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WiseJoe

Parliamo dei rigori?

Post in rilievo

1 ora fa, Davids ha scritto:

Io ne ho fatto sempre una questione di fisica.

Un pallone calciato a 72 km orari percorre 20 metri in un secondo. Possiamo dire che 11 metri vengono percorsi in mezzo secondo. Perché proprio 72 km orari? Perche è una potenza di tiro che può raggiungere anche un calciatore da divano.

In mezzo secondo un portiere non riesce neanche ad alzare un piede. In pratica dovrebbe bastare centrare la porta con un tiro mediamente forte di un calciatore di serie a.

Il motivo per cui si sbagliano i rigori non riesco a spiegarmelo con la fisica. A conferma che nel calcio niente è scontato.

 

Perché il portiere non aspetta di vedere da che parte vada il tiro per tuffarsi, si tuffa prima e arriva insieme al pallone. Se è angolatissimo non lo prende, altrimenti sì. 

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23 minuti fa, Jacques Lu Cont ha scritto:

si ma lo devi angolare lo stesso perchè se il portiere battezza il lato giusto, quadagna quei decimi di secondo dovuti alla spinta e te lo prende lo stesso.

un tiro forte e angolato non è da tutti, non basta che sia solo forte a 72,4 km/h.

 

Cerca pero di capire il mio discorso. Io non sto scrivendo la legge fisica per battere i rigori. Sto dicendo che basterebbe calciare a 72 km orari per impedire al portiere di muoversi. Poi ho chiuso il mio discorso dicendo che appunto il calcio ha regole che la fisica non può spiegare. Quindi è inutile che elenchi tutte le motivazioni per cui non basta tirare a 72 km orari. Lo so da me. Quando i calciatori tirano la palla raggiunge mediamente gli 88 km orari. Ma ci sono calciatori che superano i 120 km orari.

Potremmo stare a parlare fino a domani. Ma se poi colui che calcia a 120 km orari quando impatta il pallone la punta del laccio si trova tra la palla e lo scarpino il pallone prenderà una direzione tale da finire fuori di 20 metri. Ma non era questo l'intento del mio messaggio. E l'ho chiarito già nel mio primo intervento. 

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1 ora fa, SapoMalo (ex Sava) ha scritto:

Quoto... È questione di testa.

 

Se no uno come Maradona non ne avrebbe mai sbagliati, ad esempio...

Eh già... e dire che Maradona spesso sbagliò i rigori importanti, nelle sfide a eliminazione diretta, calciati nella sua vita.

 

Sbagliò il quinto rigore nella Coppa Uefa 1986/87 sancendo l'eliminazione del Napoli. Sbagliò ai mondiali del '90 contro la Jugoslavia nei quarti il terzo rigore (o il secondo?) portando l'Argentina in svantaggio (ma poi ilk portiere argentino recuperò). Sbagliò il rigore decisivo contro lo Spartak Mosca negli ottavi di Coppa Campioni 1990/91 sancendo l'eliminazione del Napoli.

 

Gli unici due rigori calciati nelle sfide a eliminazione diretta veramente decisivi che segnò ci riguardano: segnò contro la Juve (ma nei regolamentari) nella Coppa Uefa 1989 e in semifinale contro l'Italia ai mondiali '90.

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6 minuti fa, Pawn Heart ha scritto:

Perché il portiere non aspetta di vedere da che parte vada il tiro per tuffarsi, si tuffa prima e arriva insieme al pallone. Se è angolatissimo non lo prende, altrimenti sì. 

Infatti non si spiega con la fisica. Se  il portiere da regolamento si muovesse al momento dell'impatto piede-pallone fisicamente non avrebbe tempo per coprire la zona interessata. Pero vedo che questo mio intervento sta creando non poche incomprensioni e non volevo. Come scritto ho voluto chiudere il discorso dicendo appunto che la fisica non può spiegare cose di calcio. Proprio perché le variabili sono molte.

Cerco di essere più chiaro. In un piano ideale, dove il portiere non può muoversi fino al tiro, vuoto assoluto, precisione di colpo etc....basterebbe un tiro di  72 km per battere il portiere. Forse così è meglio.

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Mi ricordo Europei 2012, Italia-Inghilterra. Montolivo va verso il dischetto, un mio amico urla: "NON CON QUELLA FACCIA DA PERDENTEEE!!!"

La verità è che 9 volte su 10 lo si capisce prima chi se la fa sotto e chi sfonda la porta.

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2 minuti fa, Davids ha scritto:

Infatti non si spiega con la fisica. Se  il portiere da regolamento si muovesse al momento dell'impatto piede-pallone fisicamente non avrebbe tempo per coprire la zona interessata. Pero vedo che questo mio intervento sta creando non poche incomprensioni e non volevo. Come scritto ho voluto chiudere il discorso dicendo appunto che la fisica non può spiegare cose di calcio. Proprio perché le variabili sono molte.

Cerco di essere più chiaro. In un piano ideale, dove il portiere non può muoversi fino al tiro, vuoto assoluto, precisione di colpo etc....basterebbe un tiro di  72 km per battere il portiere. Forse così è meglio.

Il discorso della fisica è spiegabile razionalmente con ciò che ho già scritto: il portiere parte prima del pallone. Tra l'altro non è vero che non possa muoversi prima del tiro, può farlo lungo la linea di porta. 

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Ai rigori non ci si dovrebbe neanche arrivare

12 minuti fa, Davids ha scritto:

Cerca pero di capire il mio discorso. Io non sto scrivendo la legge fisica per battere i rigori. Sto dicendo che basterebbe calciare a 72 km orari per impedire al portiere di muoversi. Poi ho chiuso il mio discorso dicendo che appunto il calcio ha regole che la fisica non può spiegare. Quindi è inutile che elenchi tutte le motivazioni per cui non basta tirare a 72 km orari. Lo so da me. Quando i calciatori tirano la palla raggiunge mediamente gli 88 km orari. Ma ci sono calciatori che superano i 120 km orari.

Potremmo stare a parlare fino a domani. Ma se poi colui che calcia a 120 km orari quando impatta il pallone la punta del laccio si trova tra la palla e lo scarpino il pallone prenderà una direzione tale da finire fuori di 20 metri. Ma non era questo l'intento del mio messaggio. E l'ho chiarito già nel mio primo intervento. 

Un rigore di Roberto Carlos mi sarei fiondato dietro la porta🤣

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nessun tifoso di nessuna squadra al mondo vorrebbe mai arrivare ai rigori, che sono davvero una lotteria.

Detto questo, il rigore è quella situazione in cui il carattere, la sicurezza e la consapevolezza contano più di ogni altra cosa. Quando tiri un rigore hai troppo tempo per pensare, rischiando di sbagliare. Se non sei forte caratterialmente, è difficile che vinci ai rigori, e noi siamo forti caratterialmente? Direi proprio di no

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27 minuti fa, capitangazzella ha scritto:

Eh già... e dire che Maradona spesso sbagliò i rigori importanti, nelle sfide a eliminazione diretta, calciati nella sua vita.

 

Sbagliò il quinto rigore nella Coppa Uefa 1986/87 sancendo l'eliminazione del Napoli. Sbagliò ai mondiali del '90 contro la Jugoslavia nei quarti il terzo rigore (o il secondo?) portando l'Argentina in svantaggio (ma poi ilk portiere argentino recuperò). Sbagliò il rigore decisivo contro lo Spartak Mosca negli ottavi di Coppa Campioni 1990/91 sancendo l'eliminazione del Napoli.

 

Gli unici due rigori calciati nelle sfide a eliminazione diretta veramente decisivi che segnò ci riguardano: segnò contro la Juve (ma nei regolamentari) nella Coppa Uefa 1989 e in semifinale contro l'Italia ai mondiali '90.

Ammazza....bravo

Se sei andato di memoria mi fai un po' paura... :d

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18 minuti fa, LiamBrady10 ha scritto:

in squadra, non abbiamo nessuno con un ghigno del genere... ma una manica di senza 00 che se la fa nelle mutande!

 

Vladimir Jugović - Tutti Gli Uomini Della Signora - TifosiBianconeri.com

C'è anche l'incensato Trezeguet che sbaglia il rigore più importante della sua vita però.

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Più che dei rigori,o insieme ad essi, bisognerebbe parlare dei calci d'angolo, delle punizioni e soprattutto dell' incapacità pressoché totale nel tirare da fuori area o dal limite della stessa.

Insomma per me tutto quello che richiede esercitazioni e pratica latita parecchio.

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Ai rigori per ovvii motivi di fondamentale importanza diventa il portiere.. quando contro l'empoli siamo arrivati ai tiri dagli 11 metri, ho subito pensato che sarebbe stato meglio se in porta da noi ci sarebbe stato Di Gregorio anziché Perin 

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Non lo so, non ricordo recenti lotterie dei rigori in cui siamo stati impegnati, poi si sa vincere ai rigori è freddezza per lo più. Certo presentarsi con la negatività addosso sul dischetto non ti aiuta. Vlahovic come lo ha tirato? come uno con la mente sgombra? non direi. 

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4 minuti fa, Laura1965 ha scritto:

Ai rigori per ovvii motivi di fondamentale importanza diventa il portiere.. quando contro l'empoli siamo arrivati ai tiri dagli 11 metri, ho subito pensato che sarebbe stato meglio se in porta da noi ci sarebbe stato Di Gregorio anziché Perin 

Perin e Di Gregorio hanno praticamente lo stesso rendimento sui rigori: Perin in carriera ne ha parati 7 su 58, Di Gregorio 6 su 48. 12% circa per entrambi.

 

Tanto per rendere l'idea, Buffon (che spesso viene additato come mediocre sui rigori, a torto) ne ha parati 30 su 117 (25%), Handanovic (da sempre riconosciuto come pararigori) ne ha presi 32 su 115 (quasi il 28%). Szczesny è a quota 20 su 90, il 22%.

 

In soldoni, nessuno dei nostri due portieri è un granché in questo fondamentale. Uno o l'altro sarebbe cambiato poco.

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Ci sono rigori e rigori. Mercoledì di fatto erano un castigo per la  Juventus ed un premio per i toscani, che sono andati sul dischetto sereni, consci che anche in caso di eliminazione avrebbero avuto gli applausi dei propri tifosi.  Al contrario  i nostri già fischiati durante la partita in caso di qualificazione non sarebbero certamente stati esaltati dai loro supporters. Ed infatti… Poi ci sono i rigori che decidono finali, magari dopo tornei con molte gare in un paio o tre settimane , tirate e faticose. Appunto, la fatica. Può darsi che dopo 120 minuti di una finale i riflessi ed i muscoli siano un pochino spenti. Io raccomanderei sempre al portiere di non battezzare un angolo, ma di aspettare:  perché su 5 tiratori magari un paio che  per quanto detto prima tirano mezzo  metro più centrale li trovi . Infine ci sono rigori che decidono qualificazioni a turni successivi: l’alibi  dei giocatori e degli allenatori, che si appellano alla “lotteria” . Quale lotteria? Fateci caso. Sovente i tempi supplementari, specie nei tornei tra nazionali,  trascorrono nella noia in attesa della decisione “alla lotteria”. Piuttosto che cercare di fare gol ed essere uccellati ed eliminati in contropiede meglio affidarsi alla certezza che in caso di fallimento nessuno avrà il coraggio di rinfacciare  all’allenatore ed ai giocatori di avere sbagliato, appunto perché i tiri dal dischetto non diventano più un gesto tecnico, ma si affidano a leggi esoteriche che solo pochi addetti appunto sono in grado di capire. Si tira in ballo la guerra psicologica tra portiere e tiratore, se dopo il primo rigore il portiere si butterà dallo stesso lato o se il secondo tiratore calcerà nello stesso angolo del primo , ed amenità varie, quasi che tirare un rigore sia un castigo per chi lo deve fare, che tra appunto andare dal dischetto o imbiancare in solitudine  una nave da crociera preferirebbe armarsi di pennello.  L’ unica cosa certa è che in caso di eliminazione sovente l’allenatore salva il proprio posto di lavoro, contrariamente a quanto potrebbe accadere in caso di sconfitta sul campo. Lo stesso vale per i giocatori, specie quelli che non  vanno sul dischetto. Ed incredibilmente durante la seguenza  dei rigori sovente si vedono cose raccapriccianti: tiri telefonati , tiri “in bocca al portiere”, missili terra aria destinati ad entrare in orbita (i primi  che vengono in mente Lautaro Martinez a Madrid e Vlahovic mercoledì scorso), rincorse tutte  da un lato per poi incrociare e tirare rasoterra fuori di un metro, rincorse centrali “per non dare un aiuto al portiere” , ma poi per angolare il tiro ti devi lussare un’anca. Gli allenatori stessi poi fanno scelte che la storia e la statistica dicono perdenti: la sostituzione  a poco dal termine del II supplementare  con  un “rigorista” , generalmente con una statistica vicina alla perfezione e che  appunto nove volte su dieci vedrà il suo tiro parato, o finire contro un palo, quando non addirittura fuori od alto. Fateci caso: vengono sbagliati più rigori nelle sequenze finali che nei tempi  regolamentari, anche da rigoristi affermati: l’utente prima ha riportato gli errori di Maradona; io ricordo errori di Zico, di Platini, di Baggio. Nessuno sa spiegare il motivo eppure tutti esclusi i tifosi  preferiscono arrivare a questa sorta di ordalia sportiva  piuttosto che cercare di fare un gol, con rischi annessi. Ed allora armiamoci di pazienza in attesa della prossima tombola  dei rigori, sperando che questa volta  esca il nostro numero .

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