale, con un baricentro tendenzialmente basso da parte del Parma 2) la grande difficoltà per chi attacca nel fare le preventive sui loro attaccanti molto fisici, preventive che invece sono vieppiù necessarie se si attacca un avversario "basso" e pronto a ripartirti
3) le conseguenze concrete del rischio di sblianciarsi contro una squadra molto abituata a questo pattern tattico e che, per essere una piccola, è anche stranamente piuttosto cinica. Contro l'inter, ad esempio, pur avendo un dato "meno" in quasi tutti i parametri offensivi (possesso, xg, tocchi in area di rigore, dominio territoriale, ecc) ha comunque capitalizzato tanto quanto la squadra di Inzaghi, portando via alla fine un sorprendente 2-2 in rimonta. I possibili punti di vantaggio per la Juve sono: 1) una qualità dei singoli certamente favorevole alla Juve e in una partita che probabilmente avrà moti 1 vs 1 dati dallo specchio delle due squadre, ecco che la maggiore caratura media della squa potrebbe essere importante in una partita dove, chi vincerà più duelli, probabilmente vincerà anche la partita. Infatti nelle preventive potremmo soffrire noi, ma poi loro dietro devono prendere i nostri, seguire i tagli degli esterni verso il centro, i nostri braccetti che creano superiorità esterna, ecc.. 2) un Parma che è sicuramente molto strutturato fisicamente ma che, soprattutto sul breve nei suoi difensori, ha molto meno spunto dei calciatori offensivi della Juve, dunque una squadra contro la quale, cercando imbucate, sovrapposizioni e scambi veloci , ecc.. piuttosto che le sportellate, si possono avere dei vantaggi 3) non sempre il meccanismo difensivo di un solo uomo a tuttafascia funziona bene per Chivu e lì il Parma diventa attaccabile in 2 contro 1, creando così superiorità numerica esterna e con possibile proiezione diretta o semi-diretta già verso l'area di rigore gialloblu Per chiudere, mostro le posizioni medie tenute dal Parma in casa contro l'ultima big affrontata (cioè, appunto, l'inperd), per vedere cosa ci si potrebbe aspettare da un Parma nuovamente impegnato in casa contro "una grande".
Come si nota, mediamente, solo i 2 attaccanti tengono il lor raggio d'azione medio oltre la metà campo, mentre gli altri 8/10 dei calciatori di movimenti rimangono principalmente nei primi 60, massimo 65 metri di campo.
Messo in rilievo da
Dale_Cooper
In tal senso sono fondamentali gli inserimenti di tutti e tre i centrocampisti centrali, non solo quelli delle mezzali, oltre alla spinta in ampiezza di Valeri, che dei due quinti è certamente quello con maggiore fase propulsiva. Grazie a un baricentro comunque relativamente basso (vedi immagine a fine post), ma con la capacità di fisico e gamba per ribaltare l'azione con pochi tocchi sia coi centrocampisti che con Valeri a sinistra o con Man (se giocasse al posto di Pellegrino), ecco che il Parma quando si mette 3-5-2 ricorda un po' il Napoli di Conte (fatti i dovuti paragoni, sia chiaro 😉) e cioè alterna 4-3-3 e 3-5-2, gioca un calcio relativamente semplice e molto arcigno, fatto di pochi fronzoli e attacco alla profondità sullo sbilanciamento avversario, grazie a giocatori sui quali è spesso complicatio fare le preventive poichè molto prestanti fisicamente (Djuric, Pellegrino e Bonny, che sono un po' a turno "i Lukaku di Chivu"). I possibili intoppi per la Juve sono: 1) atteggiamento difensivo ruvido, fisico e roccioso, soprattutto in zona centrale, con un baricentro tendenzialmente basso da parte del Parma 2) la grande difficoltà per chi attacca nel fare le preventive sui loro attaccanti molto fisici, preventive che invece sono vieppiù necessarie se si attacca un avversario "basso" e pronto a ripartirti
3) le conseguenze concrete del rischio di sblianciarsi contro una squadra molto abituata a questo pattern tattico e che, per essere una piccola, è anche stranamente piuttosto cinica. Contro l'inter, ad esempio, pur avendo un dato "meno" in quasi tutti i parametri offensivi (possesso, xg, tocchi in area di rigore, dominio territoriale, ecc) ha comunque capitalizzato tanto quanto la squadra di Inzaghi, portando via alla fine un sorprendente 2-2 in rimonta. I possibili punti di vantaggio per la Juve sono: 1) una qualità dei singoli certamente favorevole alla Juve e in una partita che probabilmente avrà moti 1 vs 1 dati dallo specchio delle due squadre, ecco che la maggiore caratura media della squa potrebbe essere importante in una partita dove, chi vincerà più duelli, probabilmente vincerà anche la partita. Infatti nelle preventive potremmo soffrire noi, ma poi loro dietro devono prendere i nostri, seguire i tagli degli esterni verso il centro, i nostri braccetti che creano superiorità esterna, ecc.. 2) un Parma che è sicuramente molto strutturato fisicamente ma che, soprattutto sul breve nei suoi difensori, ha molto meno spunto dei calciatori offensivi della Juve, dunque una squadra contro la quale, cercando imbucate, sovrapposizioni e scambi veloci , ecc.. piuttosto che le sportellate, si possono avere dei vantaggi 3) non sempre il meccanismo difensivo di un solo uomo a tuttafascia funziona bene per Chivu e lì il Parma diventa attaccabile in 2 contro 1, creando così superiorità numerica esterna e con possibile proiezione diretta o semi-diretta già verso l'area di rigore gialloblu Per chiudere, mostro le posizioni medie tenute dal Parma in casa contro l'ultima big affrontata (cioè, appunto, l'inperd), per vedere cosa ci si potrebbe aspettare da un Parma nuovamente impegnato in casa contro "una grande".
Come si nota, mediamente, solo i 2 attaccanti tengono il lor raggio d'azione medio oltre la metà campo, mentre gli altri 8/10 dei calciatori di movimenti rimangono principalmente nei primi 60, massimo 65 metri di campo.