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Jsr

Szczesny e la differenza tra Juve e Barça

Post in rilievo

Adesso, zebra67 ha scritto:

se ci hai fatto caso, tutte le squadre che ci hanno messo in grande difficoltà avevano una grande intensità e dei fraseggi veloci.

Stoccarda, Benfica, Bologna. Altre non ne ricordo. 

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4 ore fa, jurgen kohler ha scritto:

Sicuramente c'è un problema culturale per cui il tifoso juventino non vuole un club al pari di Real Madrid, Barcellona, Bayern, ecc.

 

Al tifoso Juventino interessa solo l'Inter, il Napoli, il Milan. Oltre non va. Non ha nessuna ambizione di primeggiare in Europa, proprio non interesa. 

Mah…parlo per me,e da anni che aspetto l’evoluzione verso quel tipo di calcio

Dopo Allegri primo mi aspettavo quello…ma abbiamo sbagliato a non concedere a sarri e Pirlo il secondo anno

motta di certo non propone quel tipo di calcio….anzi,purtroppo abbiamo visto bene cosa propone…

Ci serve un allenatore straniero o uno che ha allenato all’estero…possibilmente capace…

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1 minuto fa, Er Bufalo ha scritto:

Sono esigenti, e giustamente direi, vista la storia che si portano dietro.

Dire che al Real non pensano al bel gioco, ma solo ai risultati, è esercizio di puro revisionismo storico.

Ma li capisco, ormai associano il bel gioco a Guardiola ed epigoni senza rendersi conto che si può offrire grande calcio facendo altro.

al real la priorità è,almeno dal 2000 in poi (ma anche prima) di avere i giocatori più forti al mondo. Infatti nella memoria collettiva quasi mai si parla del real di del bosque o di ancelotti (vabbè noi italiani perchè è un allenatore del nostro paese) o di mourinho eccetera come ad esempio si è parlato del "barcellona di guardiola". Mentre a Barcellona poi hanno sempre avuto allenatori che perseguivano una certa filosofia di calcio, a madrid hanno spaziato di più da questo punto di vista, non disdegnando di andare a prendere mourinho o capello. O anche l'ultimo ancelotti che era un allenatore avviato ad allenare squadre di rango minore

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5 minuti fa, fmorig67 ha scritto:

Stoccarda, Benfica, Bologna. Altre non ne ricordo. 

Ci metterei anche la Fiorentina, l'Inter del 1° tempo della gara di andata, l'Atalanta, 

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4 minuti fa, JugoVladimir ha scritto:

Io non sempre.

Gli ultimi 2 scudetti non è che mi sia divertito così tanto a veder giocare la squadra di Allegri prima e Sarri poi.

Mi sono divertito di più (mediamnete) con Lippi che con Capello.

Ho preferito il primo Conte, all'ultimo.

Tutte le vittorie sono piacevoli, ma personalmente non le trovo tutte uguali.

In alcune tifoserie questa richiesta "estetica" è più evidente che in altre.

Fermo restando che nei periodi di vacche magre pure al Real chiamano Capello e Mou pur di vincere.

 

 

 

Ma normale che non tutte le vittorie sono uguali ma credo che anche al.barca e al real non abbiano sempre vinto col "massimo" divertimento ma spesso sta storia del divertimento si basa sul tipo di gioco, se a calcio si può giocare in mille modo e possono essere efficaci perché se lo sono devono essere visti alcuni belli e altri "brutti" sesupwro l'avversario hai meritato di più che sia con difesa e contropiede o che sia offesivamente.... poi normale che se fai i paragoni tra le vittorie alcune sono "più belle" altre più sofferte e non spettacolari... ma a me sembra che oggi siamo schiavi di sta storia del gestore o del giochista o del bel gioco e del brutto gioco e di certo non abbiamo perso le finali di champions solo perché avevamo il gestore in panchina e allo stesso modo non può dire che in europa siamo zero perché è vero ala fin3 conta la vittoria della coppa (che poi paradossale pe quello che stiamo dicendo qua dentro adesso) però i percorsi che abbiamo fatto spesso sono stati molto belli in europa a che con un buon calcio, poi perdi la finale  e tutto si dimentica... allora alla fine il risultato è fondamentale per poter esaltare il gioco, se noi avessimo vinto più coppe ora probabilmente non faremo sti discorsi... quindi alla fine per me fare distinzioni tra gioco risulati ecc è molto relativo perché è l'unione dele cose che ti porta a esalatare tutto, se.il barca quest'anno non vince niente probabilmente non verrà ricordato seppour esprime un calcio iper offensivo e bello da vedere....ma sarebbe lo stesso se facesse un calcio iper difensivo.....per me giocando male non arrivi a vincere o non fai percorsi che ti portano in finale....tutte le squadre che vincono esprimono una loro idea di gioco diversa tra loro ma efficace.... poo ci sono i gusti personali o tipo il fatto che 40 anni fa magari per concetto era vieto spettacolare sapersi difendere ora e viceversa perché cambiano le epoche, da parte mia entrambe le tipologie di gioco sono apprezzabili se portano vittorie, l'una non denigra l'altra come spesso sento dire invece da quelli a cui piace una o quelli a cui piace l'altra, il calcio ha dato dimostrazione di come si possa vincere con una e anche con l'altra, tipologie diverse ma per entrambe servono giocatori forti e allenatori che siano sia attici che gestori....poi se dobbiamo dire che alla juve vince solo il cosidetto gestore diciamolo pure ma per me rimane solo una questione un po così perché ognuno nel suo era tattico e gestore  e deve esserelo per portare avanti una squadra top...

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11 minuti fa, AngriJuve ha scritto:

al real la priorità è,almeno dal 2000 in poi (ma anche prima) di avere i giocatori più forti al mondo. Infatti nella memoria collettiva quasi mai si parla del real di del bosque o di ancelotti (vabbè noi italiani perchè è un allenatore del nostro paese) o di mourinho eccetera come ad esempio si è parlato del "barcellona di guardiola". Mentre a Barcellona poi hanno sempre avuto allenatori che perseguivano una certa filosofia di calcio, a madrid hanno spaziato di più da questo punto di vista, non disdegnando di andare a prendere mourinho o capello. O anche l'ultimo ancelotti che era un allenatore avviato ad allenare squadre di rango minore

Anche se poi pure lì è diventato anche il Barcellona di Messi e quello di Luis Enrique ha rappresentato una via di mezzo, guardioliano ma senza disdegnare le individualità: Messi, Luis Suarez e Neymar liberi di inventare. Tra l'altro il Tiki Taka del Barcellona è stato bello anche perché si è giovato delle accelerazioni, delle giocate e della fantasia dei vari Messi, Henry, Eto'o, Ronaldinho...quello replicato in nazionale dal 2010 è stato vincente perché c'era comunque una generazione di giocatori spaziali, ma anche terribilmente noioso e spesso sterile. Ai Mondiali del 2010 ebbero anche una bella dose di fortuna pur essendo i più forti.

 

Da lì la mia predilezione per un modello di gioco come quello espresso da Lippi nell'intervista e da lui stesso messo in pratica e di cui fortunatamente ci siamo giovati. Peccato non aver fatto il filotto di Champions che era alla nostra portata, anche se due ce le hanno rubacchiate e in una è andato tutto storto.

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38 minuti fa, juve 85 ha scritto:

Se avessero preso kloop o guardiola saremmo anche disposti ad aspettare,ma siccome abbiamo preso probabilmente il peggiore allenatore della serie a ogni giorno in cui rimane sulla nostra panchina e un giorno perso.

Neanche con Klopp e Guardiola avremmo aspettato sereni e tranquilli.

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4 ore fa, jurgen kohler ha scritto:

Sicuramente c'è un problema culturale per cui il tifoso juventino non vuole un club al pari di Real Madrid, Barcellona, Bayern, ecc.

 

Al tifoso Juventino interessa solo l'Inter, il Napoli, il Milan. Oltre non va. Non ha nessuna ambizione di primeggiare in Europa, proprio non interesa. 

Non abbiamo i mezzi economici per primeggiare in Europa.

 

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31 minuti fa, Tarmako78 ha scritto:

Mah…parlo per me,e da anni che aspetto l’evoluzione verso quel tipo di calcio

Dopo Allegri primo mi aspettavo quello…ma abbiamo sbagliato a non concedere a sarri e Pirlo il secondo anno

motta di certo non propone quel tipo di calcio….anzi,purtroppo abbiamo visto bene cosa propone…

Ci serve un allenatore straniero o uno che ha allenato all’estero…possibilmente capace…

Secondo me c'è molto Barcellona nel calcio di Motta. Per me il problema che trovo più grave è un'incapacità di lettura durante le partite. Non ci sono mai contromisure. O va bene come l'ha preparata in settimana oppure se non va bene non fa niente e accetta di averla persa (magari al 20esimo del primo tempo...)

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La logica dice che entrambe le squadre puntano a vincere. Una non con il bel gioco ma con giocatori più tecnici che poi danno gioco, noi con giocatori meno tecnici ma più di fisico e cattiveria agonistica.

Se il presupposto è quello di vincere (cosa che è per entrambe), è normale per noi utilizzare una strada differente, visto che non abbiamo il fatturato del Barcellona (900 milioni contro 400 milioni). Mio pensiero è che resta un'idiozia pensare di vedere il gioco che si vede a Madrid o Barcellona con meno della metà delle risorse.

A noi serve un ds pragmatico e un allenatore pragmatico. Il progetto (termine più stupido del secolo associato a una squadra che punta a vincere) fantasia (Danilo ha coniato il termine a cui tutti noi dovremmo rabbrividire nei secoli quando qualcuno tenterà di riproporcelo) è m*rda sciolta

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29 minuti fa, zebra67 ha scritto:

Ci metterei anche la Fiorentina, l'Inter del 1° tempo della gara di andata, l'Atalanta, 

Anche con il Psv al ritorno. Principalmente per me accade perché usciamo malissimo in pressing, senza tempi giusti e basta agli avversari muovere il pallone avanti e indietro per creare la voragine alle spalle della linea difensiva 

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40 minuti fa, Tarmako78 ha scritto:

Ci serve un allenatore straniero o uno che ha allenato all’estero…possibilmente capace…

Lo dico da anni.

Uno con solida esperienza in Premier/Bundes, che si porti dietro preparatori che facciano sì che i giocatori siano in grado di reggere quei ritmi, possibilmente senza rompersi un giorno sì e l'altro pure.

Un Emery, uno Slot, un Arteta, un Flick, un Howe ...  

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6 minuti fa, Marcoj ha scritto:

Anche con il Psv al ritorno. Principalmente per me accade perché usciamo malissimo in pressing, senza tempi giusti e basta agli avversari muovere il pallone avanti e indietro per creare la voragine alle spalle della linea difensiva 

Sì, questo quando facciamo pressing alto.
Poi, quando siamo noi a subire il pressing avversario, negli ultimi tempi ho notato un sensibile peggioramento in fase di uscita: sembra che il pallone ci scotti tra i piedi e facciamo tantissimi errori, consentendo recupero palla abbastanza agevole agli avversari.
Errori tecnici, senza dubbio, ma anche dovuti a ansia, affanno, poca serenità, quindi componenti di carattere mentale.

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"vincere è l'unica cosa che conta" è la più grande puttanata che sia stata detta, perchè è una visione di una miopia unica che alla lunga ti si ritorce contro. e  ti fa vincere di meno quando realmente conta. vedasi la CL, dove l'anno prossimo saranno 30 anni dall'ultima volta che ne abbiamo alzata una. tra l'altro sentirsi dire che vincere è l'unica cosa che conta da una società che non ne alza una da 30 anni fa ridere ed è patetico. tante altre grandi squadre in giro per l'Europa vincono più di noi, dove conta e quando conta, ma non hanno fatto loro quel claim idiota.

 

bravo Szcz. riportatelo in società come dirigente.

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3 minuti fa, zebra67 ha scritto:

Sì, questo quando facciamo pressing alto.
Poi, quando siamo noi a subire il pressing avversario, negli ultimi tempi ho notato un sensibile peggioramento in fase di uscita: sembra che il pallone ci scotti tra i piedi e facciamo tantissimi errori, consentendo recupero palla abbastanza agevole agli avversari.
Errori tecnici, senza dubbio, ma anche dovuti a ansia, affanno, poca serenità, quindi componenti di carattere mentale.

Non posso che condividere tutto, si io mi riferivo alla fase di non possesso nostra.

 

 

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Vincere è l'unica cosa che conta è paradossalmente un boomerang. Nel lungo termine, a parità di mezzi, una mentalità incentrata esclusivamente sul risultato è quella che ti porterà meno risultati.  

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54 minuti fa, zebra67 ha scritto:

se ci hai fatto caso, tutte le squadre che ci hanno messo in grande difficoltà avevano una grande intensità e dei fraseggi veloci.

Ultimamente qualsiasi squadra ha più intensità di noi 

I viola come partivamo da sotto ne avevano 3 che pressavano i nostri 

Hanno mentalmente staccato ed ho paura che sarà sempre peggio 

 

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6 minuti fa, centrattacco ha scritto:

Vincere è l'unica cosa che conta è paradossalmente un boomerang. Nel lungo termine, a parità di mezzi, una mentalità incentrata esclusivamente sul risultato è quella che ti porterà meno risultati.  

Vincere è l'unica cosa che conta è un concetto che è stato troppo spesso distorto, come precisato anche da colui che lo fece proprio.

La Juve ha il dovere morale di provare sempre a vincere, mettendocela tutta, giocando senza risparmio, non arrendendosi mai, neppure quando la situazione sembra disperata.

E' un motto motivazionale, non significa che giochi male in quanto hai in mente quel motto.

Partite come quelle contro Atalanta e Fiorentina sono esattamente il contrario di quel che si intende con quel motto, del significato più puro di quella espressione spesso abusata.

Quando scendi in campo molle, prendi uno schiaffone, non reagisci, non hai la bava alla bocca, e ti rassegni a prendere altri schiaffoni, stai evidentemente oltraggiando quel motto, ma non per il risultato in sé, quanto per l'atteggiamento.

Questo per quanto riguarda il motto.

Per quanto riguarda la Juve del futuro, chiunque verrà, sia esso un risultatista o un giochista, dovrà avere sempre a mente che alla Juve non sono ammessibili ripetute figuracce e non sono ammissibili risultati inferiori a quanto viene fissato dalla società, neppure tenendo conto del cd. periodo di apprendimento o espressioni analoghe.

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4 minuti fa, Silvio Pelvico ha scritto:

"vincere è l'unica cosa che conta" è la più grande puttanata che sia stata detta, perchè è una visione di una miopia unica che alla lunga ti si ritorce conto. e alla lunga ti fa vincere di meno quando realmente conta. vedasi la CL, dove l'anno prossimo saranno 30 anni dall'ultima volta che ne abbiamo alzata una. tante altre grandi squadre in giro per l'Europa vincono più di noi, dove conta e quando conta, ma non hanno fatto loro quel claim idiota.

Questo motto, che non è così ma "Vincere non è importante: ma è l'unica cosa che conta", che non è di Boniperti ma di un importante coach di football americano degli anni 50, è stato sempre maliziosamente interpretato: dai "nemici "come il voler vincere a tutti i costi con ogni mezzo anche illecito,.dai critici come un dover per forza vincere anche facendo schifo. Non è così,. è una semplice frase motivazionale basata su una voluta contraddizione apparente: significa che in una squadra come la Juventus non ci si deve accontentare, ma si deve dare tutto sempre e comunque per ambire al risultato massimo, perché appunto vincere non è importante ma alla fine è ciò per cui si lotta,. è ciò che conta.

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Adesso, zebra67 ha scritto:

Vincere è l'unica cosa che conta è un concetto che è stato troppo spesso distorto, come precisato anche da colui che lo fece proprio.

La Juve ha il dovere morale di provare sempre a vincere, mettendocela tutta, giocando senza risparmio, non arrendendosi mai, neppure quando la situazione sembra disperata.

E' un motto motivazionale, non significa che giochi male in quanto hai in mente quel motto.

Partite come quelle contro Atalanta e Fiorentina sono esattamente il contrario di quel che si intende con quel motto, del significato più puro di quella espressione spesso abusata.

Quando scendi in campo molle, prendi uno schiaffone, non reagisci, non hai la bava alla bocca, e ti rassegni a prendere altri schiaffoni, stai evidentemente oltraggiando quel motto, ma non per il risultato in sé, quanto per l'atteggiamento.

Se significasse solo questo allora sarebbe un motto completamente inutile e privo di significato, perchè sottolineerebbe l'ovvio. Tutte la squadre hanno il dovere di dare il massimo sul terreno di gioco e ci mancherebbe che non fosse così.

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29 minuti fa, jurgen kohler ha scritto:

Secondo me c'è molto Barcellona nel calcio di Motta. Per me il problema che trovo più grave è un'incapacità di lettura durante le partite. Non ci sono mai contromisure. O va bene come l'ha preparata in settimana oppure se non va bene non fa niente e accetta di averla persa (magari al 20esimo del primo tempo...)

Serio?

dove?
quando battiamo le rimesse laterali?
caratteristica di molte squadre che giocano il calcio moderno stile barsa,il portiere appena prende palla,

subito cerca qualcuno a cui passarla velocemente per contrattaccare…e spesso lo trova e subito riparte

una azione pericolosa….

i portieri nel nostro campionato che fanno??
tanto per citare una delle differenze di base…mentalità,vogli di giocare,di far male,di attaccare ogni volta che sia possibile 

il calcio di Motta non prevede passaggi in avanti….

il resto che dici è vero ed evidente,e appunto evidenzia i suoi enormi limiti in tutto

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