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Laura1965

È morto Bruno Pizzul

Post in rilievo

Grande professionista, molto “umano” e, soprattutto per questo, amatissimo dalla gente.

 

Indimenticabile il suono dell’accendino (che chi fuma riconosce lontano un miglio) durante le telecronache, interrotte dalle pause dei “tiri di sigaretta” che, come lui stesso ammetterà in seguito, si concedeva durante la partita

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Bruno Pizzul è stato sicuramente un telecronista iconico e preparato. E' stato anche conduttore di numerose trasmissioni sportive quali Domenica Sprint e Tg2 Sport sera. Quindi anche per me è stato una persona che mi ha accompagnato in questa avventura sportiva. Tuttavia, a differenza di Paolo Valenti esempio assoluto di imparzialità nonostante la sua fede sportiva scoperta solo dopo la sua scomparsa, quando doveva fare le telecronache delle partite di club faceva emergere, seppur in modo velato, le sue simpatie cosa che non è mai propriamente corretta per un cronista. E purtroppo il mitico Bruno non era certo un simpatizzate dei nostri colori, ma purtroppo degli innominabili. Detto questo che la terra ti sia lieve Bruno.

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48 minuti fa, Third stone from the sun ha scritto:

Stamani alla radio sentivo 5 mondiali e 4 europei.

Ho sempre trovato “assurdo” il fatto che abbia commentato quelli a cavallo delle due vittorie della nazionale, dovendo commentare anche Pasadena (oltre che la finale europeo 2000).

 

Essendo nato a inizio anni 90 lo lego alle partite della nazionale di fine 90/inizio 2000.. Un gran dispiacere. 

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tratto da " RAI - NEWS "  del 5 Marzo 2025 ... .ehm 

 

 

Èmorto all'ospedale di Gorizia Bruno Pizzul, storica voce del giornalismo sportivo italiano. Avrebbe compiuto 87 anni tra pochi giorni. 

Nato a Udine l’8 marzo del 1938, Pizzul fu assunto in Rai nel 1969 e l’anno seguente commentò la sua prima partita (Juventus-Bologna, spareggio di Coppa Italia). Dalla Coppa del Mondo del 1986 è diventato la voce delle partite della Nazionale ed è stato il telecronista delle gare degli Azzurri in occasione di cinque Campionati del Mondo e quattro Campionati Europei, congedandosi nell’agosto 2002 (Italia-Slovenia 0-1).

Alle telecronache ha affiancato anche la conduzione di Domenica Sprint e poi della Domenica Sportiva. Una curiosità: non aveva mai preso la patente e spesso si spostava in bicicletta!

 

La sobrietà era il suo marchio di fabbrica. In una recente intervista aveva detto: “I telecronisti di oggi sono bravi, ma parlano troppo”. Pizzul non amava i toni concitati sia nelle cronache - anche a due voci, di cui è stato pioniere - sia nelle analisi. 

 

Condoglianze vivissime a tutti coloro che, per una ragione e/o per un'altra, 

l'hanno avuto e sempre l'avranno a cuore . Riposi in Pace !  .salveStefano ! 

 

P.S. - Ad attenderlo, ne son certo, troverà .. i grandi .. anzi .. grandissimi .. .ehm

 

La voce di Nicolò Carosio in quella finale a metà | Il Foglio NICOLO' CAROSIO

 

 

 

Sandro Ciotti, un uomo solo al microfono. Domani l'omaggio della Rai a 10  anni dalla scomparsa | Spot and WebSANDRO CIOTTI  

 

 

Bruno Pizzul compie 85 anni: le telecronache, la moglie ...  BRUNO PIZZUL 

 

( .. Bruno Pizzul .. non aveva la patente .. )

 

..ergo .. LE PIU' RAFFINATE E DOTTE " VOCI " DEL CALCIO ITALIANO !

 

Dai campi da calcio alla telecronaca 

 

Amava il calcio e lo aveva anche praticato con discreti risultati, prima nella squadra parrocchiale di Cormons, la Cormonese, poi nella Pro Gorizia, alternando studio e attività sportiva. Divenuto calciatore professionista, fu ingaggiato dal Catania nel 1958. Giocò anche nell'Ischia, Udinese e Sassari Torres, ma la sua carriera sportiva finì presto a causa di un infortunio al ginocchio.

Laureato in giurisprudenza, insegnò materie letterarie nelle scuole medie prima dell'assunzione in Rai per concorso.

L'8 aprile 1970 commentò la sua prima partita (Juventus-Bologna, spareggio di Coppa Italia disputatasi sul campo neutro di Como): iniziò a partire dal 16º minuto perché era arrivato in ritardo. La prima finale di una competizione internazionale che fu raccontata dalla sua voce fu quella del campionato europeo del 1972 a Bruxelles, con la vittoria della Germania Ovest sull'URSS per 3-0.

La prima vittoria da lui annunciata in diretta ai telespettatori di una squadra italiana in una finale di coppa europea fu, invece, quella del Milan in Coppa delle Coppe ai danni del Leeds Utd, a Salonicco il 16 maggio 1973, mentre la finale della stessa competizione del 1999 tra Lazio e Maiorca al Villa Park di Birmingham e quella di Coppa UEFA dello stesso anno tra Parma e Olympique Marsiglia giocata allo Stadio Lužniki di Mosca furono le ultime vittorie di squadre italiane nelle competizioni europee da lui raccontate. 

Il 29 maggio 1985 era il commentatore TV della finale della Coppa dei Campioni quando ci fu la strage dell'Heysel. Disse: “È stata la telecronaca che non avrei mai voluto fare. Non tanto per un discorso di difficoltà di comunicazione giornalistica, ma perché ho dovuto raccontare delle cose che non sono accettabili proprio a livello umano”. 

 

Per la TV di Stato ha raccontato le principali partite di squadre calcistiche di club nelle competizioni europee e nazionali ed è stato inoltre conduttore della Domenica Sportiva nella versione estiva del 1975 e nella stagione 1993-94, affiancato da Simona Ventura e Amedeo Goria, fu anche conduttore di Sport Sera, Domenica Sprint dal 1976 al 1990 e curatore dello spazio dedicato alla moviola all'interno di 90º minuto, allora condotto da Fabrizio Maffei, dal 1990 al 1992. A partire dal campionato del mondo 1986 gli fu affidato anche l'incarico di telecronista delle partite della nazionale italiana, anche a causa di un malore per l'altitudine occorso al suo predecessore nell'incarico Nando Martellini.

Pizzul mantenne tale ruolo fino al 21 agosto 2002 (Italia-Slovenia 0-1), dopo aver raccontato televisivamente la Nazionale in cinque campionati mondiali, quattro campionati europei, tutte le partite di qualificazione ai Mondiali e agli Europei a eccezione della finale terzo-quarto posto di Italia '90 (commentata da Giorgio Martino dato l'impegno di Pizzul per il commento della finale del giorno seguente allo Stadio Olimpico di Roma), di quelle trasmesse in esclusiva da TMC e Mediaset e di alcune partite amichevoli. L'ultima partita dell'Italia da lui commentata, che segnò anche il suo commiato dalla Rai, fu l'amichevole giocata a Trieste e persa per 1-0 contro la Slovenia.

 

 

P.S. - :doh: dimenticavo : La prima radiocronaca di una partita di calcio avvenne il

1 gennaio 1933

La prima radiocronaca di Nicolò Carosio

Il 1° gennaio si gioca a Bologna al Littoriale la partita di calcio Italia-Germania (risultato 3 a 1 per gli azzurri).

La radiocronaca è affidata per la prima volta a un giovane dipendente della Shell, Nicolò Carosio (1907-1984), che rimarrà, fino ai mondiali del 1970, il numero uno dei telecronisti sportivi.

Nella sua più che trentennale carriera Carosio lavorerà per l’Eiar, e quindi per la Rai, sempre solo come collaboratore esterno.

 

CAMPIONATO MONDIALE 1938 ( VINTO DALL'ITALIA - 2° TITOLO - IL 1° AVVENNE NEL 1934 ) - BREVE SUNTO

DELLA FINALE TRA " ITALIA & UNGHERIA " ... .ehm 

 

 

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Un grande ,  sin calcisticamente cresciuto con le sue telecronache della nazionale , ha avuto la sfiga di commentare l’Italia dopo il terzo mondiale vinto e quello prima del quarto ( 1986-2002) , con in mezzo tante delusioni e finali perse anche agli Europei , come se fosse uno scherzo del destino, nella mente degli appassionati resterà però sempre il suo “ Roberto - Dino - Roberto “ quando scambiavano la palla i due Baggio 

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Cosa dire? Quando pensi ad un telecronista il primo che viene in mente è lui. Non ho vissuto l'epoca di Martellini, quindi per me le telecronache delle nazionale sono sempre state sinonimo di Bruno Pizzul. 

Modo di parlare molto particolare tanto che si prestava subito all'imitazione ma inconfondibile ed iconico. 

"Tutto molto bello"

 

R.i.p.

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22 minuti fa, Jj Okocha ha scritto:

Idem anche le prime che io ricordi cit. 

 

"Stadio gremito in ogni ordine di posto" " tutto molto bello" "parabola arcuata" " terreno gibboso" (lette con la sua voce)

 

Lui e Rino Tommasi grandissimi

Locuzioni che solo lui è riuscito a far entrare nella memoria collettiva.

Personalmente ricordo anche una “bava di vento” in un pomeriggio torrido all’allora Giants Stadium durante il mondiale 94 e “Mihajlovic scuote il capoccione” che raccontava la delusione del compianto Sinisa per una punizione calciata non come avrebbe voluto in una partita di Coppa Uefa quando militava nella Roma.

 

Indimenticabile.

 

Ciao Bruno.

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Ero più affezionato all'uomo, o almeno a ciò che di esso trapelava dal personaggio pubblico, che dal telecronista in sè (per la verità, talvolta un po' letargico).

Se ne va un altro pezzo di TV e di sport, più ingessata, ma più sobria, elegante ed onesta, rispetto a chi è venuto dopo.

Rip Bruno.

 

 

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Un gigante 🥲🥲

 

"É golleeee, golleeee di Roberto Baggioooooo!!" "Tutto molto bello!"

 

Riposa in pace, Bruno ❤️❤️

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39 minuti fa, Jj Okocha ha scritto:

Idem anche le prime che io ricordi cit. 

 

"Stadio gremito in ogni ordine di posto" " tutto molto bello" "parabola arcuata" " terreno gibboso" (lette con la sua voce)

 

Lui e Rino Tommasi grandissimi

L'incasso e' cinquecentoEtrentatre milioni di lire. Con la E.. .......oggi conceicao sarebbe un peperino e savona un cavallone.

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È stato per me la voce del calcio della mia infanzia /gioventù 

 

Prima di lui solo Nando Martelli e il suo Campioni del Mondo ripetuto 3 volte dopo la finale di Madrid '82

 

Poi solo Pizzul 

Ricordo il suo contegno e il suo sdegno la maledetta sera dell' Heysel, e le notti magiche di Totò e Roby 

Copri tutte le edizioni dei mondiali in cui non vincemmo. 

Voce unica e inimitabile. Il 90% dei telecronisti moderni, anche quelli affermati sono delle pulci con la tosse a confronto con Bruno nazionale

 

Che la terra ti sia lieve e grazie per avermi accompagnato lungo la strada della mia vita sportiva 

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