Vai al contenuto

Benvenuti su VecchiaSignora.com

Benvenuti su VecchiaSignora.com, il forum sulla Juventus più grande della rete. Per poter partecipare attivamente alla vita del forum è necessario registrarsi

Dale_Cooper

#VSCafe - Lo Spazio Tattico Bianconero

Post in rilievo

21 ore fa, jouvans ha scritto:

Io, per non sfracellare troppo le balls a tutti, anche se purtroppo ciò va a discapito della precisione dell'analisi, ti butto lì questa lettura: ho notato (detta proprio al chilo per far prima, eh?) una tripla evoluzione (se vogliamo chiamarla così) nel modo di difendere di Motta.

Fase 1: c'era Bremer e si difendeva, pur con le rotazioni, in maniera alta ma, tutto sommato, abbastanza "tradizionale". Terzini su ali, ali su terzini, due giocatori più avanzati che andavano sui centrali, ecc

Fase 2: dopo i famosi 7 gol presi in 3 partite, arriva, in fase di non possesso, un 4-4-2 tutt'altro che "rivoluzionario", per niente aggressivo (ricordi anche su VS la "denuncia" delle scomparsa del pressing?) che ha portato a un crollo della già non eccelsa produzione offensiva oltre al fatto che quello non è il nostro pane (e lo notiamo tutti sempre quando "tentiamo" la difesa posizionale)

Fase 3: dal baratro della fase 2, Motta prova un tentativo di uscirne e di tornare al "bremerismo" e alla difesa più aggressiva, ma senza Bremer (che non è un dettaglio però sefz ). Quindi, per essere più alto/aggressivo ma senza Bremer che faccio? Mi invento una serie di rotazioni (da te già ben spiegate .ok ) che mi consentano comunque un (più o meno) "uomo su uomo" e con l'eventualità di ritrovarmi "alle brutte" con Loca come libero alla Bonucci. Situazione tipica quella del famoso rigore su Mc Tominay. E in effetti per magia, adesso, tranne quando decidiamo di suicidarci, è tornato il pressing (wow!!).

 

Ora, io non leggendo nella testa di Motta o nella "voglia" di Vlahovic, non so e non posso sapere se ci siano motivazioni particolari dietro.
Posso solo dire che il tentativo "fase 3" è vero che è cervellotico e prevede che noi si sia una specie di orologio svizzero per funzionare, ma ti ha anche consentito, finchè non hai fatto 30 metri di rinculo (come nel finale di Bergamo o nella ripresa a Napoli) di sopperire alla assenza di Bremer (vabbè.. diciamo così) e di giocare partite che, per quanto "discutibili" sono state certamente migliori di quelle viste fra ottobre e novembre durante la "fase 2".

E ti dirò che io in questo ho molto apprezzato Motta. Perchè ha davvero lavorato per cercare una soluzione. Poi che dia risultati o meno, che penalizzi troppo Dusan o meno è giusto evidenziarlo; ma come "tattico", ho apprezzato questo suo sforzo di trovare un piano C. E questo, detto senza alcuna polemica (sia chiaro), va contro una cosa che io, dal mio punto di vista, trovo inaccettabile e cioè sentir dire sempre "Motta talebano" e robe simili. Avrà mille difetti, andrà cacciato, quel che si vuole, ma le ha provate tutte e le sta ancora provando secondo me. Se poi non vanno, ok. Ne trarremo (trarranno) tutti le conseguenze. Ma di certo il lavoro e la competenza di base ci sono e si vedono da come ha via via modificato la fase difensiva o dal fatto che, obiettivamente, come già accennato da @jurgen kohler è già da qualche settimana che, de facto, in fase di possesso, giochiamo una sorta di 4-3-3 (e anche qui si vede lo sforzo.. dopo un inizio in cui prevaleva il 4-1-4-1, poi a lungo il 4-2-3-1 adesso si è fatto un tentativo di "step" anche in questo senso).

Ha senso giocare il "bremerismo" (chissà se te lo coniano alla Crusca...hanno sicuramente accettato di peggio .ghgh) senza Bremer? Nel senso, lo sviluppo tattico della Juventus senza Bremer aveva senso portarlo nella direzione di "provo a fare comunque pressing a tutto campo inventandomi un modo alternativo"? Oppure era meglio insegnare alla squadra a difendere magari leggermente più bassa e "di reparto" invece che uomo contro uomo?

Forse l'integralismo di Motta sta proprio lì. Nel voler comunque inseguire la sua idea di pressing alto. Poi con Bremer in un modo, senza Bremer mi invento altro, ma rimango nella posizione in cui penso di trovarmi meglio. Ma, soprattutto, il pressing alto fatto in questo modo mette a proprio agio i calciatori? Thuram, ad esempio, mi sembra uno più a suo agio quando ha una posizione da coprire piuttosto che correre a destra e a sinistra dove arriva spesso in ritardo. Anche sull'azione del rigore è Kalulu ad uscire forte su Di Lorenzo perché Thuram era in ritardo e non ha aggredito in maniera corretta. Anche lo stesso Locatelli...fargli fare 50 chilometri avanti, dietro, destra, sinistra lo mette a suo agio oppure gli crea problemi di lucidità?

 

Sulla produzione offensiva sono d'accordo. Se riusciamo a conquistare palla alti e dobbiamo andare in porta con 3 passaggi siamo infinitamente più bravi e pericolosi di quando lo vogliamo fare facendo 30 passaggi in orizzontale. Ma, a parte inizio anno e qualche sporadica qua e là, quante volte stiamo effettivamente recuperando palla alti e quanti gol vengono da azioni di pressing? A memoria (ma ci vorrebbero i dati certi) poca roba...

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
4 minuti fa, Steu ha scritto:

Apprezzo la tua risposta che è ben dettagliata. Ogni sistema di gioco ha i suoi punti di forza e i suoi punti deboli. Io continuo e continuerò sempre a sostenere che i punti deboli del 4312 valgono il rischio. Ovviamente il trequartista nella mia visione deve saper venire indietro a fare il quarto e deve farsi un bel mazzo (ma ora ci sono 5 cambi e io ne spendo uno volentieri al 60' per quel ruolo che è cruciale). Capiterà di trovarsi 442 e anche 4411 ma ripeto, tutta la vita avere due punte.

 

Vorrei anche fare un riferimento, visto che ne sai, a questo obbrobrio del vedere una specie di cerchio con tutti nell'intorno e nessuno nel mezzo, che si vede così spesso. Per me è e resta inconcepibile, le partite si vincono nel mezzo. Lo ha fatto Allegri tanto l'anno scorso (ma non avevi Koop Conceicao Thuram Luiz, quindi era giustificabile) e lo fa pure l'interista (e sarà esonerato).

Concordo che il modulo perfetto non esiste (ovviamente) sennò tutti userebbero quello e amen.
A dire il vero nella storia ci fu un momento in cui tutti si erano convinti che quel modulo magico esistesse davvero e lo usavano tutti. Era il 4-4-2 post Sacchi.. ma in realtà, anche lì, la gente poi trova le contromisure e lì nacque il 4-3-1-2 perchè un trequartista mobile, incasina le linee di un 4-4-2 scolastico, costringendo o il centrocampo a snaturarsi o un difensore a uscire su di lui rompendo la linea. Poi la gente ha smesso di fare 4-4-2 maniacale ormai da almeno 15 anni (salvo rare eccezioni) e allora anche il 4-3-1-2 (che a sua volta veniva messo in difficoltà da un 4-4-2 fatto bene) ha perso la sua utilità ed oggi è piuttosto desueto come modulo.

 

Per quanto riguarda lo svuotamento del centrocampo, sì.. anche io non lo apprezzo. In realtà è diventata un po' una moda e può anche funzionare, finchè non ti sgamano però... cioè io non ho preconcetti. Devi fare quello che funziona. Svuotare il centrocampo è brutto ma funziona? Eh vabbè.. fallo.. svuotare il centrocampo è qualcosa che viene letto dai tuoi avvesari? E allora devi cambiare. Lì Motta, ribadisco, ci sta provando. Capisco che possa non piacere e in diverse cose non piace neanche a me, però gli riconosco di avere competenza e di essercisi messo, cambiando 3 moduli in 6 mesi e inventando anche cose particolari per provare a far rendere di più squadra. Adesso questo pseudo 4-3-3 sembra averci garantito almeno sprazzi di gioco decente (45 minuti qua.. 60 minuti là.. ecc) se riuscirà a farlo funzionare per 95 minuti, allora avrà trovato la quadra, sennò.. altro giro altra corsa, venghino siori venghino..

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
21 ore fa, tiger man ha scritto:

anguissa e mactominay che si inseriscono ed i terzini che invece di stringere si allargano nel secondo tempo con lobokta che arretra hanno fatto saltare gli schemi di motta

quello che hai fatto vedere è perfetto e dimostra tre cose

1) che noi prepariamo questi movimenti sull avversario impostando su come gioca, ma questo calcio fluido salta se  l altro trova le contromisure

2) che come hai detto non si può fare per 90' ad alta intensità perchè non reggi fisicamente

3) ci vogliono giocatori con caratteristiche ben precise e se non ce li hai è difficile adattarli

 

sono conclusioni già scritte da me senza aver visionato queste ben fatte figure perchè è evidente quel che accade

1) Tutti i tipi di calcio hanno la possibilità di essere fermati, che siano fluidi o statici nelle loro posizioni. Non esiste il calcio "perfetto". Ma esistono degli interpreti che sono talmente tanto bravi che possono renderlo molto difficile da fermare. Il calcio di Guardiola, per fare un esempio, è un calcio che quando viene meno la qualità e l'intensità degli interpreti può essere benissimo fermato e incartato. Quando invece a farlo sono fenomeni è ingiocabile. Ma questo vale per Guardiola come per l'ultimo dei catenacciari. 

2) Questo è un tema importante. Motta nella sua carriera da allenatore ha sempre allenato 1 partita alla settimana. Qui si trova ad allenarle sempre due. La gestione degli sforzi e delle partite è completamente diversa e non si può pretendere che la propria squadra sia sempre al top e sul pezzo. Perdiamo lucidità e ne perderemo in futuro. Deve sicuramente migliorare per capire come può far giocare la squadra quando va al 60%.

3) Questo si ricollega al punto uno. Ci sono due categorie di allenatori: quelli che modulano il loro gioco sui calciatori che hanno a disposizione e quelli che necessitano dei giocatori necessari al loro modo di giocare. Motta è chiaramente un allenatore della seconda specie. Per cui, si gli vanno comprati i calciatori che vuole con le caratteristiche che vuole. Altrimenti prendi un gestore che si mette lì e allena quello che ha (come ha fatto la Roma con Ranieri, ad esempio).

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
14 minuti fa, Trezegol96 ha scritto:

Ha senso giocare il "bremerismo" (chissà se te lo coniano alla Crusca...hanno sicuramente accettato di peggio .ghgh) senza Bremer? Nel senso, lo sviluppo tattico della Juventus senza Bremer aveva senso portarlo nella direzione di "provo a fare comunque pressing a tutto campo inventandomi un modo alternativo"? Oppure era meglio insegnare alla squadra a difendere magari leggermente più bassa e "di reparto" invece che uomo contro uomo?

Forse l'integralismo di Motta sta proprio lì. Nel voler comunque inseguire la sua idea di pressing alto. Poi con Bremer in un modo, senza Bremer mi invento altro, ma rimango nella posizione in cui penso di trovarmi meglio. Ma, soprattutto, il pressing alto fatto in questo modo mette a proprio agio i calciatori? Thuram, ad esempio, mi sembra uno più a suo agio quando ha una posizione da coprire piuttosto che correre a destra e a sinistra dove arriva spesso in ritardo. Anche sull'azione del rigore è Kalulu ad uscire forte su Di Lorenzo perché Thuram era in ritardo e non ha aggredito in maniera corretta. Anche lo stesso Locatelli...fargli fare 50 chilometri avanti, dietro, destra, sinistra lo mette a suo agio oppure gli crea problemi di lucidità?

 

Sulla produzione offensiva sono d'accordo. Se riusciamo a conquistare palla alti e dobbiamo andare in porta con 3 passaggi siamo infinitamente più bravi e pericolosi di quando lo vogliamo fare facendo 30 passaggi in orizzontale. Ma, a parte inizio anno e qualche sporadica qua e là, quante volte stiamo effettivamente recuperando palla alti e quanti gol vengono da azioni di pressing? A memoria (ma ci vorrebbero i dati certi) poca roba...

Amico mio ti sei risposto da solo 😁
La domanda la fai nel primo grassetto. La risposta del perchè ci ostiniamo col bremersimo senza Bremer, te la dai tu stesso col secondo grassetto.. pensaci..
infatti lui nella fase 2 che indicavo ha seguito una idea più posizionale, ma è stato un macello offensivo.. e allora.. per rispondere a questo problema, ha usato il tuo secondo grassettato, che però ti impone pressing alto, uomo su uomo, ecc.. ma senza Bremer e senza tanti giocatori (come tu evidenziavi) davvero idonei.. come vedi la coperta è corta e anche la leggenda di sta gran super rosa (che a me fa sorridere) decade, ma non è assolutamente questo il punto nè del thread nè di questo mio intervneto, che più che altro si vuole focalizzare sul tuo grassetto 1 (dove poni il problema) e sul come risolverlo, cioè col tuo grassetto 2 😊

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
16 ore fa, CaioMario73 ha scritto:

Molto interessante la disamina della quale ti ringrazio. Mi soffermo su un punto ti giustamente dici non è possibile reggere per 90 minuti e passa quel sistema di gioco fatto di continue rotazioni prima o poi vuoi per la stanchezza vuoi per la disattenzione sbaglierai e l'avversario ne approfitterà. Giusto faccio due osservazioni: da quel poco che capisco nel sistema difensivo di motta la caratteristica principale è un possesso palla conservativo, quindi le squadre di motta si difendono tenendo palla e abbassando il ritmo a napoli nel secondo tempo non abbiamo tenuto un pallone regalandoli sempre ai partenopei che ci hanno tenuto perennemente sotto pressione e sono arrivati gli errori che hai evidenziato tu. Seconda osservazione ci sono ovviamente delle fasi in cui ti abbassi per difenderti nella tua metà campo anche il napoli lo fa l'Inter lo fa il problema è il come linee strette densità nella sulla trequarti e non nell'area di rigore e grande aggressività si tende a non correre all'indietro ma ag aggredire per riprendere la palla. Nel secondo tempo la Juventus non ha fatto nulla di tutto questo e le parole di motta mi fanno pensare che se non proprio apertamente sia stato il brasiliano che abbia indirizzato la squadra a questo atteggiamento. grave come cosa molto grave.

Certo, Motta non prevede l'abbassamento della squadra per un periodo di tempo prolungato. Può avvenire per qualche minuto a causa magari di un posizionamento in campo errato, di una palla persa, ma non è il nostro modo di difendere. Noi difendiamo in questo modo, rompendo le linee e ruotando i calciatori anche in posizioni non loro. Giusto? Sbagliato? Secondo me non esiste bianco e nero (anche se noi siamo bianco e neri), ma esistono molti colori. Il gioco di Motta si può fare benissimo quando capisci che puoi farlo. Quando sei in forma fisicamente, quando non devi gestire le energie, quando l'avversario te lo permette. Nel primo tempo lo hai fatto e hai tenuto a bada il Napoli. Nel secondo tempo andava fatto qualcosa di diverso fin da subito, quando vedi che fisicamente loro ti stanno massacrando e non arrivi più primo su neanche un pallone. Lì devi cambiare ed è lì che probabilmente Motta è ancora molto acerbo. Non sa leggere la partita fino in fondo e non sa applicare delle contromisure quando il suo piano principale va a rotoli. Magari la prossima partita difenderà in maniera diversa perché ha imparato dall'errore o perché ha fatto provare alla squadra una cosa nuova. Il problema è che, nel calcio moderno, ci sono almeno 3 momenti all'interno di una stessa partita. E non puoi pensare di finire come hai iniziato...

 

Sul possesso palla conservativo, si certo è un metodo di difesa che Motta predilige. Ma poi c'è anche l'avversario...se tu perdi lucidità e loro ti pressano tantissimo e arrivano sempre primi...devi abbandonare il possesso palla conservativo e difenderti in altro modo...

7 ore fa, Tricarico10 ha scritto:

Gran lettura, grazie .ok Purtroppo questo rotazione per pressare / difendere lascia tante volte Locatelli come difensore centrale. Anche questo per me e una problema che dobbiamo risolvere, perche non la sa fare contro aversarie medio-forte e forte. 

Ti ringrazio!

Per evitare che Locatelli si ritrovi in quelle situazioni bisogna evitare che il centrale rompa la linea o si allarghi a marcare l'esterno avversario...quindi cambiare proprio mentalità difensiva.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
15 minuti fa, jouvans ha scritto:

Da questo tuo post emergono secondo me due fattori chiave, al di là dei moduli e delle discipline tattiche che questi impongono e di cui prima trezegol96 e poi io, abbiamo molto parlato già nelle prime 6 pagine del therad e cioè:

1) anche tu hai notato come Motta (evidentemente non così monocorde come si racconta) stia provando un po' tutte le soluzioni possibili per trovare una "quadra" fra perforabilità difensiva e stitichezza offensiva, anche cambiando modulo nel corso del tempo

2) che però la coperta è corta e che per ogni modulo che si va a tentare, c'è sempre quel centesimo che ci manca per fare un euro, specialmente per limiti dei singoli calciatori o di assortimento complessivo della rosa e da lì Motta le sta provando tutte per adattarsi ai calciatori che ha (altra cosa che viene misconosciuta). Che poi magari il mister ci metta del suo, che non abbia ancora trovato la chiave e magari qualche volta faccia overthinking, è invece un suo problema, certamente.

Se ho imparato a conoscere Motta non sono certo la tattica e la disposizione in campo il suo limite. Anzi, uno che "inventa" i movimenti di Calafiori o Zirzee è uno che ha studiato e ha pensato ad una sua idea di calcio. 
Mi sono immaginato che il suo primo step sia stato quello di portare nella Juve l'idea tattica che lui aveva al Bologna. Fin sa subito ha cominciato a scontrarsi con il fatto che quei due tipi di calciatori alla Juve non li ha trovati e in più non ha trovato nemmeno in Koop il suo Ferguson. 
Poi gli si è rotto bremer e qui è andato a farsi benedire la sua prima idea tattica. Aggressione immediata per il recupero palla con la difesa che saliva e il velocissimo Bremer in 1vs1 con l'avversario di turno che sapeva sfuggire al pressing. 

Poi c'e' stato il periodo del Gatti passa a Kalulu e Kalulu passa a gatti. Qui secondo me aveva bisogno di far imparare alla squadra a gestire il pallone e quindi ha inculcato l'idea che la verticalizzazione andava fatta solo senza scoprirsi dietro (della serie oddio mi manca Bremer nei recuperi) e senza rischiare nessuna linea di passaggio. Ergo ci siamo fatti due mesi al rallentatore. Qui ancora gli sono venuti a manca DL e Koop che avrebbero aiutato tantissimo nell'uscita dal basso, ma per acciacchi e indole non lo supportano.

Poi finalmente il gruppo prende confidenza con il palleggio, aumenta la velocità del palleggio e gli scarichi ( ricordate quando rispolverò Danilo perchè velocizzava l'uscita dal basso ??? Peccato che poi non riusciva a stare dietro agli attaccanti avversari e non aveva sposato mentalmente quel gioco). Ma ancora gli viene a mancare il supporto di DL e Koop, nessuno sa' fare il lavoro di raccordo che faceva Ferguson e davanti Vlahovic non la tiene mai. 
Ora sta provando questo passaggio al 4-3-3 e sul piano della verticalità sta andando meglio, ancora Koop non incide ma lui continua a farlo giocare perché non vuole ammettere a se stesso che ha toppato a considerarlo utile alla sua tattica. 
Purtroppo il mercato di riparazione si sta concentrando sui difensori, e quindi sarà costretto ad aspettare che Koop e DL sboccino, provando e riprovando sistemazioni tattiche, magari non piu' in linea con il suo credo. Però per me rimane la strada giusta per evolversi.

 



 

  • Mi Piace 2

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
10 minuti fa, Trezegol96 ha scritto:

1) Tutti i tipi di calcio hanno la possibilità di essere fermati, che siano fluidi o statici nelle loro posizioni. Non esiste il calcio "perfetto". Ma esistono degli interpreti che sono talmente tanto bravi che possono renderlo molto difficile da fermare. Il calcio di Guardiola, per fare un esempio, è un calcio che quando viene meno la qualità e l'intensità degli interpreti può essere benissimo fermato e incartato. Quando invece a farlo sono fenomeni è ingiocabile. Ma questo vale per Guardiola come per l'ultimo dei catenacciari. 

2) Questo è un tema importante. Motta nella sua carriera da allenatore ha sempre allenato 1 partita alla settimana. Qui si trova ad allenarle sempre due. La gestione degli sforzi e delle partite è completamente diversa e non si può pretendere che la propria squadra sia sempre al top e sul pezzo. Perdiamo lucidità e ne perderemo in futuro. Deve sicuramente migliorare per capire come può far giocare la squadra quando va al 60%.

3) Questo si ricollega al punto uno. Ci sono due categorie di allenatori: quelli che modulano il loro gioco sui calciatori che hanno a disposizione e quelli che necessitano dei giocatori necessari al loro modo di giocare. Motta è chiaramente un allenatore della seconda specie. Per cui, si gli vanno comprati i calciatori che vuole con le caratteristiche che vuole. Altrimenti prendi un gestore che si mette lì e allena quello che ha (come ha fatto la Roma con Ranieri, ad esempio).

Condivido quello che hai detto 

Aggiungo però una valutazione, collegandomi al punto 3

Guardiola fa un tipo di calcio che ha dimostrato solo di poter fare con grandi giocatori. Motta secondo me gli somiglia . La domanda da fare è: bastano giocatori congeniali o ci vogliono giocatori molto forti? 

Perché ho la sensazione che per fare quello che motta vuole ci voglia gente con i piedi ottimi. Lui ha detto dopo Napoli bastava uscire puliti con un calcio più preciso quando siamo calati. Ecco pulito e preciso vuol dire Iniesta e xavi o rodri non certo Thuram e Locatelli. 

La Juve potrà mai dare a motta ciò che serve per il mottismo? Non dimentichiamoci che gente come sacchi fuori da quel Milan stratosferico non ha più rifatto quel calcio. Se non arrivava capello non vinceva più nulla il Milan.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
37 minuti fa, jouvans ha scritto:

Concordo che il modulo perfetto non esiste (ovviamente) sennò tutti userebbero quello e amen.
A dire il vero nella storia ci fu un momento in cui tutti si erano convinti che quel modulo magico esistesse davvero e lo usavano tutti. Era il 4-4-2 post Sacchi.. ma in realtà, anche lì, la gente poi trova le contromisure e lì nacque il 4-3-1-2 perchè un trequartista mobile, incasina le linee di un 4-4-2 scolastico, costringendo o il centrocampo a snaturarsi o un difensore a uscire su di lui rompendo la linea. Poi la gente ha smesso di fare 4-4-2 maniacale ormai da almeno 15 anni (salvo rare eccezioni) e allora anche il 4-3-1-2 (che a sua volta veniva messo in difficoltà da un 4-4-2 fatto bene) ha perso la sua utilità ed oggi è piuttosto desueto come modulo.

 

Per quanto riguarda lo svuotamento del centrocampo, sì.. anche io non lo apprezzo. In realtà è diventata un po' una moda e può anche funzionare, finchè non ti sgamano però... cioè io non ho preconcetti. Devi fare quello che funziona. Svuotare il centrocampo è brutto ma funziona? Eh vabbè.. fallo.. svuotare il centrocampo è qualcosa che viene letto dai tuoi avvesari? E allora devi cambiare. Lì Motta, ribadisco, ci sta provando. Capisco che possa non piacere e in diverse cose non piace neanche a me, però gli riconosco di avere competenza e di essercisi messo, cambiando 3 moduli in 6 mesi e inventando anche cose particolari per provare a far rendere di più squadra. Adesso questo pseudo 4-3-3 sembra averci garantito almeno sprazzi di gioco decente (45 minuti qua.. 60 minuti là.. ecc) se riuscirà a farlo funzionare per 95 minuti, allora avrà trovato la quadra, sennò.. altro giro altra corsa, venghino siori venghino..

Appena caliamo e iniziamo ad andare in bambola, l'effetto svuotamento, come lo chiami tu, si fa ancora più evidente. Nessuno offre una traccia centrale ed è la morte del gioco e delle ambizioni, a mio avviso.

Io parto dal presupposto che in qualsiasi istante uno abbia il possesso debba sempre avere una traccia centrale. Per questo sono uno da 4312. Motta pur da ex centrocampista, sembra venire da un altro pianeta rispetto a me. Infatti non capisco nessuna cosa che fa e che dice.

 

Per dare una straccio di via centrale basta stare in movimento e fare degli spostamenti di 5 passi col tempo giusto, non c'è bisogno di essere Xavi o Pirlo. Io questo vorrei vedere. E me lo sogno, perché vedo solo Locatelli dietro l'uomo che gesticola di girare in tondo. La morte del calcio.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
16 ore fa, jouvans ha scritto:

Vabbè.. io è da xxxxxxx ore che devo una risposta a @Trezegol96 per cui ci provo.. .ghgh 

Allora.. premessa.. io ho esordito nel mio mio post lì dentro il thread di Napoli Juve, dicendo proprio che "stavo commentando quella foto come se fosse un esamino" e dunque solo la foto senza un prima o un dopo. E alla domanda "cosa vedi in quella foto", io ho detto che vedo ben 4 errori. Kalulu a funghi, Gatti troppo lontano e poco aggressivo su Lukaku, Loca che non vede (o se lo vede è anche peggio) e non accorcia l'inserimento di Mc Tominay e infine Savona che non fa un passo (o anche due magari..) verso l'interno.

 

Tu metti una cosa molto più ampia e sviluppi tutta l'azione (che è più giusto che commentare un singolo frame di una foto) e lì, me la sono riguardata, è vero che Gatti esce tardi perchè vuole prima coprire il possibile taglio interno, ma a me non torna lo stesso.. a quel punto che esci (in ritardo, magari non per colpa tua, ma in ritardo) o vai a far fallo (non scherzo) o resti dove sei e tieni la linea o, se sei bravo bravo bravo, esci a metà al momento giusto così da coprirgli giusto la linea di passaggio al compagno e costringerlo a inventarsi qualcosa. Gatti invece esce boh.. tardi.. non dritto sull'uomo, un po' lo temporeggia un po' lo accorcia.. bah.. infatti Lukaku fa il chezz che gli pare e imbuca per lo scozzese..

Poi, come detto, se ripensi a ennemila gare fatte a tre della Juve, quante volte hai visto un pallone come quello di Lukaku per Mc Tominay, facile preda di Bonucci che addiittua in una situazione simile se ne usciva palla al piede? Perchè l'inserimento dello scozzese è verticale, leggibile e la palla di Lukaku può passare solo da lì. Tu devi accorciare quella palla e non farla neanche arrivare allo scozzese. 1) perchè lo devi fare e se lo fai è proprio easy.. altro che commettere rigore per disperazione 2) se proprio lisci o capita un fattore imprevisto, la copertura te la deve dare Savona, che è vero che ha stretto un po' troppo poco, ma comunque non era eccessivamente largo, nè tagliato fuori.

 

In ultimo però qui l'errore è di Motta. Se vuoi fare tute le rotazioni e le uscite che tu hai così ben spiegato, ben venga, ma allora le devi fare con un baricentro almeno (e dico almeno!!) 20 metri più alto. Sennò fai la posizionale (anche se noi facciamo pena in quel fondamentale).

Sta roba qua, con difesa bassa in stile posizionale ma gli uomini che escono a rompere la linea come fosse Gasperini, è un ibrido del menga che porta solo sfiga (diciamo così).

Per questo sono così arrabbiato che si sia abbassato il baricentro. Vuoi per una mia idea culturale di calcio del 21esimo secolo, vuoi perchè allora devi fare una scelta.. sai e vuoi fare difesa posizionale? Bene, allora basta rotazioni, ognuno la sua zona e basta, ma lo fai bene. Non la sai fare la posizionale? Capisco.. e allora non farla e alza il baricentro, così mi va anche bene se Kalulu mi rompe la linea, anche perchè sennò poi tocca correre all'indietro, il che per le squadre come quelle di Thiago, di Sarri, ecc, è il male assoluto proprio....

Ti aspettavo!

 

Gatti è bravo bravo bravo da avere queste letture personali e capire che o fa fallo oppure rincula e va a dare una mano a Locatelli?

Locatelli è bravo bravo bravo da capire che Lukaku ha già messo gli occhi sul pallone e farà solo quella giocata?

La domanda è tutta qui. Sono talmente forti nella tattica individuale da fare queste letture? Lo stesso Bonucci che hai citato, per quanto fosse meno forte ed aggressivo sull'uomo di altri suoi pariruolo, era molto molto bravo a capire tatticamente la partita. Leggeva prima le giocate, leggeva prima gli inserimenti e spesso ne usciva, come dici giustamente, palla al piede. Locatelli, che già di per sé non fa il difensore centrale, per di più non è uno che vede l'azione un istante prima che si verifichi (sia in fase offensiva che in quella difensiva). 

 

Quello che ti domando è: dopo che fai un primo tempo molto buono e vai in vantaggio. Dopo che rientri dagli spogliatoi e capisci che loro ne hanno fisicamente molto più di te...non avrebbe avuto senso compattarsi, stare più nelle proprie posizioni e lasciare al Napoli un giropalla meno pericoloso? Chiaramente questo impone un abbassamento netto del baricentro...ma non poteva essere propedeutico alla partita in questione? Poi chiaro che non deve essere un atteggiamento profuso per tutte le partite (come era negli anni passati). Ma in particolare per questa partita di cui discutiamo...non poteva essere adatto?

  • Mi Piace 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
1 ora fa, jouvans ha scritto:

Amico mio ti sei risposto da solo 😁
La domanda la fai nel primo grassetto. La risposta del perchè ci ostiniamo col bremersimo senza Bremer, te la dai tu stesso col secondo grassetto.. pensaci..
infatti lui nella fase 2 che indicavo ha seguito una idea più posizionale, ma è stato un macello offensivo.. e allora.. per rispondere a questo problema, ha usato il tuo secondo grassettato, che però ti impone pressing alto, uomo su uomo, ecc.. ma senza Bremer e senza tanti giocatori (come tu evidenziavi) davvero idonei.. come vedi la coperta è corta e anche la leggenda di sta gran super rosa (che a me fa sorridere) decade, ma non è assolutamente questo il punto nè del thread nè di questo mio intervneto, che più che altro si vuole focalizzare sul tuo grassetto 1 (dove poni il problema) e sul come risolverlo, cioè col tuo grassetto 2 😊

Si certo a livello globale è chiaro che la risposta è quella che mi do sotto.

Era più un ragionamento legato alla partita di sabato. Sei in vantaggio, ha senso continuare con quel metodo di gioco oppure potevamo fare qualcosa di diverso tatticamente? Vero che fare il contropiede partendo a 60 metri dalla porta è estremamente più difficile rispetto a farlo se riconquisti palla nell'ultimo terzo di campo. Ma, specificatamente per la partita di sabato, poteva essere una variante tattica vincente quella di abbassarsi 20 metri, tenere le posizioni, chiudere gli spazi tra difesa e centrocampo, portarsi il Napoli tutto nella propria metà campo e poi ripartire in contropiede con i vari Mbangula, Muani, Conceicao, Nico, Yildiz e chiunque avrebbe giocato?

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
36 minuti fa, Steu ha scritto:

Appena caliamo e iniziamo ad andare in bambola, l'effetto svuotamento, come lo chiami tu, si fa ancora più evidente. Nessuno offre una traccia centrale ed è la morte del gioco e delle ambizioni, a mio avviso.

Io parto dal presupposto che in qualsiasi istante uno abbia il possesso debba sempre avere una traccia centrale. Per questo sono uno da 4312. Motta pur da ex centrocampista, sembra venire da un altro pianeta rispetto a me. Infatti non capisco nessuna cosa che fa e che dice.

 

Per dare una straccio di via centrale basta stare in movimento e fare degli spostamenti di 5 passi col tempo giusto, non c'è bisogno di essere Xavi o Pirlo. Io questo vorrei vedere. E me lo sogno, perché vedo solo Locatelli dietro l'uomo che gesticola di girare in tondo. La morte del calcio.

Quello di cui parli tu sono le cosiddette sovrapposizioni interne e per me sono basilari nel calcio moderno.

Non per enfatizzare chissà cosa di una partita ormai vecchia e che significa ben poco al 28 gennaio, ma se riguardi la gara col Como, ne vedrai un sacco.

Così come il lavoro fatto da Yildiz e Koop contro il PSV.

E' da capire il perchè questo tipo di giocate e sovrapposizione sia interne (Como) che esterne (PSV) che si erano viste a inizio stagione, siano pressochè sparite.
Perchè non è che Motta non è capace di farle. Sennò non le facevamo neanche ad agosto-settembre.. è come se l'assenza di Bremer (prima) e i famosi 7 gol presi in 3 partite (poi) lo avessero traumatizzato e si sia messo a fare cose ben più cervellotiche.

Anche se ribadisco che lo pseudo 4-3-3 che si è visto nelle ultime settimane, non avendo noi un trequartista decente, potrebbe essere un tentativo da provare ancora per un po', perchè qualcosina ci ha fatto vedere, seppur senza la continuità nei 90 minuti (il che è grave).

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
1 ora fa, tiger man ha scritto:

Condivido quello che hai detto 

Aggiungo però una valutazione, collegandomi al punto 3

Guardiola fa un tipo di calcio che ha dimostrato solo di poter fare con grandi giocatori. Motta secondo me gli somiglia . La domanda da fare è: bastano giocatori congeniali o ci vogliono giocatori molto forti? 

Perché ho la sensazione che per fare quello che motta vuole ci voglia gente con i piedi ottimi. Lui ha detto dopo Napoli bastava uscire puliti con un calcio più preciso quando siamo calati. Ecco pulito e preciso vuol dire Iniesta e xavi o rodri non certo Thuram e Locatelli. 

La Juve potrà mai dare a motta ciò che serve per il mottismo? Non dimentichiamoci che gente come sacchi fuori da quel Milan stratosferico non ha più rifatto quel calcio. Se non arrivava capello non vinceva più nulla il Milan.

Bella domanda! Anzi, forse questa è LA domanda. La Juventus diventerà in breve tempo una squadra adatta a fare il gioco che vuole fare Motta? Perché non penso possiamo permetterci, essendo appunto la Juventus, di aspettare 5 anni per creargli una squadra.

Però, dall'altro lato, mi chiedo. I calciatori che ha Motta non sono "adatti" al suo credo tattico? Cioè...chi li ha comprati questi giocatori? Su quali direttive? Chiaro che magari non sono i più forti del mondo (e sono d'accordo), ma speravo almeno fossero adatti al suo gioco.

Per dirne uno, Douglas Luiz. Motta l'ho quasi sempre visto giocare con due mediani più fisici rispetto che tecnici. Luiz che c'entra con le sue idee in mediana? E' adatto al gioco aggressivo che vuole fare? E' adatto ad abbassarsi sulla linea dei difensori e fare il lavoro che fa (male) Locatelli?

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
1 ora fa, Trezegol96 ha scritto:

1) Tutti i tipi di calcio hanno la possibilità di essere fermati, che siano fluidi o statici nelle loro posizioni. Non esiste il calcio "perfetto". Ma esistono degli interpreti che sono talmente tanto bravi che possono renderlo molto difficile da fermare. Il calcio di Guardiola, per fare un esempio, è un calcio che quando viene meno la qualità e l'intensità degli interpreti può essere benissimo fermato e incartato. Quando invece a farlo sono fenomeni è ingiocabile. Ma questo vale per Guardiola come per l'ultimo dei catenacciari. 

2) Questo è un tema importante. Motta nella sua carriera da allenatore ha sempre allenato 1 partita alla settimana. Qui si trova ad allenarle sempre due. La gestione degli sforzi e delle partite è completamente diversa e non si può pretendere che la propria squadra sia sempre al top e sul pezzo. Perdiamo lucidità e ne perderemo in futuro. Deve sicuramente migliorare per capire come può far giocare la squadra quando va al 60%.

3) Questo si ricollega al punto uno. Ci sono due categorie di allenatori: quelli che modulano il loro gioco sui calciatori che hanno a disposizione e quelli che necessitano dei giocatori necessari al loro modo di giocare. Motta è chiaramente un allenatore della seconda specie. Per cui, si gli vanno comprati i calciatori che vuole con le caratteristiche che vuole. Altrimenti prendi un gestore che si mette lì e allena quello che ha (come ha fatto la Roma con Ranieri, ad esempio).

I tuoi spunti sono sempre molto interessanti e mi piace fare in merito ulteriori osservazioni da profano visto che è evidente che sei un cultore della materia. In un post di risposta all'utente che rilevava la problematica di Locatelli che si trovava a fare il difensore centrale tu osservavi che per evitarlo il difensore centrale non doveva rompere la linea difensiva. Tuttavia mi pare di vedere che nei sistemi di gioco più attuali, prendo ad esempio l'Inter o anche lo stesso napoli il centrale rompe spesso la linea e va a pressare a centrocampo per alzare la linea e spostare la squadra in avanti, bastoni lo fa sistematicamente ad esempio. Quindi il non rompere la linea immagino presupponga tenere bassa la difesa questo tenuto conto che abbiamo centrali difensivi non eccellenti nella difesa posizionale non ci comporterebbe problemi? In ordine poi alla descrizione che fai tu degli allenatori devo dissentire da quello che scrivi ma ovviamente aspetto le tue osservazioni in merito. Tu parli di allenatori che si modulano sui calciatori che hanno e allenatori che non lo fanno, ora io ho notato che la generazione di nuovi allenatori non si adatta mai ai calciatori perché da quello che vedo io sin dalle Academy dove oggi i calciatori vengono formati questi seguono un calcio codificato fin da piccoli ripetono ossessivamente i movimenti rispettano le posizioni non a caso il calciatore attuale rispetto a quello di 25 anni fa è un super atleta ma ha un qi nettamente più basso. Inzaghi si adatta ai calciatori che ha? Slot lo fa? Guardiola? Lo stesso Conte? Flick? Sono gli allenatori di vecchia generazione tipo Ancelotti e Ranieri che lo fanno perché appunto legati a una idea di calciatore che oggi per me non esiste più.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
20 minuti fa, Trezegol96 ha scritto:

Si certo a livello globale è chiaro che la risposta è quella che mi do sotto.

Era più un ragionamento legato alla partita di sabato. Sei in vantaggio, ha senso continuare con quel metodo di gioco oppure potevamo fare qualcosa di diverso tatticamente? Vero che fare il contropiede partendo a 60 metri dalla porta è estremamente più difficile rispetto a farlo se riconquisti palla nell'ultimo terzo di campo. Ma, specificatamente per la partita di sabato, poteva essere una variante tattica vincente quella di abbassarsi 20 metri, tenere le posizioni, chiudere gli spazi tra difesa e centrocampo, portarsi il Napoli tutto nella propria metà campo e poi ripartire in contropiede con i vari Mbangula, Muani, Conceicao, Nico, Yildiz e chiunque avrebbe giocato?

Rispondo qui, ma vale anche per l'altro tuo intervento subito precedente ;)

Sì, certo che si poteva fare una partita stile Manchester ma quello che tu e  @Andrea 11 (che aveva più o meno la tua stessa idea) non avete secondo me valutato è che il Napoli rispetto al City ha due grandissime differenze a noi indigeste:

1) sono molto più fisici, aggressivi e di ritmo

2) crossano, crossano tanto. Il City crossa pochissimo. Invece qua nel secondo tempo Politano sembrava la macchina sparapalle che usano i tennisti in allenamento

 

Noi con la posizionale (che certamente può essere una soluzione, ma che per uomini e impostazione noi non sappiamo fare) ce la siamo cavata col City perchè loro giocano più compassati e cercando sempre il palleggio e l'imbucata che noi, non rompendo mai la linea e aspettandoli compatti, non gli abbiamo concesso praticamente mai.

Il Napoli invece ha cominciato a fare sovrapposizioni interne a gogo coi terzini, mettere palloni in mezzo (noi soffriamo infinitamente i cross perchè di fatto non abbiamo saltatori, stesso problema sui corner) e quindi ci ha presentato un menu a noi indigesto e molto diverso da quello del City. E infatti non l'abbiamo digerito rompendo la linea e, a mio modesto avviso, non lo avremmo digerito neanche con la posizionale pura (come si è visto con tutti i gol presi da cross nel periodo ottobre-novembre).

Quindi sì, la posizionale può essere una soluzione ma: 1) devi saperla fare 2) il tuo avversario deve essere molto più City e molto meno Napoli..

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Il 27/1/2025 Alle 16:36, Trezegol96 ha scritto:

Più che per come marca gli avversari, per come può impostare il primo pressing in fase difensiva. Secondo me Motta voleva impostare il primo pressing così fin da inizio anno e le dichiarazioni di Vlahovic in merito alla fase difensiva adesso mi sono più chiare. Il problema è che Vlahovic non ha la struttura fisica (o semplicemente non vuole) per fare quel lavoro continuativamente all'interno dei 90 minuti. 

 

605482409_tactical-board.com(2).jpg.ff92324423c3cb2fc52ac671bb6bb90c.jpg

Se tu marchi in maniera più "statica" permetti agli avversari questo gioco solitamente. La punta si trova tra i due centrali e deve decidere dove orientare il pressing. Se chiude il passaggio verso l'altro centrale lascia a Rahmani più opzioni. La prima è di trovare Lobotka di spalle che la gira di prima a Jesus e vanno dall'altro lato, dove Yildiz deve andare a chiudere più di una linea di passaggio. Oppure uscire su Jesus se avanza palla al piede. La seconda opzione è quella di portare palla finché qualcuno non esce. La terza è il lancio su Lukaku.

 

 

437716360_tactical-board.com(4).jpg.8d9daf7b122e708a1b896f46449a89b0.jpg

Difendendo invece in questo modo fai uscire il pallone sui terzini, marcando praticamente a uomo i due centrali. A quel punto, facendo alzare il tuo terzino e ruotare il tuo centrale, hai una situazione di uno contro uno nel terzo di campo di riferimento. A meno che il terzino avversario sia bravo a trovare l'opporto con un lancio lungo, hai chiuso il gioco da un lato e da lì inizia il tuo pressing per terminare l'azione avversaria. 

 

Quali sono i rischi?

Primo, se arrivi in ritardo sugli accorci puoi mandare alle ortiche tutta l'azione difensiva e sarai sempre a rincorrere.

Secondo, se Di Lorenzo trova Politano che trova Lukaku sono usciti dalla gabbia e sul lato debole sei in difficoltà.

Terzo, se la tua punta non accorcia tutte le volte sul mediano avversario addio tattica difensiva perché se Lobotka in quel caso a spazio e tempo per stopparla e girarsi tu sei messo no male, di più.

 

L'idea penso sia questa a grandi spanne.

Ottima disamina ma avendo Lukaku, che è vero che è forte a portare su la squadra ma un paracarro, io avrei azzardato qualcosa di piu' ( se ci fosse stato Bremer sicuramente l'avrebbe fatto giocando a 3 dietro ) portando il baricentro dei difensori piu' in alto e lasciando un 1vs1  Lukaku/Gatti o Kalulu così da impendire passaggi facili a centrocampo

 

image.png.36f9d9a908234e1d3a24c242bca7f524.png

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Beh Conte, per quanto io non ami il calcio che fa, ha sempre mostrato di adattare il sistema di gioco ai giocatori a disposizione.

 

Con noi partí col 4-2-4 per passare al 4-3-3 quando si accorse che Vidal era un grande giocatore e non poteva essere lasciato fuori.

 

Col Napoli ha fatto tutta la preparazione col 3-4-2-1 per passare subito al 4-3-3 quando gli hanno preso McTominay.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
5 minuti fa, jouvans ha scritto:

Rispondo qui, ma vale anche per l'altro tuo intervento subito precedente ;)

Sì, certo che si poteva fare una partita stile Manchester ma quello che tu e  @Andrea 11 (che aveva più o meno la tua stessa idea) non avete secondo me valutato è che il Napoli rispetto al City ha due grandissime differenze a noi indigeste:

1) sono molto più fisici, aggressivi e di ritmo

2) crossano, crossano tanto. Nel secondo tempo Politano sembrava la macchina sparapalle che usano i tennisti in allenamento

 

Noi con la posizionale (che certamente può essere una soluzione, ma che per uomini e impostazione noi non sappiamo fare) ce la siamo cavata col City perchè loro giocano più compassati e cercando sempre il palleggio e l'imbucata che noi, non rompendo mai la linea e aspettandoli compatti, non gli abbiamo concesso praticamente mai.

Il Napoli invece ha cominciato a fare sovrapposizioni interne a gogo coi terzini, mettere palloni in mezzo (noi soffriamo infinitamente i cross perchè di fatto non abbiamo saltatori, stesso problema sui corner) e quindi ci ha presentato un menu a noi indigesto e molto diverso da quello del City. E infatti non l'abbiamo digerito rompendo la linea e, a mio modesto avviso, non lo avremmo digerito neanche con la posizionale pura (come si è visto con tutti i gol presi da cross nel periodo ottobre-novembre).

Quindi sì, la posizionale può essere una soluzione ma: 1) devi saperla fare 2) il tuo avversario deve essere molto più City e molto meno Napoli..

Alt, con il city le linee sono state rotte eccome, il primo gol viene da una rottura delle linee di gatti che porta palla avanti..., ma qst è stato fatto difendendo in avanti...eravamo solo più concentrati e con meno pressioni...ecco la differenza...con il Napoli nel secondo tempo abbiamo subito il primo gol su una palla nostra sbagliata...avevamo paura, non giocavamo più perché ci pressavano e non ci siamo adattati, anzi abbiamo giocato come nel primo tempo, solo che il Napoli ha accelerato e preso le contromisure...

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
1 minuto fa, Andrea 11 ha scritto:

Alt, con il city le linee sono state rotte eccome, il primo gol viene da una rottura delle linee di gatti che porta palla avanti..., ma qst è stato fatto difendendo in avanti...eravamo solo più concentrati e con meno pressioni...ecco la differenza...con il Napoli nel secondo tempo abbiamo subito il primo gol su una palla nostra sbagliata...avevamo paura, non giocavamo più perché ci pressavano e non ci siamo adattati, anzi abbiamo giocato come nel primo tempo, solo che il Napoli ha accelerato e preso le contromisure...

Col City era proprio quello il piano gara.

 

Qua il piano gara era diverso e non lo abbiamo saputo cambiare quando c'è stata la necessità.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
6 minuti fa, pinius ha scritto:

Ottima disamina ma avendo Lukaku, che è vero che è forte a portare su la squadra ma un paracarro, io avrei azzardato qualcosa di piu' ( se ci fosse stato Bremer sicuramente l'avrebbe fatto giocando a 3 dietro ) portando il baricentro dei difensori piu' in alto e lasciando un 1vs1  Lukaku/Gatti o Kalulu così da impendire passaggi facili a centrocampo

 

image.png.36f9d9a908234e1d3a24c242bca7f524.png

Bravo!! Era quello che avremmo dovuto fare.. più o meno.. detta al chilo diciamo 😁
ma se ti abbassi di 30 metri, col fischio che ti puoi permettere un centrocampista che vada (come doveva andare) così alto su Lobotka..
Il problema è tutto lì.. abbassi di 30 metri il baricentro e si abbassano di 30 metri tutti gli "uomo su uomo", cambiano le rotazioni, le uscite ecc.. oltre al fatto che, banalmente, stai a 60 metri dall'ultimo terzo di campo loro e dunque non gli fai nenache il solletico offensivamente o anche solo "in alleggerimento"..
Questo, al di là di moduli, uomini e schemi, non deve mai più accadere quando stai avanti 1-0. Non perchè non sia giusto (oddio a me neanche piace ma non è quello il punto) ma semplicemente perchè NON LO SAPPIAMO FARE enon abbiamo neanche gli uomini adatti per farlo.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Il 27/01/2025 Alle 15:25, LeggendaDelPiero ha scritto:

Basta 4-2-3-1. E' uno schema che può funzionare se hai dei piedi educatissimi in avanti e in mezzo e noi non ne abbiamo, persino Haaland nel City (non parlo di quest'anno) nonostante le valanghe di gol non è mai sembrato venir sfruttato al massimo. Se non hai giocatori brevilinei capaci di scambiarsi il pallone a uno massimo due tocchi a velocità supersonica, diventi ultra-prevedibile e difatti noi fatichiamo tantissimo non solo a segnare ma anche solo ad arrivare al tiro.

 

Soluzione: 4-3-3. Un centrocampo con Locatelli al centro a fare da schermo e Thuram e Koop (o McKennie) ai lati si potrebbe almeno provare, con Luiz come alternativa a Locatelli o anche agli altri due. E in avanti Vlahovic al centro e sui lati due delle tante ali che abbiamo. Ma non come adesso che devono stare sempre sulla linea laterale, bensì con molta più licenza di tagliare in mezzo, insomma una riproposizione del nostro amato tridente Vialli-DP-Ravanelli. E vorrei rivedere dei cross. Ma non uno ogni morte di papa, tanti a partita.

 

Anche il 4-4-2 si potrebbe provare ma a quel punto avremmo troppi giocatori offensivi inutilizzati.

 

Se si continuerà con questo 4-2-3-1 ho paura che continueremo a non cavare un ragno dal buco perché di giocatori adatti a questo schema non ne abbiamo.

Hai perfettamente ragione e i cross dal fondo sono sempre pericolosi anche se il nostro centroavanti non so se per sfortuna  o per incapacità quando il cross è sul primo palo è posizionato sul secondo e viceversa.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Adesso, tantra ha scritto:

Col City era proprio quello il piano gara.

 

Qua il piano gara era diverso e non lo abbiamo saputo cambiare quando c'è stata la necessità.

Appunto, è stato sbagliato il piano...e come dici nemmeno lo abbiamo cambiato...stai vincendo, sapevi in una reazione emotiva all'inizio del secondo dmtempo del Napoli, ma hai continuato come nel primo, subito gol, sei andato nel panico...

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
3 minuti fa, Andrea 11 ha scritto:

Alt, con il city le linee sono state rotte eccome, il primo gol viene da una rottura delle linee di gatti che porta palla avanti..., ma qst è stato fatto difendendo in avanti...eravamo solo più concentrati e con meno pressioni...ecco la differenza...con il Napoli nel secondo tempo abbiamo subito il primo gol su una palla nostra sbagliata...avevamo paura, non giocavamo più perché ci pressavano e non ci siamo adattati, anzi abbiamo giocato come nel primo tempo, solo che il Napoli ha accelerato e preso le contromisure...

Concordi che il City non ci ha mai proposto sovrapposizioni interne di ritmo, non ci ha sovrastato fisicamente e non ha messo ennemila cross come se non ci fosse un domani, mentre invece tutte queste cose il Napoli le ha fatte?

Se concordi su questo, allora ci siamo risposti da soli sul perchè il Napoli ci ha messo così tanto in difficoltà e il City invece no.
Poi è vero.. col City ripartivi sempre fronte alla porta e col Napoli no e quello è stato il più grosso limite anche per non farci mai ripartire nel secondo tempo. Concordo.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
2 minuti fa, jouvans ha scritto:

Concordi che il City non ci ha mai proposto sovrapposizioni interne di ritmo, non ci ha sovrastato fisicamente e non ha messo ennemila cross come se non ci fosse un domani, mentre invece tutte queste cose il Napoli le ha fatte?

Se concordi su questo, allora ci siamo risposti da soli sul perchè il Napoli ci ha messo così tanto in difficoltà e il City invece no.
Poi è vero.. col City ripartivi sempre fronte alla porta e col Napoli no e quello è stato il più grosso limite anche per non farci mai ripartire nel secondo tempo. Concordo.

Comunque questa sofferenza sulle palle alte non è proprio nel nostro DNA.

 

Veniamo da anni in cui i gol subiti di testa si contavano sulla punta delle dita di una mano.

 

Tutto d'un tratto ci ritroviamo che praticamente ogni cross in area è un'azione da gol per gli avversari.

 

Capisco l'assenza di Bremer, ma da solo non giustifica tutto ciò.

 

 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
8 ore fa, tantra ha scritto:

Quello che non mi piace di questo 4-3-3 sono le posizioni di alcuni giocatori.

 

Non mi piacciono le ali messe sul piede forte (Yildiz non avrebbe mai sbagliato quel gol partendo da sinistra)

 

Non mi piace nemmeno le mezzali a piede invertito.

 

Koopmeiners, in Olanda, ha giocato 4 stagioni da mezzala sinistra in un centrocampo a 3: 145 presenze, 45 gol e 15 assist; 

 

La sua partita migliore da quando è alla Juve è stata Juve-PSV di Champions in cui giocò mezzala sinistra in un centrocampo a 3 con Mckennie mezzala destra.

 

 

Come spiegato, la scelta (forzata) delle ali sul piede forte è perchè abbiamo terzini che per caratteristiche vanno dentro invece di dare ampiezza. Se avessimo terzini che sovrappongono (noi letteralmente non ne abbiamo, vedremo Costa..) allora sì che dovremmo mettere Yildiz e compagnia a piede invertito, certo.
Non avendo però terzini che sovrappongono, il non talebano Motta ha detto.. ok.. ma qualcuno dovrà pur crossare col piede forte, se non sono i terzini, allora che siano le ali.. non credo piaccia neanche a lui (infatti in carriera li ha sempre messi a piede invertito e pure alla Juve fino all'altro ieri) ma si è cercato (tristemente) di fare di necessità virtù..

 

Sulle mezzali, ci sta che possano giocare a piede invertito, per dire.. Pogba era infinitamente meglio da mezzala sinistra (pur essendo destro natuale) che da mezzala destra. Ma su Koop hai ragione. Mezzala sinistra è e la mezzala sinistra deve fare e la partita col PSV che citi è un esempio giustissimo.

  • Mi Piace 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
5 minuti fa, tantra ha scritto:

Comunque questa sofferenza sulle palle alte non è proprio nel nostro DNA.

 

Veniamo da anni in cui i gol subiti di testa si contavano sulla punta delle dita di una mano.

 

Tutto d'un tratto ci ritroviamo che praticamente ogni cross in area è un'azione da gol per gli avversari.

 

Capisco l'assenza di Bremer, ma da solo non giustifica tutto ciò.

 

 

Kalulu è 1.82... Cambiaso non è un saltatore e McKennie che salta anche discretamente non è un terzino e dunque, pur avendo il fisico per fare la diagonale di testa, non ne ha i tempi. Ci rimangono solo Gatti e Savona.. troppo poco per non soffrire sulle palle alte.. il rimedio, drastico ma difficile, stante questa situazione, sarebbe proprio quello di non farli crossare affatto e ci proviamo pure eh? Lo si nota dagli ennemila corner che concediamo nel tentativo di non far crossare l'avversario..

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi Subito

Sei già registrato? Accedi da qui.

Accedi Adesso

×

Informazione Importante

Utilizziamo i cookie per migliorare questo sito web. Puoi regolare le tue impostazioni cookie o proseguire per confermare il tuo consenso.