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Danilo durante la presentazione col Flamengo: “La Juventus è sempre stata famiglia ma questo si è smarrito negli ultimi mesi”

Post in rilievo

Dichiarazione molto più rivelatoria che l'articolo da insider di Repubblica. Totale indifferenza alla componente umana. Ritenuta forse superflua. Sia nel mandare i giocatori che nell'acquistarli. Per me Danilo ha centrato un punto chiave alla base dell'attuale situazione

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8 ore fa, gianmarco86 ha scritto:

Io ho grande rispetto per Danilo, ottimo professionista, buon giocatore, e lo avrei anche tenuto fino a giugno, come ho più volte scritto qui. Detto ciò, Danilo purtroppo, suo malgrado, è stato uno degli emblemi della Juventus non vincente di questi anni, quindi con tutto il rispetto, ma non è Danilo che può spiegarci quale sia la retta via. Può spiegarlo Del Piero e può spiegarlo persino Bonucci guarda, ma non lui.

Che poi mi fa sorridere che ci sia tutta questa retorica sulla mentalità persa e in tutto questo tempo società (soprattutto quella precedente) e buona parte del tifo abbiano trattato come un appestato Antonio Conte, uno che sa cosa sia la Juventus e probabilmente ci avrebbe rimesso già in piedi da un pezzo.

Per me invece che Danilo non sia un fenomeno conta poco in questo discorso, ha toccato un punto chiave.

 

Il discorso di Conte non c'entra nulla. Anzi. Lo conferma. E' trattato come un appestato proprio da quando più che legame affettivo con la Juve ha evidenziato legame affettivo solo con sè stesso

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Gran chiacchierone e gran *, ma non lo scopriamo certo ora. 

Si è sempre riempito la bocca di frasi fatte ed atteggiamenti che tanto piacciono a una parte della tifoseria. 

Nei fatti, invece, si è dimostrato molto meno valido. 

Buon giocatore, non certo un fenomeno. 

Leadership poca, tanto è vero che con lui come capitano la squadra sbandava alle prime difficoltà entrando in una spirale negativa dalla quale non si riesce più ad uscire....e non certo da questa stagione e con questo allenatore e questi dirigenti. Ovviamente non è soltanto colpa sua, ma neanche si può dire abbia aiutato in qualche modo a risollevare il gruppo, come sarebbe lecito aspettarsi...e come hanno fatto invece alcuni di quelli che lo hanno preceduto in quel ruolo. 

 

Parla di famiglia, di cura dei dettagli e degli aspetti umani...ed anche qui il sospetto che continui a parlare per frasi fatte è decisamente forte. 

Sì, perchè Danilo è arrivato alla Juve nella stagione di Sarri...uno che è stato fatto fuori dal presidente praticamente dal primo giorno ed ha avuto buona parte dello spogliatoio a remargli contro per tutta la stagione. 

Ha vissuto l'anno dopo con Pirlo che ha dovuto fare i conti con una situazione simile, praticamente esonerato da metà stagione e con il presidente che, con la squadra in piena crisi, si faceva scoprire a guardare il derby a casa del mai dimenticato Allegri...che avrebbe richiamato qualche mese dopo. 

Ha avuto a che fare con Ronaldo che mandava a quel paese allenatori e compagni, che rifiutava di andare in trasferta quando sapeva che non sarebbe partito dal primo minuto, e che in una occasione ha addirittura lasciato lo stadio prima del resto della squadra dopo essere stato sostituito (con il cambio che aveva contribuito a portare alla vittoria della sua squadra). 

Ha vissuto il trattamento che hanno subito altri suoi compagni, come Bonucci e Dybala...di certo non migliore di quello riservato a lui, ad Arthur o altri. 

Nella scorsa stagione abbiamo assistito alle sceneggiate tecnico-dirigenti...che praticamente sono arrivati alle mani. 

 

Bella famiglia disfunzionale...

 

In ogni caso, nella Juve ci deve essere unità di intenti, coesione e volontà di perseguire gli stessi obiettivi, anteponendo gli interessi del gruppo a quelli del singolo. 

Questo è ciò che manca.

Non lo spirito da famiglia del Mulino Bianco.

Anzi, quando c'è troppa amicizia e troppi sentimentalismi...si finisce per far prevalere questi aspetti sulla logica, e si finisce per mettere in scena operazioni nostalgia, imbottire la società di figurine, rinnovare i contratti "a vita" a gente che non ha più nulla da dare...e la gestione societaria e dello spogliatoio inizia ad andare a puttane. 

 

Tutto quanto sopra, ovviamente, non significa affatto che la gestione societaria stia andando nella direzione giusta eh...

Ma di certo i nostri problemi non iniziano da lì. 

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9 ore fa, Luke1977 ha scritto:

Perchè...quando c'era Moggi c'era famiglia???? Oh ragazzi daiiiiiiiiiiii!!!!

Manca il professionismo è diverso.... è stato sgretolato nel tempo e ora ci vorrà tempo per riformarlo...

La storia del "volemoce ben" è una c.....a pazzesca...

Forse famiglia no,ma moggi ti faceva fare il professionista,neanche l'orecchino ti potevi mettere

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6 ore fa, Kenan Yildiz ha scritto:

Quello che provammo a sottolineare, in molti, ai tempi.

Purtroppo l'odio verso Allegri "tappò" gli occhi.

Ci sta, il tifo è anche questo, per definizione.

 

Hai ragione. Allegri è un allenatore intelligente, aveva già visto bene. Meno male stavo dalla sua parte

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1 minuto fa, thewar ha scritto:

Hai ragione. Allegri è un allenatore intelligente, aveva già visto bene. Meno male stavo dalla sua parte

Che poi, al di là di chi avrebbe voluto che rimanesse, chi che andasse via ecc ecc, sono discorsi che non mi interessa aprire e che non ho mai aperto.

Ma oggettivamente, quella sera, scattò un campanello di allarme in molti di noi. Allegri forse lanciò un primo segnale che qualcosa non andasse come avrebbe dovuto.

Purtroppo non era un folle, stanno venendo fuori tutte le magagne pian piano.

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10 ore fa, Tarmako78 ha scritto:

La sceneggiata dopo la finale del Mister,col senno di poi…credo sia più chiara e comprensibile per tutti,ora…

non si sbagliava…

 

Ma veramente c'era qualcuno che pensasse che Allegri fosse impazzito!? È soltanto scoppiato dopo mesi di pressioni interne che hanno destabilizzato la squadra. Quel girone di ritorno, da media retrocessione, è la fotografia di quello che era diventato l'ambiente Juve, e la colpa è dello chef 

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1 ora fa, Rimpiango Rovella ha scritto:

Ma poi dico, ti fanno presente che non sei più indispensabile e non fai parte del progetto tecnico, ti vuole il Napoli e rifiuti perché sai che c'è Conte e con lui non puoi scherzare, se ti mette fuori a fare panchina, non puoi fare la lagna della famiglia che non c'è più. Preferisci andare in Brasile dove si gioca a due all'ora. E ti metti a spalare fango (eufemismo) per vendetta.

Per onestà non ,lo sappiamo se è così...

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9 ore fa, 8Fabuloso ha scritto:

C’è da dire comunque che sta parlando veramente troppo adesso. Comincia a stufare questo atteggiamento di spalare palta sulla sua ex squadra

È andato via l'altro ieri eh....non 6 mesi fa! È stato trattato da cane, penso che togliersi qualche sassolino dalle scarpe gli sia concesso. Certo se tra qualche mese continua a parlare potresti aver ragione. 

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8 minuti fa, Ju73 ha scritto:

Ma veramente c'era qualcuno che pensasse che Allegri fosse impazzito!? È soltanto scoppiato dopo mesi di pressioni interne che hanno destabilizzato la squadra. Quel girone di ritorno, da media retrocessione, è la fotografia di quello che era diventato l'ambiente Juve, e la colpa è dello chef 

Ragazzi , se non c’è una proprietà forte e che incarni la mentalità Juve il giocattolo non può funzionare… oggi tutto questo manca e si vedono le conseguenze … 

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Adesso, SpaceOddity ha scritto:

Per onestà non ,lo sappiamo se è così...

Come non lo sappiamo, Si parlava solo di Napoli, poi si è inserito il Santos. Giocare in Brasile a due all'ora è più facile. Confort zone. Poi ricordo quando arrivò in cambio di Cancello, a sentire i commenti. Adesso passa per quello indispensabile. Motta ci ha tentato a farlo giocare, a stato un disastro 

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44 minuti fa, pavelnumero1 ha scritto:

Gran chiacchierone e gran *, ma non lo scopriamo certo ora. 

Si è sempre riempito la bocca di frasi fatte ed atteggiamenti che tanto piacciono a una parte della tifoseria. 

Nei fatti, invece, si è dimostrato molto meno valido. 

Buon giocatore, non certo un fenomeno. 

Leadership poca, tanto è vero che con lui come capitano la squadra sbandava alle prime difficoltà entrando in una spirale negativa dalla quale non si riesce più ad uscire....e non certo da questa stagione e con questo allenatore e questi dirigenti. Ovviamente non è soltanto colpa sua, ma neanche si può dire abbia aiutato in qualche modo a risollevare il gruppo, come sarebbe lecito aspettarsi...e come hanno fatto invece alcuni di quelli che lo hanno preceduto in quel ruolo. 

 

Parla di famiglia, di cura dei dettagli e degli aspetti umani...ed anche qui il sospetto che continui a parlare per frasi fatte è decisamente forte. 

Sì, perchè Danilo è arrivato alla Juve nella stagione di Sarri...uno che è stato fatto fuori dal presidente praticamente dal primo giorno ed ha avuto buona parte dello spogliatoio a remargli contro per tutta la stagione. 

Ha vissuto l'anno dopo con Pirlo che ha dovuto fare i conti con una situazione simile, praticamente esonerato da metà stagione e con il presidente che, con la squadra in piena crisi, si faceva scoprire a guardare il derby a casa del mai dimenticato Allegri...che avrebbe richiamato qualche mese dopo. 

Ha avuto a che fare con Ronaldo che mandava a quel paese allenatori e compagni, che rifiutava di andare in trasferta quando sapeva che non sarebbe partito dal primo minuto, e che in una occasione ha addirittura lasciato lo stadio prima del resto della squadra dopo essere stato sostituito (con il cambio che aveva contribuito a portare alla vittoria della sua squadra). 

Ha vissuto il trattamento che hanno subito altri suoi compagni, come Bonucci e Dybala...di certo non migliore di quello riservato a lui, ad Arthur o altri. 

Nella scorsa stagione abbiamo assistito alle sceneggiate tecnico-dirigenti...che praticamente sono arrivati alle mani. 

 

Bella famiglia disfunzionale...

 

In ogni caso, nella Juve ci deve essere unità di intenti, coesione e volontà di perseguire gli stessi obiettivi, anteponendo gli interessi del gruppo a quelli del singolo. 

Questo è ciò che manca.

Non lo spirito da famiglia del Mulino Bianco.

Anzi, quando c'è troppa amicizia e troppi sentimentalismi...si finisce per far prevalere questi aspetti sulla logica, e si finisce per mettere in scena operazioni nostalgia, imbottire la società di figurine, rinnovare i contratti "a vita" a gente che non ha più nulla da dare...e la gestione societaria e dello spogliatoio inizia ad andare a puttane. 

 

Tutto quanto sopra, ovviamente, non significa affatto che la gestione societaria stia andando nella direzione giusta eh...

Ma di certo i nostri problemi non iniziano da lì. 

Post fantastico.

Applausi scroscianti.

Ti faccio i miei più sinceri complimenti.

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3 ore fa, mattjuve92 ha scritto:

Ma avendo cambiato tanto non credo sia un problema di progetto tattico, nel senso può anche essere un problema ma ad inizio anno l'entusiasmo c'era poi se causa infortuni, tattiche ecc qualcosa si è incrinato be ci puo stare che dentro lo spogliatoio si facciano domande ma poi se ne esce tutti da uomini trovando anche dei compromessi, anche a livello tattico senza essere rigidi che non porta a nulla, poi secondo me la cosa più difficile da fare in un gruppo e gestirlo più che insegnarli la tattica, perché la gestione delle risorse è una cosa fondamentale, siamo esseri umani e non robot, in tutti gli ambiti una buona gestione di un gruppo è la base per i successi.... se poi vengono fuori situazioni limite con anche delle uscite particolari significa che cmq qualcosa si sta sbagliando.... non credere, anche nei periodi vittoriosi saranno successi magari contrasti ecc però saperli gestire da parte di tutti te li fa superare se invece ognuno rimane sulle proprie idee, non c'è dialogo o cmq apertura da tutti i lati, diventa difficile poi esser uniti.... 

Dipende da che calcio fai. Non ci sono compromessi per esempio se decidi che tu difendi in avanti, e quello sai fare e in quello credi tutti devono difendere in avanti perchè chi non lo fa manda a donne di facili costumi le partite...e così per altre cose...mi sta bene che non si snaturino i giocatori per l'allenatore, si a non si può nemmeno pretendere che un allenatore snaturi il suo credo e tutto un progetto tattico per un giocatore( anche perchè chi paga sono quasi sempre gli allenatori se non ci sono risultati) ...per carità giusto eh che si prendano anche dei compromessi che si parli anche coi giocatori su quello che si sentono o non si sentono di fare, ma certi concetti di Motta sono chiari, e non sono una novità nel mondo del calcio, : il giocatore si mette a disposizione del collettivo e se funziona il collettivo allora il giocatore si esprime al meglio. 

Tutto il discorso su Locatelli che si adatta a fare anche ruoli che non gli sono ideali per il bene della squadra , non è casuale...

Chiariamoci non è che Danilo sia Puyol o Cannavaro....o Barzagli che uno dice si vabbè lascialo fare quel che gli piace a lui perchè poi sull uno contro uno non gli va via nessuno...

Grazie al * che gestisci quando hai in squadra Chiellini Bonucci  Barzagli e dietro Buffon.... I compromessi li prendo con tutto il rispetto con Bremer o con Yldiz , con Danilo non capisco che compromessi devo prendere ancorchè sia sempre stato impegnato e ligio al dovere , non è mai stato un fuoricalsse.

L'ideale è fare come fa Conte che convince i giocatori a fare la qualsiasi per lui. 

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2 minuti fa, headstones ha scritto:

Ragazzi , se non c’è una proprietà forte e che incarni la mentalità Juve il giocattolo non può funzionare… oggi tutto questo manca e si vedono le conseguenze … 

Sono pienamente d'accordo, il successo di una squadra di calcio si costruisce prima di tutto dai piani alti, allenatore e giocatori vengono dopo, del resto tutte le Juventus vincenti della storia sono caratterizzate da una dirigenza importante (Boniperti, Chiusano, Moggi, Girando, Agnelli, Marotta). 

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3 ore fa, Vladimiro ha scritto:

Giuntoli sta gestendo col pugno di ferro di Moggi ma senza averne la competenza, finendo solo per distruggere tutto. Arrogante ed incapace.

 

Motta poi sul piano della gestione del gruppo ha chiaramente mostrato di essere completamente incapace, giocatori accantonati improvvisamente senza motivo vero, altri schierati sempre anche se fanno pena, fascia di capitano data a casaccio, capacita i comunicazione meno infinito...

 

Applausi a Danilo che è stato un signore. 

analisi del tutto condivisibile, il problema è che se vuoi usare  il pugno di ferro devi essere credibile ed ottenere risultati

e se vuoi fare l'allenatore devi essere in grado di mettere il bene della squadra davanti a tutto, non puoi permetterti di fare il permaloso: Lippi di discussioni con i giocatori ne ha avute parecchie, a momenti si prendeva a cazzotti con Vieri, ma mica per questo lo cacciò via (anche perchè all'epoca ci pensò Peruzzi a portare Bobo a chiedere scusa al mister...)

in questo momento manca tutto questo, e la colpa è di chi ha voluto ridurre il nostro spogliatoio ad essere un branco di bambocci solo per affermare una leadership che finora si è rivelata fallimentare

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1 minuto fa, Ju73 ha scritto:

Sono pienamente d'accordo, il successo di una squadra di calcio si costruisce prima di tutto dai piani alti, allenatore e giocatori vengono dopo, del resto tutte le Juventus vincenti della storia sono caratterizzate da una dirigenza importante (Boniperti, Chiusano, Moggi, Girando, Agnelli, Marotta). 

E’ esattamente così … ti quoto al 100 per 100 !

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10 ore fa, Ste71 ha scritto:

Maifredi 2 la Vendetta.

 

Attenzione al possibile effetto valanga dato dalla prima sconfitta in campionato. Le prossime 2 partite sulla carta facili con Empoli e Como ci diranno se la prossima stagione si farà la Conference League oppure nemmeno quella.

Maifredi prima e ora motta, dopo lo champagne ora il panettone.

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3 ore fa, 2sutnevuj ha scritto:

Appunto SE.

Se però defenestri il leader dopo aver messo fuori rosa improvvisamente 11 giocatori pochi mesi prima devi essere sicuro che l’equilibrio rimanga.

 

chi ha fatto sport di squadra sa che l’allenatore deve fare l’allenatore, la società deve fare la società ed all’interno del gruppo squadra devono esserci leader emotivi e leader tecnici. Non tutti i giocatori sono uguali.

 

La gestione del gruppo può essere fatta in tanti modi.

Tutti i giocatori che sono stati alla Juventus, da quando ne ho coscienza io (da Boniperti a Aa, passando per la triade) hanno sempre sottolineato gli stessi aspetti: Professionalità estrema, cura dei giocatori a 360’ dentro e fuori dal campo, feroce motivazione agonistica, senso di appartenenza.

 

quello che ho vista nell’ultimo anno, da fuori, è uno stravolgimento di quanto sopra

I leader fra i giocatori non possono essere in concorrenza con la leadership dell' allenatore altrimenti sono dannosi.

5 minuti fa, Rimpiango Rovella ha scritto:

Come non lo sappiamo, Si parlava solo di Napoli, poi si è inserito il Santos. Giocare in Brasile a due all'ora è più facile. Confort zone. Poi ricordo quando arrivò in cambio di Cancello, a sentire i commenti. Adesso passa per quello indispensabile. Motta ci ha tentato a farlo giocare, a stato un disastro 

Potrebbe essere che ha cambiato idea il Napoli col fatto che poteva prendere Comuzzo che ha più prospettive.

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8 minuti fa, Hirzer ha scritto:

analisi del tutto condivisibile, il problema è che se vuoi usare  il pugno di ferro devi essere credibile ed ottenere risultati

e se vuoi fare l'allenatore devi essere in grado di mettere il bene della squadra davanti a tutto, non puoi permetterti di fare il permaloso: Lippi di discussioni con i giocatori ne ha avute parecchie, a momenti si prendeva a cazzotti con Vieri, ma mica per questo lo cacciò via (anche perchè all'epoca ci pensò Peruzzi a portare Bobo a chiedere scusa al mister...)

in questo momento manca tutto questo, e la colpa è di chi ha voluto ridurre il nostro spogliatoio ad essere un branco di bambocci solo per affermare una leadership che finora si è rivelata fallimentare

Esatto. La parte in neretto è conseguenza della mancanza di vera leadership, in pratica non avendo il carisma per gestire un gruppo di una big ha fatto fuori chiunque ne avesse un po' ritrovandosi poi inevitabilmente una squadra psicologicamente molto debole che ora è nella tempesta.

 

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3 minuti fa, SpaceOddity ha scritto:

Potrebbe essere che ha cambiato idea il Napoli col fatto che poteva prendere Comuzzo che ha più prospettive.

Può essere tutto e il contrario di tutto. Io non giustifico l'andar via e fare interventi atti solo a destabilizzare l'ambiente. Se fosse stato veramente capitano avrebbe fatto buon viso a cattivo gioco accontentandosi di aver trovato il Santos. Mi sono trovato in una situazione simile, ho preferito farmene una ragione per l'altrui bene. "Un bel tacere non fu mai scritto", tra l'altro penso che il Q.I. medio dei calciatori sia ben poca cosa, quindi non mi aspetto certo comportamenti intelligenti 

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26 minuti fa, ventinove ha scritto:

Post fantastico.

Applausi scroscianti.

Ti faccio i miei più sinceri complimenti.

Ma dai,ma veramente credi a ciò che dici?Quando mai nella storia della juve un ds cambia 14 giocatori ad una squadra già ringiovanita in lento ma costante miglioramento di risultati, cedendo tutti proprio tutti i giocatori con un minimo di carisma ed esperienza internazionale trattando il capitano del Brasile e della squadra come un * qualunque senza neanche fargli salutare i tifosi?Danilo è stato fin troppo signore.

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Questo da quando ha firmato col Flamengo e' diventato un cabarettista. Vediamo cosa combina sul campo...a parole son tutti forti...

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1 ora fa, Ju73 ha scritto:

Ma veramente c'era qualcuno che pensasse che Allegri fosse impazzito!? È soltanto scoppiato dopo mesi di pressioni interne che hanno destabilizzato la squadra. Quel girone di ritorno, da media retrocessione, è la fotografia di quello che era diventato l'ambiente Juve, e la colpa è dello chef 

Si.

Anche arrivare ad un passo dal mettere le mani addosso a Vaciago rientra nella normalità?

Che mi tocca leggere...

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