
#VSCafe - Lo Spazio Tattico Bianconero - PRIME RIFLESSIONI TATTICHE POST ROMA-JUVENTUS
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Dale_Cooper, in Juventus forum
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PRIME RIFLESSIONI TATTICHE POST ROMA-JUVENTUS
Innanzitutto, per dovere istituzionale, io mi complimenterei con i membri del vs cafe che avevano tutti insieme dato spunti e riflessioni che, spesso, si sono rivelate anche azzeccate stasera. Ad esempio (dico la prima roba che mi salta alla memoria): si era insistito sul mettere Nico trequartista e non a tutta fascia. Si era caldeggiato l'impiego di Weah e, proprio nelle ultime ore con polposiscion, avevamo anche parlato di un Weah a sinistra.
Il discorso dei braccetti che praticamente vanno fare i terzini di spinta era già emerso nelle slide che avevo fatto per Juve-Genoa e ne avevamo parlato a più riprese proprio nelle ultime 48 ore, evidenziando come, con questi nostri (non) esterni a tutta fascia di un certo tipo, nascesse la necessità di dare ampiezza proprio da parte dei braccetti.
Venendo ad alcuni punti tattici-chiave della partita:
1) Solo in determinate coppie e frangenti si è visto il caratteristico uomo su uomo. Le coppie erano chiaramente quelle degli esterni di fascia, Veiga sul centravanti e Thuram su Konè. Per il resto si è proseguito con uomo nella zona, più aggressivo che col Genoa, ma pur sempre uomo nella zona 2) zona pura già vista sui corner difensivi e che si è rivista stasera, ahinoi, anche nel gol loro (ma, nel dopo-gara, Tudor ha detto che cambierà qualcosa in merito). Tra l'altro, come ad Eindhoven, anche stasera nel gol è bastato "un banale blocco" per colpirci subito. 3) per dare la suddetta ampiezza ai braccetti, di fatto la Juve, in fase di possesso ultraoffensivo, difendeva praticamente "a uno" col solo Veiga su Dovbik, con il braccetto che in quel momento non era in spinta e uno dei due mediani in preventiva a formare comunque una sorta di 3 dietro (seppure molto alto) 4) la riaggressione immediata era di zona e forte con più uomini, solo la riaggressione media o medio-alta veniva fatta andando sui riferimenti, ma non nel senso di uomo suo uomo, ma nel senso che, posizionatici a quel punto quasi in 4-4-2 difensivo, ecco che lì si prendevano i riferimenti di uomo per la zona di pertinenza. 5) il vero trequartista è stato Nico. Yildiz svariava, ma di base è partito centro-sinistra come suo solito e comunque soffre tantissimo il traffico che c'è in trequarti. Cosa che io ho già rimarcato perfino nel facilissimo 4-0 di coppa Italia col Cagliari, figurarsi in gare più toste come questa. Kenan, per essere forte è chiaramete mooolto forte, ma o lo si mette in un contesto di seconda punta vera, con altri movimenti (suoi e di squadra) e meno campo da coprire ma anche in cui spaziare, o sennò il riferimento "iniziale" del lato sinistro secondo me non è un limitarlo, ma anzi, è una sorta di coperta di linus per lui e infatti avrete notato che nel secondo tempo, con la Roma più "presente in partita", è venuto ancor di più "di suo" a sinistra, soprattutto dopo l'ingresso di Cambiaso. 6) l'approccio è stato aggressivo, ma determinati limiti offensivi che conoscevamo già con Thiago Motta, quelli sono e si sono palesati ancora. Pur mettendo infatti letteralmemente la Roma nella sua metacampo, anzi la propria trequarti bassa, per buoni 20 minuti, l'unica vera palla gol è stata quella di Nico. 7) tornando ai braccetti che facevano quasi più loro (incluso prendere il fondo e crossare), di quanto non facesseo perfino gli "esterni veri", ecco che nel secondo tempo, fra i tanti motivi tattici, fisici e di singoli, per cui la nostra spinta è un pochino calata, c'è anche il fatto che con l'ingresso di Shomurodov, là dietro non potevi più difendere "a uno" come nel primo tempo, ma un braccetto doveva costantemente affiancare Veiga 8 ) stavolta Veiga mi è piaciuto perchè, pur marcando a uomo Dovbik, non ha più commesso l'errore fatto con Pinamonti e lo ha seguito fin dove c'era da seguirlo (e cioè "molto", anche giustamente), ma lo mollava quando questi aveva già scaricato o quando era il momento di presidiare una zona eventualmente scoperta. Questa crescita tattica, se confermata, è molto importante, perchè per il resto la garra, il fisico e il piede, al giovane colombiano di certo non mancano e anche l'età è dalla sua parte 9) un'altra finezza veramente "tattica" della cosa già esposta sui braccetti, è l'originalità data dai nostri che appunto vanno apertissimi, a dare sovrapposizione e ampiezza. Perchè solitamente il braccetto, vedasi Kolasinac all'Atalanta, Bastoni all'Inter, o di Lorenzo al Napoli, per quanto sia possibile che in sviluppo si finisca anche larghi talvolta, di base quando avanzano fanno la mezzala aggiunta (si vede anche nelle slide del vscafe di Juve-Inter, con Bastoni che faceva proprio quello), invece i nostri braccetti fan proprio i quinti. Ma Tudor stesso non lo fa di solito, è che, con questa rosa di (non) esterni veri, ha allestito questa soluzione per cui un braccetto a turno e un mediano a turno fanno i braccetti, mentre almeno uno dei due a turno si sgancia in fascia, pesantemente avanzato, sino a prendere addirittura il fondo (vedasi Kalulu in occasione del gol di Locatelli ad esempio) 10) il tanto "uomo nella zona", la difesa totalmente a zona sui piazzati e la mancanza di esterni di ruolo veri a tuttafascia, fanno sì che questa non sia ancora (ed è normale, ovvio) la Juve di Tudor, ma si son visti già progressi notevoli secondo me rispetto al Genoa e infatti per "uno neutrale" immagino che la gara di oggi sia stata più godibile, anche perchè, semplicemente, di più alto livello complessivo. Infine, una nota sulla "testa". Tema chiave di questa squadra. Stasera ottimo primo tempo (come a Napoli).. all'intervallo in vantaggio (come a Napoli) ripresi quasi subito nella ripresa (come a Napoli)... ma stavolta dopo l'1-1 non abbiamo affatto sbracato e anzi, tutto sommato abbiamo molto più cercato noi di vincerla che non loro (e dire che erano in casa e con possibilità di aggancio..). Invece abbiamo tenuto i nervi e le distanze, tranne in un'occasione in cui Tudor e Yildiz si sono incavoati coi 5 dietro, perchè c'erano 5 in pressione e 5 staccatissimi dietro, col risultato, ben noto qui nel vscafe, del verificarsi del tremendo 5-0-5... ma è stato un episodio isolato e questo è incoraggiante. Edit: come già col Genoa abbiamo alternato la costruzione a tre, di cui si occupava Veiga coi braccetti già abbastanza larghi ma ancora "braccetti", con invece la costruzione a 4 con Locatelli che veniva a fare il play di fianco a Veiga e i due braccetti davvero alti e larghi, da "terzini di spinta" molto più che da "braccetti", fin da inizio azione.
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Dale_Cooper
1) Solo in determinate coppie e frangenti si è visto il caratteristico uomo su uomo. Le coppie erano chiaramente quelle degli esterni di fascia, Veiga sul centravanti e Thuram su Konè. Per il resto si è proseguito con uomo nella zona, più aggressivo che col Genoa, ma pur sempre uomo nella zona 2) zona pura già vista sui corner difensivi e che si è rivista stasera, ahinoi, anche nel gol loro (ma, nel dopo-gara, Tudor ha detto che cambierà qualcosa in merito). Tra l'altro, come ad Eindhoven, anche stasera nel gol è bastato "un banale blocco" per colpirci subito. 3) per dare la suddetta ampiezza ai braccetti, di fatto la Juve, in fase di possesso ultraoffensivo, difendeva praticamente "a uno" col solo Veiga su Dovbik, con il braccetto che in quel momento non era in spinta e uno dei due mediani in preventiva a formare comunque una sorta di 3 dietro (seppure molto alto) 4) la riaggressione immediata era di zona e forte con più uomini, solo la riaggressione media o medio-alta veniva fatta andando sui riferimenti, ma non nel senso di uomo suo uomo, ma nel senso che, posizionatici a quel punto quasi in 4-4-2 difensivo, ecco che lì si prendevano i riferimenti di uomo per la zona di pertinenza. 5) il vero trequartista è stato Nico. Yildiz svariava, ma di base è partito centro-sinistra come suo solito e comunque soffre tantissimo il traffico che c'è in trequarti. Cosa che io ho già rimarcato perfino nel facilissimo 4-0 di coppa Italia col Cagliari, figurarsi in gare più toste come questa. Kenan, per essere forte è chiaramete mooolto forte, ma o lo si mette in un contesto di seconda punta vera, con altri movimenti (suoi e di squadra) e meno campo da coprire ma anche in cui spaziare, o sennò il riferimento "iniziale" del lato sinistro secondo me non è un limitarlo, ma anzi, è una sorta di coperta di linus per lui e infatti avrete notato che nel secondo tempo, con la Roma più "presente in partita", è venuto ancor di più "di suo" a sinistra, soprattutto dopo l'ingresso di Cambiaso. 6) l'approccio è stato aggressivo, ma determinati limiti offensivi che conoscevamo già con Thiago Motta, quelli sono e si sono palesati ancora. Pur mettendo infatti letteralmemente la Roma nella sua metacampo, anzi la propria trequarti bassa, per buoni 20 minuti, l'unica vera palla gol è stata quella di Nico. 7) tornando ai braccetti che facevano quasi più loro (incluso prendere il fondo e crossare), di quanto non facesseo perfino gli "esterni veri", ecco che nel secondo tempo, fra i tanti motivi tattici, fisici e di singoli, per cui la nostra spinta è un pochino calata, c'è anche il fatto che con l'ingresso di Shomurodov, là dietro non potevi più difendere "a uno" come nel primo tempo, ma un braccetto doveva costantemente affiancare Veiga 8 ) stavolta Veiga mi è piaciuto perchè, pur marcando a uomo Dovbik, non ha più commesso l'errore fatto con Pinamonti e lo ha seguito fin dove c'era da seguirlo (e cioè "molto", anche giustamente), ma lo mollava quando questi aveva già scaricato o quando era il momento di presidiare una zona eventualmente scoperta. Questa crescita tattica, se confermata, è molto importante, perchè per il resto la garra, il fisico e il piede, al giovane colombiano di certo non mancano e anche l'età è dalla sua parte 9) un'altra finezza veramente "tattica" della cosa già esposta sui braccetti, è l'originalità data dai nostri che appunto vanno apertissimi, a dare sovrapposizione e ampiezza. Perchè solitamente il braccetto, vedasi Kolasinac all'Atalanta, Bastoni all'Inter, o di Lorenzo al Napoli, per quanto sia possibile che in sviluppo si finisca anche larghi talvolta, di base quando avanzano fanno la mezzala aggiunta (si vede anche nelle slide del vscafe di Juve-Inter, con Bastoni che faceva proprio quello), invece i nostri braccetti fan proprio i quinti. Ma Tudor stesso non lo fa di solito, è che, con questa rosa di (non) esterni veri, ha allestito questa soluzione per cui un braccetto a turno e un mediano a turno fanno i braccetti, mentre almeno uno dei due a turno si sgancia in fascia, pesantemente avanzato, sino a prendere addirittura il fondo (vedasi Kalulu in occasione del gol di Locatelli ad esempio) 10) il tanto "uomo nella zona", la difesa totalmente a zona sui piazzati e la mancanza di esterni di ruolo veri a tuttafascia, fanno sì che questa non sia ancora (ed è normale, ovvio) la Juve di Tudor, ma si son visti già progressi notevoli secondo me rispetto al Genoa e infatti per "uno neutrale" immagino che la gara di oggi sia stata più godibile, anche perchè, semplicemente, di più alto livello complessivo. Infine, una nota sulla "testa". Tema chiave di questa squadra. Stasera ottimo primo tempo (come a Napoli).. all'intervallo in vantaggio (come a Napoli) ripresi quasi subito nella ripresa (come a Napoli)... ma stavolta dopo l'1-1 non abbiamo affatto sbracato e anzi, tutto sommato abbiamo molto più cercato noi di vincerla che non loro (e dire che erano in casa e con possibilità di aggancio..). Invece abbiamo tenuto i nervi e le distanze, tranne in un'occasione in cui Tudor e Yildiz si sono incavoati coi 5 dietro, perchè c'erano 5 in pressione e 5 staccatissimi dietro, col risultato, ben noto qui nel vscafe, del verificarsi del tremendo 5-0-5... ma è stato un episodio isolato e questo è incoraggiante. Edit: come già col Genoa abbiamo alternato la costruzione a tre, di cui si occupava Veiga coi braccetti già abbastanza larghi ma ancora "braccetti", con invece la costruzione a 4 con Locatelli che veniva a fare il play di fianco a Veiga e i due braccetti davvero alti e larghi, da "terzini di spinta" molto più che da "braccetti", fin da inizio azione.