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Lev

[Topic Unico] L'Angolo del Guru

Post in rilievo

1 minuto fa, juventino66 ha scritto:

ma quindi Pessotto esiste? non compare solo nelle foto???

Possotto segue più la Next 

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8 minuti fa, Angelo1988br ha scritto:

Peggio di così ?

stavo peggio quando vedevo vecchie glorie allenate da Allegri, si qualche vittoria in più ma alla fine nessun processo di crescita, non rinnego Allegri ma si va avanti squadra non giovane giovanissima, è la juve più giovane che io abbia mai visto e non ho 20 anni purtroppo, molti volevano il progetto ecco il progetto...

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Comunque se uno non vi conoscesse, farebbe davvero fatica leggendovi a dire che questo è un forum di TIFOSI Juve 😅

Capisco che le cose non vadano bene, ma soprattutto in questo momento non dobbiamo perdere la speranza che migliorino! Pensate a chi va campo, se pensasse lo stesso sarebbe la fine, anche cambiando allenatori, dirigenti e presidenti.

Forza dai!!

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10 minuti fa, Jerry Lee Cat ha scritto:

Intervengo poco ma - da anni - leggo molto e dico la mia su quanto sta succedendo e sulla diatriba delle varie fazioni.

 

Partiamo da un presupposto (che conosco bene, giacché negli ambiti della società ci ho lavorato e per lavoro ho visto delle dinamiche interne che mi hanno fatto quasi disamorare per la squadra che ormai da trentacinque anni è la mia passione): gli anni di gestione passata hanno quasi fatto fallire la Juventus. Abbiamo bruciato, per errori gestionali, per congiuntura e per scelte folli, oltre mezzo miliardo di euro di soldi veri (e non c'entra nulla la nostra situazione con l'esposizione dei cartonati), con costi di gestione folli, insostenibili. E a un certo punto è stato necessario un anno zero: questo.

Perciò a me non scandalizza l'essere in fase di transizione. Ne ho viste tante e accetto anche questa. 

Perciò dico che l'idea di un nuovo repulisti generale non ha alcun senso logico. E il discorso dell'"hanno speso 200 milioni" è semplicemente falso, tipico di chi non ha conoscenze dei più basilari principi economici e di  bilancio.

 

Ciò non vuol dire che tutto vada bene. È sotto gli occhi di tutti che, dal punto di vista sportivo, siamo incartati e che francamente una Juve così brutta si è vista solo nell'anno di Ferrara o in quello della staffetta Lippi-Ancelotti.

 

Io sostengo una cosa: prima dell'infortunio di Bremer sembrava stessimo iniziando a trovare una quadra sul gioco, con la difesa alta ed aggressiva e le linee molto corte. C'era da registrare la parte dei movimenti in attacco (ma il lavoro sulla difesa viene molto prima ed era già avanti) ma si era a buon punto.

 

Con l'infortunio di Bremer l'idea che mi sono fatto è che l'allenatore abbia provato a continuare sulla sua idea ma che i giocatori non l'abbiano seguito, in parte per le loro caratteristiche (Kalulu non ha la fisicità di Bremer, Gatti non ne ha la tecnica né la capacità di lettura delle giocate) e che la squadra si sia praticamente abbassata di quindici metri (alla Allegri) contro credo il volere di Motta. E da lì tutti gli altri reparti si sono allungati e scollati.

 

Sulle colpe, mi viene da dire che la responsabilità è di entrambi.

 

Di Motta, perché se vuole diventare un grande allenatore (e io sono sicuro che lo diventerà) deve imparare che la flessibilità e l'elasticità mentale sono caratteristiche imprescindibili e che nel tempo anche Guardiola, Trapattoni, Klopp eccetera hanno adattato il loro modo di giocare alle rispettive rose. E il radicalismo non paga mai. Inoltre, a mio avviso (e qui non sono un tecnico ma mi baso su quello che ho visto dallo stadio) è stata completamente sbagliata la preparazione atletica. Troppi giocatori sembrano veramente troppo imballati e tanti infortuni non possono essere solo frutto del caso.

 

Ma una responsabilità enorme è anche dei calciatori, perché si sono impuntati e hanno iniziato a non seguire più l'allenatore, e questo mi spiace ma non è solo colpa di Motta.

Vedere gente come Luiz che dovrebbe aver la voglia di spaccare il mondo che corricchia o certi atteggiamenti abulici per me non sta né in cielo né in terra.

Le ultime parole di Danilo poi sono inaccettabili, specie se paragonate al contributo pessimo dato in campo belle occasioni avute quest'anno: troppo facile sparare contro la società dicendo che "non è più la Juve di una volta" quando hai percepito per anni uno stipendio assolutamente fuori mercato (perché quasi dieci milioni lordi a stagione per un terzino ventinovenne erano fuori mercato) e quindi ha beneficiato proprio di quelle politiche sciagurate che hanno portato la società al quasi fallimento. E non voglio sapere come questa acredine si traduceva sul campo.

 

Poi c'è una colpa gravissima della società, probabilmente la più grave: non tanto il mercato (certe dinamiche in passato le ho vissute dall'interno e so quanto sia difficile fare una pianificazione, soprattutto quando di soldi non ce ne sono tanti: il mercato è il regno dell'aleatorio) ma il non avere un uomo che faccia da collante fra dirigenza, allenatore e giocatori e che abbia cercato di mediare in questa situazione.

 

Qual è la soluzione per uscirne? Non ho ricette ma mi pare evidente che chi rischia di più è Motta, non per altro ma perché è più semplice cambiare un allenatore di un gruppo squadra. Però bisogna trovare correttivi ma senza buttare all'aria la programmazione, che è triennale e ci dovrà permettere di avere quella sostenibilità per ricominciare a crescere. E non si può non partire dal punto 3, ossia un migliore raccordo fra società, allenatore e squadra. Perché, come diceva Al Pacino, "O risorgiamo adesso come collettivo, o verremo annientati singolarmente".

Aria fresca, grazie della splendida partecipazione. Si sente che ci hai in qualche modo lavorato e che conosci certe dinamiche aziendali a differenza di certi che vengono qua a sghignazzare e a fare i fenomeni. Condivido tutto.

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Adesso, Rick Sanchez ha scritto:

C'avete rotto il *. Questo è flame puro.

devi stare attento se si scrivi che la Juve è ancora La Juve è c'è un progetto, a medio lungo termine,  ed è visibile ti bannano... sefz 

2 minuti fa, Cristiano_9107 ha scritto:

è ufficiale?

secondo il www si.

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13 minuti fa, Angelo1988br ha scritto:

Ragazzi io ho capito il momento no però la classifica dice che tre squadre stanno facendo un campionato a parte e le altre sono molto indietro e la Juve è quinta a due punti dal quarto posto e dico non mancano due giornate alla fine ma tante partite quindi non è tutto da buttare e sono consapevole che sia un momento difficile però siamo la Juve o lo eravamo ancora non so 🤣

guardati pure dietro però

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8 minuti fa, El Raco06 ha scritto:

Li vende tutti,tranne forse PER ORA Yildiz 

Inizia a prepararti a salutare pure lui Raco

 

7 minuti fa, Jerry Lee Cat ha scritto:

Intervengo poco ma - da anni - leggo molto e dico la mia su quanto sta succedendo e sulla diatriba delle varie fazioni.

 

Partiamo da un presupposto (che conosco bene, giacché negli ambiti della società ci ho lavorato e per lavoro ho visto delle dinamiche interne che mi hanno fatto quasi disamorare per la squadra che ormai da trentacinque anni è la mia passione): gli anni di gestione passata hanno quasi fatto fallire la Juventus. Abbiamo bruciato, per errori gestionali, per congiuntura e per scelte folli, oltre mezzo miliardo di euro di soldi veri (e non c'entra nulla la nostra situazione con l'esposizione dei cartonati), con costi di gestione folli, insostenibili. E a un certo punto è stato necessario un anno zero: questo.

Perciò a me non scandalizza l'essere in fase di transizione. Ne ho viste tante e accetto anche questa. 

Perciò dico che l'idea di un nuovo repulisti generale non ha alcun senso logico. E il discorso dell'"hanno speso 200 milioni" è semplicemente falso, tipico di chi non ha conoscenze dei più basilari principi economici e di  bilancio.

 

Ciò non vuol dire che tutto vada bene. È sotto gli occhi di tutti che, dal punto di vista sportivo, siamo incartati e che francamente una Juve così brutta si è vista solo nell'anno di Ferrara o in quello della staffetta Lippi-Ancelotti.

 

Io sostengo una cosa: prima dell'infortunio di Bremer sembrava stessimo iniziando a trovare una quadra sul gioco, con la difesa alta ed aggressiva e le linee molto corte. C'era da registrare la parte dei movimenti in attacco (ma il lavoro sulla difesa viene molto prima ed era già avanti) ma si era a buon punto.

 

Con l'infortunio di Bremer l'idea che mi sono fatto è che l'allenatore abbia provato a continuare sulla sua idea ma che i giocatori non l'abbiano seguito, in parte per le loro caratteristiche (Kalulu non ha la fisicità di Bremer, Gatti non ne ha la tecnica né la capacità di lettura delle giocate) e che la squadra si sia praticamente abbassata di quindici metri (alla Allegri) contro credo il volere di Motta. E da lì tutti gli altri reparti si sono allungati e scollati.

 

Sulle colpe, mi viene da dire che la responsabilità è di entrambi.

 

Di Motta, perché se vuole diventare un grande allenatore (e io sono sicuro che lo diventerà) deve imparare che la flessibilità e l'elasticità mentale sono caratteristiche imprescindibili e che nel tempo anche Guardiola, Trapattoni, Klopp eccetera hanno adattato il loro modo di giocare alle rispettive rose. E il radicalismo non paga mai. Inoltre, a mio avviso (e qui non sono un tecnico ma mi baso su quello che ho visto dallo stadio) è stata completamente sbagliata la preparazione atletica. Troppi giocatori sembrano veramente troppo imballati e tanti infortuni non possono essere solo frutto del caso.

 

Ma una responsabilità enorme è anche dei calciatori, perché si sono impuntati e hanno iniziato a non seguire più l'allenatore, e questo mi spiace ma non è solo colpa di Motta.

Vedere gente come Luiz che dovrebbe aver la voglia di spaccare il mondo che corricchia o certi atteggiamenti abulici per me non sta né in cielo né in terra.

Le ultime parole di Danilo poi sono inaccettabili, specie se paragonate al contributo pessimo dato in campo belle occasioni avute quest'anno: troppo facile sparare contro la società dicendo che "non è più la Juve di una volta" quando hai percepito per anni uno stipendio assolutamente fuori mercato (perché quasi dieci milioni lordi a stagione per un terzino ventinovenne erano fuori mercato) e quindi ha beneficiato proprio di quelle politiche sciagurate che hanno portato la società al quasi fallimento. E non voglio sapere come questa acredine si traduceva sul campo.

 

Poi c'è una colpa gravissima della società, probabilmente la più grave: non tanto il mercato (certe dinamiche in passato le ho vissute dall'interno e so quanto sia difficile fare una pianificazione, soprattutto quando di soldi non ce ne sono tanti: il mercato è il regno dell'aleatorio) ma il non avere un uomo che faccia da collante fra dirigenza, allenatore e giocatori e che abbia cercato di mediare in questa situazione.

 

Qual è la soluzione per uscirne? Non ho ricette ma mi pare evidente che chi rischia di più è Motta, non per altro ma perché è più semplice cambiare un allenatore di un gruppo squadra. Però bisogna trovare correttivi ma senza buttare all'aria la programmazione, che è triennale e ci dovrà permettere di avere quella sostenibilità per ricominciare a crescere. E non si può non partire dal punto 3, ossia un migliore raccordo fra società, allenatore e squadra. Perché, come diceva Al Pacino, "O risorgiamo adesso come collettivo, o verremo annientati singolarmente".

Hai informazioni dall'interno e rispetto il post, ma non concordo affatto che il mercato fatto sia stato di qualità.
Hai ragione che non vanno conteggiati solo i soldi spesi ma gli ammortamenti e Koop, Nico etc (hanno il decreto crescita) pesano relativamente da questo punto di vista

ma Giuntoli ha ereditato una situazione in cui molti dei gravosi costi di gestione sono evaporati per corso naturale (contratti gravosi in scadenza, allenatore costoso via), in cui sono tornati i ricavi della champions e soprattutto ha ereditato una serie lunga di risorse economico-tecniche vere - AKA giovani FORTI a costo di bilancio quasi nullo - 

 

Il compiti più difficile che aveva era di vendere Vhlaovic ( non ci è riuscito) e di trovare una soluzione per Arthur (non ci è riuscito)

 

Avendo già la base solida giovane e a basso costo, il suo compito sarebbe stato solamente quello di inserire 3-4 punte di diamante NEI RUOLI GIUSTI E CON LE CARATTERISTICHE GIUSTE.

Ha toppato in modo clamoroso. Ha limiti di egocentrismo e presunzione che in un DS stonano parecchio

 

Sono invece d'accordo sulla critica feroce che va fatta alla dirigenza. Non si capisce perchè elkann si diverta a ricapitalizzare ma non si preoccupi di costituire una società forte , organica e adatta a svolgere il suo ruolo

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3 minutes ago, Cristiano_9107 said:

è ufficiale?

"Here we go" di Romano. Scrive anche che "he will be back to Juventus in June". La costante della nostra estate, Arthur torna sempre.

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17 minuti fa, Jerry Lee Cat ha scritto:

Intervengo poco ma - da anni - leggo molto e dico la mia su quanto sta succedendo e sulla diatriba delle varie fazioni.

 

Partiamo da un presupposto (che conosco bene, giacché negli ambiti della società ci ho lavorato e per lavoro ho visto delle dinamiche interne che mi hanno fatto quasi disamorare per la squadra che ormai da trentacinque anni è la mia passione): gli anni di gestione passata hanno quasi fatto fallire la Juventus. Abbiamo bruciato, per errori gestionali, per congiuntura e per scelte folli, oltre mezzo miliardo di euro di soldi veri (e non c'entra nulla la nostra situazione con l'esposizione dei cartonati), con costi di gestione folli, insostenibili. E a un certo punto è stato necessario un anno zero: questo.

Perciò a me non scandalizza l'essere in fase di transizione. Ne ho viste tante e accetto anche questa. 

Perciò dico che l'idea di un nuovo repulisti generale non ha alcun senso logico. E il discorso dell'"hanno speso 200 milioni" è semplicemente falso, tipico di chi non ha conoscenze dei più basilari principi economici e di  bilancio.

 

Ciò non vuol dire che tutto vada bene. È sotto gli occhi di tutti che, dal punto di vista sportivo, siamo incartati e che francamente una Juve così brutta si è vista solo nell'anno di Ferrara o in quello della staffetta Lippi-Ancelotti.

 

Io sostengo una cosa: prima dell'infortunio di Bremer sembrava stessimo iniziando a trovare una quadra sul gioco, con la difesa alta ed aggressiva e le linee molto corte. C'era da registrare la parte dei movimenti in attacco (ma il lavoro sulla difesa viene molto prima ed era già avanti) ma si era a buon punto.

 

Con l'infortunio di Bremer l'idea che mi sono fatto è che l'allenatore abbia provato a continuare sulla sua idea ma che i giocatori non l'abbiano seguito, in parte per le loro caratteristiche (Kalulu non ha la fisicità di Bremer, Gatti non ne ha la tecnica né la capacità di lettura delle giocate) e che la squadra si sia praticamente abbassata di quindici metri (alla Allegri) contro credo il volere di Motta. E da lì tutti gli altri reparti si sono allungati e scollati.

 

Sulle colpe, mi viene da dire che la responsabilità è di entrambi.

 

Di Motta, perché se vuole diventare un grande allenatore (e io sono sicuro che lo diventerà) deve imparare che la flessibilità e l'elasticità mentale sono caratteristiche imprescindibili e che nel tempo anche Guardiola, Trapattoni, Klopp eccetera hanno adattato il loro modo di giocare alle rispettive rose. E il radicalismo non paga mai. Inoltre, a mio avviso (e qui non sono un tecnico ma mi baso su quello che ho visto dallo stadio) è stata completamente sbagliata la preparazione atletica. Troppi giocatori sembrano veramente troppo imballati e tanti infortuni non possono essere solo frutto del caso.

 

Ma una responsabilità enorme è anche dei calciatori, perché si sono impuntati e hanno iniziato a non seguire più l'allenatore, e questo mi spiace ma non è solo colpa di Motta.

Vedere gente come Luiz che dovrebbe aver la voglia di spaccare il mondo che corricchia o certi atteggiamenti abulici per me non sta né in cielo né in terra.

Le ultime parole di Danilo poi sono inaccettabili, specie se paragonate al contributo pessimo dato in campo belle occasioni avute quest'anno: troppo facile sparare contro la società dicendo che "non è più la Juve di una volta" quando hai percepito per anni uno stipendio assolutamente fuori mercato (perché quasi dieci milioni lordi a stagione per un terzino ventinovenne erano fuori mercato) e quindi ha beneficiato proprio di quelle politiche sciagurate che hanno portato la società al quasi fallimento. E non voglio sapere come questa acredine si traduceva sul campo.

 

Poi c'è una colpa gravissima della società, probabilmente la più grave: non tanto il mercato (certe dinamiche in passato le ho vissute dall'interno e so quanto sia difficile fare una pianificazione, soprattutto quando di soldi non ce ne sono tanti: il mercato è il regno dell'aleatorio) ma il non avere un uomo che faccia da collante fra dirigenza, allenatore e giocatori e che abbia cercato di mediare in questa situazione.

 

Qual è la soluzione per uscirne? Non ho ricette ma mi pare evidente che chi rischia di più è Motta, non per altro ma perché è più semplice cambiare un allenatore di un gruppo squadra. Però bisogna trovare correttivi ma senza buttare all'aria la programmazione, che è triennale e ci dovrà permettere di avere quella sostenibilità per ricominciare a crescere. E non si può non partire dal punto 3, ossia un migliore raccordo fra società, allenatore e squadra. Perché, come diceva Al Pacino, "O risorgiamo adesso come collettivo, o verremo annientati singolarmente".

Grazie

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5 minuti fa, Rick Sanchez ha scritto:

Aria fresca, grazie della splendida partecipazione. Si sente che ci hai in qualche modo lavorato e che conosci certe dinamiche aziendali a differenza di certi che vengono qua a sghignazzare e a fare i fenomeni. Condivido tutto.

Peccato che col suo nome non risulti alcun lavoro presso la juve.

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15 minuti fa, Angelo1988br ha scritto:

Ragazzi io ho capito il momento no però la classifica dice che tre squadre stanno facendo un campionato a parte e le altre sono molto indietro e la Juve è quinta a due punti dal quarto posto e dico non mancano due giornate alla fine ma tante partite quindi non è tutto da buttare e sono consapevole che sia un momento difficile però siamo la Juve o lo eravamo ancora non so 🤣

Mandiamo le 3

squadre in Spagna. Così saremo secondi 😂😂

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16 minuti fa, Jerry Lee Cat ha scritto:

Intervengo poco ma - da anni - leggo molto e dico la mia su quanto sta succedendo e sulla diatriba delle varie fazioni.

 

Partiamo da un presupposto (che conosco bene, giacché negli ambiti della società ci ho lavorato e per lavoro ho visto delle dinamiche interne che mi hanno fatto quasi disamorare per la squadra che ormai da trentacinque anni è la mia passione): gli anni di gestione passata hanno quasi fatto fallire la Juventus. Abbiamo bruciato, per errori gestionali, per congiuntura e per scelte folli, oltre mezzo miliardo di euro di soldi veri (e non c'entra nulla la nostra situazione con l'esposizione dei cartonati), con costi di gestione folli, insostenibili. E a un certo punto è stato necessario un anno zero: questo.

Perciò a me non scandalizza l'essere in fase di transizione. Ne ho viste tante e accetto anche questa. 

Perciò dico che l'idea di un nuovo repulisti generale non ha alcun senso logico. E il discorso dell'"hanno speso 200 milioni" è semplicemente falso, tipico di chi non ha conoscenze dei più basilari principi economici e di  bilancio.

 

 

complimenti sul post molto condivisibile e ben fatto. Ho solo un ma che è quello in grassetto. è chiaro a tutti (o almeno credo) che i costo annuo della rosa è calato ma è stato possibile grazie a diversi incastri che si aspettavano da anni (molti contratti verso la scadenza). Quindi è innegabile che è stato investito, le critiche sono su come è stato investito. Perchè i 50 milioni di DL, i 60 di Koop e i 40 di Nico potevano essere investiti diversamente a parità di impatto di bilancio.

o no?

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1 minuto fa, Roland Deschain ha scritto:

Peccato che col suo nome non risulti alcun lavoro presso la juve.

Che ti posso dire Roland, semplicemente condivido col post. Poi che abbia lavorato per la Juventus oppure abbia usato un nome finto oppure ancora abbia mentito sticàzzi, le dinamiche aziendali quelle sono.

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2 minuti fa, yanzot ha scritto:

"Here we go" di Romano. Scrive anche che "he will be back to Juventus in June". La costante della nostra estate, Arthur torna sempre.

che bella notizia. andasse a quel paese il douglas luiz della liga

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Adesso, Rick Sanchez ha scritto:

Che ti posso dire Roland, semplicemente condivido col post. Poi che abbia lavorato per la Juventus oppure abbia usato un nome finto oppure ancora abbia mentito sticàzzi, le dinamiche aziendali quelle sono.

Questo è già diverso.

Per altro il messaggio è abbondantemente contraddittorio, parlando prima di quasi fallimento (di una società con patrimonio netto positivo?) e poi citando a caso le cifre mosse da giuntoli in estate.

 

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Adesso, Roland Deschain ha scritto:

Peccato che col suo nome non risulti alcun lavoro presso la juve.

Infatti, non ho mai lavorato presso la Juve e non ho mai detto di averlo fatto. Ho lavorato, come libero professionista, nell'ambito del diritto del lavoro e del diritto del lavoro sportivo, nel mondo del calcio e assistendo anche figure all'interno del mondo Juve. Se vuoi, in DM posso dirti anche di chi parlo 😉.

 

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10 minuti fa, adrian85 ha scritto:

invece è giusto parlarne per far capire cosa significa non andare in champions...molti minimizzano. Molti hanno già scritto "meglio così, in questo modo costruiamo con 7 giorni a disposizione".

ciao caro, non è la fine del mondo....ma insomma una botta si.

Mi spiego meglio (SEMPRE MIA OPINIONE SI INTENDE). Se tu fai un aumento di soli 200 kil per 5 anni e lo metti come fine progetto di risanamento, ossia poi ne riparliamo, e inserisci questi danari su un bilancio strutturalmente in forte perdita il che vuole dire che gia' ci volevano anni per risanare e a questo ci aggiungi che accetti una perdita di minino 100 kilo per le plus e annessi vari.....vuole dire che i tuoi soldi ti bastano a mala pena, ma proprio all'ultimo cents di zio paperone se, e solo se,  ogni anno i tuoi programmi si realizzano ossia entri minimo in champions.....

Ora parliamo di sport e per quanto ci paia strano, esistono anche gli avversari...e non puoi pensare che  gli avversari almeno un anno overperformino senza che tu faccia necessariamente cag.are???

se poi ci metti del tuo come quest'anno la frittata è fatta.

Se il tuo piano B al fatto che ogni anno devi entrare in champions senno' succede il patatrac, è quello di vendere i pezzi piu validi per finanziare, denota solo che tu piu' di tanto non ci credi. Non condanno JE poiche' in questi anni ne ha messi ufficialmente tanti (poi io ho una mia idea, ma sono pure illazioni.....).

E se le cose stanno cosi' ecco perche' ti dico che non è la fine del mondo perche' già il piano economico e finanziario secondo me è poco realistico.

Da addetto ai lavori ti dico che quando lessi l'aumento di capitale di JE di soli 200 kilo mi venne quasi da piangere....

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15 minuti fa, AlexDee ha scritto:

Pensavo che il triennio di Allegri (e l'anno con Sarri, nonostante lo scudetto) fossero il peggio e non si potesse fare di meno. 

Mi sbagliavo. La situazione mi pare peggiorata, purtroppo. 

Comunque, ribadisco fino allo sfinimento, tutte le notizie negative stanno uscendo ad orologeria. C'è un chiaro disegno dietro. E' una vera e propria operazione di intelligence, stiamo attenti.

Ovvio... perché Allegri ha fatto da parafulmine per 3 anni... Ha fatto da allenatore e società.

Senza di lui il vuoto

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23 minuti fa, Jerry Lee Cat ha scritto:

Intervengo poco ma - da anni - leggo molto e dico la mia su quanto sta succedendo e sulla diatriba delle varie fazioni.

 

Partiamo da un presupposto (che conosco bene, giacché negli ambiti della società ci ho lavorato e per lavoro ho visto delle dinamiche interne che mi hanno fatto quasi disamorare per la squadra che ormai da trentacinque anni è la mia passione): gli anni di gestione passata hanno quasi fatto fallire la Juventus. Abbiamo bruciato, per errori gestionali, per congiuntura e per scelte folli, oltre mezzo miliardo di euro di soldi veri (e non c'entra nulla la nostra situazione con l'esposizione dei cartonati), con costi di gestione folli, insostenibili. E a un certo punto è stato necessario un anno zero: questo.

Perciò a me non scandalizza l'essere in fase di transizione. Ne ho viste tante e accetto anche questa. 

Perciò dico che l'idea di un nuovo repulisti generale non ha alcun senso logico. E il discorso dell'"hanno speso 200 milioni" è semplicemente falso, tipico di chi non ha conoscenze dei più basilari principi economici e di  bilancio.

 

Ciò non vuol dire che tutto vada bene. È sotto gli occhi di tutti che, dal punto di vista sportivo, siamo incartati e che francamente una Juve così brutta si è vista solo nell'anno di Ferrara o in quello della staffetta Lippi-Ancelotti.

 

Io sostengo una cosa: prima dell'infortunio di Bremer sembrava stessimo iniziando a trovare una quadra sul gioco, con la difesa alta ed aggressiva e le linee molto corte. C'era da registrare la parte dei movimenti in attacco (ma il lavoro sulla difesa viene molto prima ed era già avanti) ma si era a buon punto.

 

Con l'infortunio di Bremer l'idea che mi sono fatto è che l'allenatore abbia provato a continuare sulla sua idea ma che i giocatori non l'abbiano seguito, in parte per le loro caratteristiche (Kalulu non ha la fisicità di Bremer, Gatti non ne ha la tecnica né la capacità di lettura delle giocate) e che la squadra si sia praticamente abbassata di quindici metri (alla Allegri) contro credo il volere di Motta. E da lì tutti gli altri reparti si sono allungati e scollati.

 

Sulle colpe, mi viene da dire che la responsabilità è di entrambi.

 

Di Motta, perché se vuole diventare un grande allenatore (e io sono sicuro che lo diventerà) deve imparare che la flessibilità e l'elasticità mentale sono caratteristiche imprescindibili e che nel tempo anche Guardiola, Trapattoni, Klopp eccetera hanno adattato il loro modo di giocare alle rispettive rose. E il radicalismo non paga mai. Inoltre, a mio avviso (e qui non sono un tecnico ma mi baso su quello che ho visto dallo stadio) è stata completamente sbagliata la preparazione atletica. Troppi giocatori sembrano veramente troppo imballati e tanti infortuni non possono essere solo frutto del caso.

 

Ma una responsabilità enorme è anche dei calciatori, perché si sono impuntati e hanno iniziato a non seguire più l'allenatore, e questo mi spiace ma non è solo colpa di Motta.

Vedere gente come Luiz che dovrebbe aver la voglia di spaccare il mondo che corricchia o certi atteggiamenti abulici per me non sta né in cielo né in terra.

Le ultime parole di Danilo poi sono inaccettabili, specie se paragonate al contributo pessimo dato in campo belle occasioni avute quest'anno: troppo facile sparare contro la società dicendo che "non è più la Juve di una volta" quando hai percepito per anni uno stipendio assolutamente fuori mercato (perché quasi dieci milioni lordi a stagione per un terzino ventinovenne erano fuori mercato) e quindi ha beneficiato proprio di quelle politiche sciagurate che hanno portato la società al quasi fallimento. E non voglio sapere come questa acredine si traduceva sul campo.

 

Poi c'è una colpa gravissima della società, probabilmente la più grave: non tanto il mercato (certe dinamiche in passato le ho vissute dall'interno e so quanto sia difficile fare una pianificazione, soprattutto quando di soldi non ce ne sono tanti: il mercato è il regno dell'aleatorio) ma il non avere un uomo che faccia da collante fra dirigenza, allenatore e giocatori e che abbia cercato di mediare in questa situazione.

 

Qual è la soluzione per uscirne? Non ho ricette ma mi pare evidente che chi rischia di più è Motta, non per altro ma perché è più semplice cambiare un allenatore di un gruppo squadra. Però bisogna trovare correttivi ma senza buttare all'aria la programmazione, che è triennale e ci dovrà permettere di avere quella sostenibilità per ricominciare a crescere. E non si può non partire dal punto 3, ossia un migliore raccordo fra società, allenatore e squadra. Perché, come diceva Al Pacino, "O risorgiamo adesso come collettivo, o verremo annientati singolarmente".

Perfetto

Unico appunto ? Scrivi più spesso ... c'è bisogno di questa lucidità di analisi

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27 minuti fa, Jerry Lee Cat ha scritto:

Intervengo poco ma - da anni - leggo molto e dico la mia su quanto sta succedendo e sulla diatriba delle varie fazioni.

 

Partiamo da un presupposto (che conosco bene, giacché negli ambiti della società ci ho lavorato e per lavoro ho visto delle dinamiche interne che mi hanno fatto quasi disamorare per la squadra che ormai da trentacinque anni è la mia passione): gli anni di gestione passata hanno quasi fatto fallire la Juventus. Abbiamo bruciato, per errori gestionali, per congiuntura e per scelte folli, oltre mezzo miliardo di euro di soldi veri (e non c'entra nulla la nostra situazione con l'esposizione dei cartonati), con costi di gestione folli, insostenibili. E a un certo punto è stato necessario un anno zero: questo.

Perciò a me non scandalizza l'essere in fase di transizione. Ne ho viste tante e accetto anche questa. 

Perciò dico che l'idea di un nuovo repulisti generale non ha alcun senso logico. E il discorso dell'"hanno speso 200 milioni" è semplicemente falso, tipico di chi non ha conoscenze dei più basilari principi economici e di  bilancio.

 

Ciò non vuol dire che tutto vada bene. È sotto gli occhi di tutti che, dal punto di vista sportivo, siamo incartati e che francamente una Juve così brutta si è vista solo nell'anno di Ferrara o in quello della staffetta Lippi-Ancelotti.

 

Io sostengo una cosa: prima dell'infortunio di Bremer sembrava stessimo iniziando a trovare una quadra sul gioco, con la difesa alta ed aggressiva e le linee molto corte. C'era da registrare la parte dei movimenti in attacco (ma il lavoro sulla difesa viene molto prima ed era già avanti) ma si era a buon punto.

 

Con l'infortunio di Bremer l'idea che mi sono fatto è che l'allenatore abbia provato a continuare sulla sua idea ma che i giocatori non l'abbiano seguito, in parte per le loro caratteristiche (Kalulu non ha la fisicità di Bremer, Gatti non ne ha la tecnica né la capacità di lettura delle giocate) e che la squadra si sia praticamente abbassata di quindici metri (alla Allegri) contro credo il volere di Motta. E da lì tutti gli altri reparti si sono allungati e scollati.

 

Sulle colpe, mi viene da dire che la responsabilità è di entrambi.

 

Di Motta, perché se vuole diventare un grande allenatore (e io sono sicuro che lo diventerà) deve imparare che la flessibilità e l'elasticità mentale sono caratteristiche imprescindibili e che nel tempo anche Guardiola, Trapattoni, Klopp eccetera hanno adattato il loro modo di giocare alle rispettive rose. E il radicalismo non paga mai. Inoltre, a mio avviso (e qui non sono un tecnico ma mi baso su quello che ho visto dallo stadio) è stata completamente sbagliata la preparazione atletica. Troppi giocatori sembrano veramente troppo imballati e tanti infortuni non possono essere solo frutto del caso.

 

Ma una responsabilità enorme è anche dei calciatori, perché si sono impuntati e hanno iniziato a non seguire più l'allenatore, e questo mi spiace ma non è solo colpa di Motta.

Vedere gente come Luiz che dovrebbe aver la voglia di spaccare il mondo che corricchia o certi atteggiamenti abulici per me non sta né in cielo né in terra.

Le ultime parole di Danilo poi sono inaccettabili, specie se paragonate al contributo pessimo dato in campo belle occasioni avute quest'anno: troppo facile sparare contro la società dicendo che "non è più la Juve di una volta" quando hai percepito per anni uno stipendio assolutamente fuori mercato (perché quasi dieci milioni lordi a stagione per un terzino ventinovenne erano fuori mercato) e quindi ha beneficiato proprio di quelle politiche sciagurate che hanno portato la società al quasi fallimento. E non voglio sapere come questa acredine si traduceva sul campo.

 

Poi c'è una colpa gravissima della società, probabilmente la più grave: non tanto il mercato (certe dinamiche in passato le ho vissute dall'interno e so quanto sia difficile fare una pianificazione, soprattutto quando di soldi non ce ne sono tanti: il mercato è il regno dell'aleatorio) ma il non avere un uomo che faccia da collante fra dirigenza, allenatore e giocatori e che abbia cercato di mediare in questa situazione.

 

Qual è la soluzione per uscirne? Non ho ricette ma mi pare evidente che chi rischia di più è Motta, non per altro ma perché è più semplice cambiare un allenatore di un gruppo squadra. Però bisogna trovare correttivi ma senza buttare all'aria la programmazione, che è triennale e ci dovrà permettere di avere quella sostenibilità per ricominciare a crescere. E non si può non partire dal punto 3, ossia un migliore raccordo fra società, allenatore e squadra. Perché, come diceva Al Pacino, "O risorgiamo adesso come collettivo, o verremo annientati singolarmente".

CHIEDO AI MOD SE SI PUO' METTERE IN SOVRAIMPRESSIONE 

 

Grazie

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