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bombazo

(CM.com) Juventus, ribadita la fiducia a Thiago Motta: pranzo con la dirigenza, le richieste del club

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Serviva una voce amica, e Thiago ne ha ricevute ben due. Così come ieri sera - quando nella pancia del Franchi, Cristiano Giuntoli è andato a rapporto diretto con l'allenatore e la squadra -, anche oggi Motta ha avuto le rassicurazioni. Di rito? Chissà. Nel frattempo, trapela un pranzo lungo, un confronto però pure abbastanza chiaro, quantomeno nei toni. La Juventus ora deve ripartire dopo il momento più duro e non trasformare le difficoltà di oggi nel disastro che può essere. Tradotto: ci sono tutti i margini per andare a conquistare un posto in Champions League, che è vitale per l'obiettivo più importante. Cioè quello economico. 

 


IL CONFRONTO - Così come ieri, il succo della questione non è cambiato. A Thiago è stato chiesto di trovare un modo per reagire, per cambiare il trend totalmente negativo di queste ultime settimane. Dall'uscita dalla Champions League, il volo verso il basso è stato totale, una caduta in picchiata che ha azzerato quasi tutto il credito di TM nei confronti della sua stessa dirigenza e naturalmente dei giocatori. E a proposito di questi ultimi: sono evidenti le colpe della squadra, ancor più evidente come l'allenatore non sia entrato in sintonia con loro, pur facendo scelte molto forti nelle dinamiche dello spogliatoio. Il pranzo di oggi è diventata così un'occasione per chiarirsi. Ma pure per registrare gli sfoghi del tecnico, non certo entusiasta di com'è stato trattato mediaticamente negli ultimi giorni. 

 


LA REAZIONE - Se Di Gregorio aveva anticipato in conferenza i temi del primo confronto squadra-dirigenza - la richiesta di cambiare rotta, di compattare l'ambiente -, stavolta si è partiti da un tema molto semplice quanto delicato: si andrà avanti con Thiago, e andava detto soprattutto a Thiago, che per gestire questa crisi ha innanzitutto bisogno di sentire la fiducia attorno al suo progetto così come attorno al suo credo calcistico. Titoloni e critiche non devono scalfirlo, dev'essere un uomo al comando e però mai da solo. Davanti a lui, due settimane per lavorare sulla testa dei giocatori e per compiere le scelte giuste, partendo dagli errori evidenti commessi prima della Fiorentina. 

FIDUCIA A TEMPO - Naturalmente, tutto ciò non cambia la realtà delle cose. Ossia: Thiago Motta è un allenatore a tempo determinato, e non per la scadenza del contratto, tutt'altro. Juve-Genoa sarà decisiva e da qui in avanti ogni gara può essere quella del tracollo, così come della (lenta) risalita. La dirigenza bianconera non ha al momento altre opzioni, anche per questo non è stata presa la decisione più tranciante di tutte, ossia la direzione dell'esonero. Dal risultato di sabato 29 - e dalla prestazione, principalmente dalla prestazione -, si capirà se sia stata una mossa di facciata. Oppure no. E l'orologio inizia a girare...

Fonte:calciomercato.com 

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Nulla di nuovo: stessa storia di sempre, stesso pranzo, stesso meeting, stessa compattazione dell'ambiente, stessa fiducia ecc. ecc. siamo alla ventottesima partita per lui decisiva, anche basta ora con sta storia. Tanto non lo cacciano (purtroppo) anche se dovesse perderle tutte da qua a giugno. Non sanno che pesci pigliare ed è questa la cosa più preoccupante

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Cioè non lo cacciano oggi che c'è la sosta e lo caccerebbero invece dopo il Genoa con la classifica ulteriormente peggiorata e sole 8 partite da giocare con la prima a Roma ? E chi ci viene? Ci vorrebbe uno che fa miracoli.... Buoni a nulla e capaci di tutto 

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Sinceramente auesto confronto doveva esserci dopo la partita col psv, bisognava chiarire parecchi punti a noi oscuri ma che hanno portato anche a diverse spaccature nello spogliatoio. Più voci che vanno nella stessa direzione fanno una prova: la maggior parte dei giocatori non sono in sintonia con Motta e questo malumore che si respira nell'ambiente si riflette anche in campo. I giocatori entrano sul rettangolo di gioco scarichi mentalmente e al primo gol subito vanno sulle gambe, non c'è più lo switch che gli lermette di reagire. Troppi errori, troppi malintesi con i giocatori e malintesi tecnico-tattici, troppe pretese, troppi litigi che hanno pprtato il gruppo a frastagliarsi. Alkenatore troppo fermo sulle sue idee e sul suo credo, direttore che cacciandolo si sbugiarderebbe ammettendo l'errore di averlo scrlto e per questo non lo cambia L'unica cosa più sensata da fare è l'esonero ma saremo costretti a penare ancora per altre settimane fino alla partita col Genoa quando sarebbe troppo tardi per cambiare allenatore. 

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Va be fosse vera questa fiducia inutile incazzarsi, mettiamoci li e aspettiamo che le cose cambino in positivo, vediamo quando e come ma inutile fare sangue amaro... riusciranno a ribaltare la situazione benissimo bravi tutti altrimenti be saranno responsabili tutti della debacle..... ahh che sia chiaro non è che vinciamo col genoa poi e tutto risolto,  perché poi non vorrei di nuovo rivedere un passo falso la partita dopo giusto per continuare l'agonia 

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2 minuti fa, fluxusing ha scritto:

Nulla di nuovo: stessa storia di sempre, stesso pranzo, stesso meeting, stessa compattazione dell'ambiente, stessa fiducia ecc. ecc. siamo alla ventottesima partita per lui decisiva, anche basta ora con sta storia. Tanto non lo cacciano (purtroppo) anche se dovesse perderle tutte da qua a giugno. Non sanno che pesci pigliare ed è questa la cosa più preoccupante

Non so se ai piani alti siano così felici di perdere milioni per la mancata qualificazione in Champions questo significherebbe ulteriore ridimensionamento 

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Adesso, bombazo ha scritto:

Non so se ai piani alti siano così felici di perdere milioni per la mancata qualificazione in Champions questo significherebbe ulteriore ridimensionamento 

Sicuramente non sono felici, per questo sicuramente hanno messo già in programma cessioni importanti. Non ragionano da tifosi ma da revisori dei conti: manca la champions? MAle, ma fa los tesso, si cede tanto quel che basta per pareggiare i conti, non importa il nome, uno vale uno

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Non so se è l'articolo a non avere senso oppure se sono i nostri dirigenti ad essere scollegati dalla realtà. Motta è questo, piaccia o non piaccia e lo ha ampiamente dimostrato ieri con quella assurda formazione iniziale per non parlare dei cambi. le cose sono due, o lo esoneri ora e speri in un miracolo oppure lo tieni a prescindere dai risultati. Ma che vuol dire "ha due settimane per lavorare sulla testa dei giocatori" se tanti sono con le nazionali?! Soprattutto, ma se la prossima si vince ma si perde quella dopo che si fa?! Facciamo un altro pranzo?! Non siamo ridicoli oltre modo dai 

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Mi puzza di notizia fatta uscire dell'ufficio stampa juventino per calmare le acque, quindi Motta è andato ad un pranzo con la società ed è stato registrato da un giornalista? Tutte balle

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4 minuti fa, AngriJuve ha scritto:

Mi sembra chiaro che resterà almeno fino a fine stagione. Questo lo darei per certo ormai. Poi si vedrà

sì, devono far uscire questi articoli, per non perdere ulteriori soldi in borsa, la faccia già l'hanno persa

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Era l'ultima occasione utile per cacciarlo e tentare una svolta. 

 

Mettiamoci l'anima in pace, la nostra stagione è finita dopo la sconfitta con l'atalanta. 

 

Si riparte l'anno prossimo fuori da tutte le coppe e chissà con quali prospettive. 

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"Due settimane per lavorare sulla testa dei giocatori" vuol dire 2 settimane da caccia ai traditori, a quelli che ti giocano contro, salvare gli amici e colpire i nemici, spiate, occhiate storte, che è esattamente il tipo di caos che abbiamo visto fino ad ora. 

 

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10 minuti fa, fluxusing ha scritto:

Sicuramente non sono felici, per questo sicuramente hanno messo già in programma cessioni importanti. Non ragionano da tifosi ma da revisori dei conti: manca la champions? MAle, ma fa los tesso, si cede tanto quel che basta per pareggiare i conti, non importa il nome, uno vale uno

Si questo si, si cede Cambiaso, Vlahovic e si parlava di Di Gregorio 

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