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Jsr

Szczesny e la differenza tra Juve e Barça

Post in rilievo

16 ore fa, mattjuve92 ha scritto:

Che poi si parla di mentalità ma una squadra che nella storia fa 9 finali di champions, vince tutti i trofei europei e internazionali, fa percorsi e partite in europa di livello e prestigio anche contro club europei,  non certo li manca la mentalità europea... poi vero alla fine abbiamo perso 7 finali su 9 e questo pesa molto sul giudizio che si da, però alla fine visto che piace spesso non parlare  di risulato visto che qualcuno dice che non è sempre la cosa che conta, be allora valutando i percorsi,  di calcio di livello con giocatori di livello lo abbiamo fatto eccome.... poi oggi dopo ormai più di cinque anni di difficoltà ci sta vedere tutto nero però neanche esagerare.... poi il nostro fardello rimangono le finali ma ripeto ci arrivi non certo per caso lì....

Sono d'accordo, nell'accusa ad una poltica societaria che avrebbe privilegiato il risultato immediato al provare ad intraprendere invece una politica progettuale più "virtuosa" e di mentalità più "europea" che avrebbe poi dato i suoi frutti duraturi, c'è una contraddizione anzi due.

 

La prima è che in realtà questa cosa c'è stata più volte: il progetto di squadra di giovani tutta italiana e allenata da un allenatore giovane, il Trap, che ha dato i suoi frutti per un decennio, ovviamente migliorando la squadra sempre di più; così come quello della triade e di Lippi e infine quello di Agnelli/Marotta e di Conte/Allegri (con annessi i progetti stadio, ospedale, hotel, squadra femminile e next gen).

 

La seconda contraddizione è che una squadra che ha fatto 9 finali di Champions e 16 totali, vuol dire che in Europa ha detto spesso la sua e che i percorsi per provare a vincerla sono stati virtuosi...le finali perse magari sono da studiare e forse sì, troppe sono state approcciate con eccessivo timore di perdere e con l'ossessione di vincere, quasi come fosse un tabù da sconfiggere, ma dovremmo anche aggiungerci un raro concentrato di sfiga, situazioni arbitrali spesso negative (Dortmund, real e Barcellona) e nelle ultime due, oltretutto, avversarie che sono probabilmente nella top5 delle squadre più forti di ogni epoca.

 

 In ogni caso qui la contraddizione è: se l'origine di tutti i mali della nostra squadra è nel motto (mal interpretato) che ha sempre zavorrato e impedito rivoluzioni più moderne e benefiche da farsi anche a costo di vincere meno per un futuro migliore, perché allora sminuire o addirittura sputare sulle finali perse?

Perché sminuire i percorsi europei? Le tante finali raggiunte indicano che le strade intraprese erano corrette, le sconfitte al contempo dovrebbero essere accolte più favorevolmente, sopratutto da chi reputa che in "vincere è l'unica cosa che conta" risieda il nostro grande male. Delle due l'una. Tertium non datur.

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15 minuti fa, Michel Platini 10 ha scritto:

Sono d'accordo, nell'accusa ad una poltica societaria che ha privilegiato il risultato immediato al provare ad intraprendere invece una politica progettuale e di mentalità più "europea" che avrebbe poi dato i suoi frutti duraturi, c'è una contraddizione anzi due...il primo che in realtà questo c'è stato più volte: il progetto di squadra di giovani tutta italiana e allenata da un allenatore giovane, Trap ha dato bene i suoi frutti per un decennio, ovviamente migliorando la squadra sempre di più, così come quella di Lippi e infine quella di Conte/Allegri (con annessi i progetti stadio, squadra femminile e seconda squadra). Il secondo è che una squadra che ha fatto 9 finali di Champions e 16 totali, vuol dire che in Europa ha detto la sua e che i percorsi per provare a vincerla sono stati virtuosi...le finali perse sono da studiare e forse sì, troppe sono state approcciate con timore e con l'ossessione di vincere, poi dovremmo aggiungerci un po' di sfiga e situazioni arbitrali spesso negative (Dortmund, real e Barcellona). In ogni caso qui la contraddizione è: se l'origine di tutti i mali della nostra squadra è nel motto (mal interpretato) che ha zavorrato e impedito rivoluzioni più moderne e benefiche da farsi anche a costo di vincere meno, perché allora sminuire o addirittura sputare sulle finali perse? Perché sminuire i percorsi europei? Le tante finali raggiunte indicano che le strade intraprese erano corrette, le sconfitte al contempo dovrebbero essere accolte più favorevolmente, sopratutto da chi reputa che in "l'unica cosa che conta è vincere" risieda il nostro grande male. Delle due luna. Tertium non datur.

Esattamente 

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5 ore fa, Michel Platini 10 ha scritto:

Uhm ma in realtà Van Gaal al Bayern è stato solo una stagione e mezzo, primo anno ottimo secondo deludente con esonero, avendo ereditato una squadra che era comunque già forte e che vinceva anche gli anni precedenti, tranne quello immediatamente precedente. Poi è tornato Heynckes, un grande allenatore che c'era già stato e ci aveva già vinto e non solo lì (e lo sappiamo bene purtroppo, anche se il gol di mjatovic era in fuorigioco) e sono tornati alla tedesca, anzi con lui abbiamo visto il più bel Bayern forse dai tempi di Beckenbauer...una squadra schiacciasassi che demolì il Barcellona di Guardiola e di Messi. Il fatto è che il Bayern aveva in quegli anni sempre di più aumentato il proprio strapotere politico ed economico nei confronti delle altre squadre a cui prelevava di continuo i migliori giocatori (il Borussia si avvicina? E io gli porto via Lewandowski), creando un gap enorme, un po' come è successo in Italia. Poi quando Heynckes se n'è andato, hanno preso Guardiola, ma il matrimonio non è stato come pensavano, benissimo in campionato, ma in virtù anche di una squadra nettamente superiore alla concorrenza, meno in Europa (in Coppa noi li abbiamo massacrati per 75 minuti, poi arbitraggio scandaloso, come all'andata, qualche cambio non azzeccato e la mancata spazzata di Evra ci ha condannato). Il Bayern è diventata una grande tra la seconda metà degli anni 60 e gli anni 70, prima non era una big, e poi non si è più fermata. Prima di Van Gaal avevano già fatto 7 finali di Champions/Coppa Campioni. Non mi pare si possa dire che Van Gaal abbia rivoltato il Bayern né cambiato la sua storia, in una stagione sola poi, né che si possa equiparare al lavoro di Cruijff a Barcellona (che dopo Cruijff comunque è tornato a dominare in Europa quando ha avuto Ronaldinho, Eto'o, Xavi, Iniesta ecc..., ma riconosco la sua rivoluzione). Anche se pure Cruijff per ottimizzare la sua rivoluzione ha avuto comunque bisogno dei Laudrup, degli Stoichkov e dei Romario, non i Salinas o i Beguiristain.

Concordo che sia stato molto più impattante (e in un certo senso lo sia ancora) Cruyff a Barcellona, di quanto non lo sia stato Van Gaal a Monaco di Baviera. Ma i miei come ho scritto, erano solo esempi "virtuosi".

 

PS: Heynckes allenatore straordinario e sottovalutatissimo a livello di narrazione, sul quale magari prima o poi farò un approfondimento per rendergli giustizia sul vacafe e non mi riferisco al gol di Mijatovic ma proprio al suo Bayern

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32 minuti fa, Michel Platini 10 ha scritto:

Sono d'accordo, nell'accusa ad una poltica societaria che ha privilegiato il risultato immediato al provare ad intraprendere invece una politica progettuale e di mentalità più "europea" che avrebbe poi dato i suoi frutti duraturi, c'è una contraddizione anzi due...il primo che in realtà questo c'è stato più volte: il progetto di squadra di giovani tutta italiana e allenata da un allenatore giovane, Trap ha dato bene i suoi frutti per un decennio, ovviamente migliorando la squadra sempre di più, così come quella di Lippi e infine quella di Conte/Allegri (con annessi i progetti stadio, squadra femminile e seconda squadra). Il secondo è che una squadra che ha fatto 9 finali di Champions e 16 totali, vuol dire che in Europa ha detto la sua e che i percorsi per provare a vincerla sono stati virtuosi...le finali perse sono da studiare e forse sì, troppe sono state approcciate con timore e con l'ossessione di vincere, poi dovremmo aggiungerci un po' di sfiga e situazioni arbitrali spesso negative (Dortmund, real e Barcellona). In ogni caso qui la contraddizione è: se l'origine di tutti i mali della nostra squadra è nel motto (mal interpretato) che ha zavorrato e impedito rivoluzioni più moderne e benefiche da farsi anche a costo di vincere meno, perché allora sminuire o addirittura sputare sulle finali perse? Perché sminuire i percorsi europei? Le tante finali raggiunte indicano che le strade intraprese erano corrette, le sconfitte al contempo dovrebbero essere accolte più favorevolmente, sopratutto da chi reputa che in "l'unica cosa che conta è vincere" risieda il nostro grande male. Delle due luna. Tertium non datur.

La Juventus in Europa è un caso unico per la continuità con il quale arriva in fondo alla Coppa negli ultimi 50 anni(assieme al Bayern).

Tutte le altre squadre hanno alternato momenti di vacche obese a momenti di oblio totale.

Persino il Realmadrid che ne ha vinte 15 è stato 35 anni senza vincerla(ed è il motivo per il quale la vittoria contro di noi ad Amsterdam è particolarmente ricordata, oltre che per il fatto che era nettamente quella dove partivano meno favoriti).

 

Il grande e vero rimpianto sono le due finali con le tedesche.

Ed è anche vero che il discorso della "Maledizione" esiste, per come lo conosciamo oggi, soprattutto dal 2003 in poi. Prima di Manchester la Juventus era, benchè con 2 finali perse alle spalle "L'ultima italiana ad averla vinta".

E dopo oggettivamente fra calciopoli nel mezzo e le due squadre affrontate nelle successive due finali più che si maledizione si può parlare di congiutnura sfavorevole.

 

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2 minuti fa, Adalbertino ha scritto:

Ed è anche vero che il discorso della "Maledizione" esiste, per come lo conosciamo oggi, soprattutto dal 2003 in poi.

Fratello, fidati, la maledizione ha inizio in una data e un luogo ben preciso:

 

Atene, 25 Maggio 1983

 

Dove la Juve più forte di tutti i tempi, quella con 6 campioni del Mondo + Platini, Boniek e Bettega, perse contro l'Amburgo nella finale più squilibrata di sempre a livello di pronostici.

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7 ore fa, mattjuve92 ha scritto:

Be diciamk che alla fine alora conta sto risultato, perché a tratti sembra che conti come altri che cota solo l'obiettivo finale qua dentro... se dobbiamo valutare solo la finale allora inutile chiccherare del resto conta solo il risultato finale, se dobbiamo valutare tutto be per arrvarci 9 volte devi fare 9 percorsi importanti

Certo che conta il risultato e ti dirò, che quando sei una delle più grandi società del mondo, non basta manco quello ma si richiede anche di più: ovvero un certo tipo di gioco. Il vincere e basta può andare bene se non vinci il trofeo da anni e anni, ma se sei una squadra abituata a vincere viene chiesto di più.  Questo non solo per i tifosi che già hai, ma anche per aumentare il pool e far crescere la squadra. 

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Motta non fa alcun bel calcio, Motta è un difensivista (il possesso palla per lui è uno strumento difensivo), lo era anche a Bologna.

Non a caso la difesa non è mai stata il vero problema della Juve quest'anno (a parte le ultime due partite dove la squadra si è abbandonata a se stessa ed ha smesso di provarci).

 

Il suo problema è di metodologia e di approccio. Pensa di poter gestire lo spogliatoio della Juve come gestiva il Bologna.

Non ci arriva e non è minimamente stato guidato da una dirigenza assente.

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3 ore fa, Manny Calavera ha scritto:

Il discorso verteva sul trend storico qui alla Juve per il quale gli allenatori più vincenti hanno vinto già dal primo anno. 

Ma non è vero!

Il discorso è iniziato perché un utente ha affermato che OVUNQUE si è vinto e si vince al primo anno e che non esiste processo di crescita tattica che ti porta a fare meglio negli anni successivi. 
Le risposte seguenti sono venute per confutare questa considerazione palesemente fuori dalla realtà. 
 

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2 ore fa, tantra ha scritto:

Fratello, fidati, la maledizione ha inizio in una data e un luogo ben preciso:

 

Atene, 25 Maggio 1983

 

Dove la Juve più forte di tutti i tempi, quella con 6 campioni del Mondo + Platini, Boniek e Bettega, perse contro l'Amburgo nella finale più squilibrata di sempre a livello di pronostici.

La maledizione non esiste.

Abbiamo giocato 17 finali europee più 3 intercontinentali, in totale 20, vincendone 10, esattamente la metà.

Come percentuale tutto sommato ci sta, non è che abbiamo fatto proprio schifo ...

Abbiamo perso da favoriti (su tutte Atene, come giustamente hai citato tu), ma anche vinto da sfavoriti (Roma 1996).

Un paio di volte siamo stati fregati da arbitraggi scandalosi (Amsterdam 1998 soprattutto, ma anche Dortmund 1997).

Ma tutto sommato direi che lo score della Juve nelle finali europee non è così disastroso come si vuole far credere.

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27 minuti fa, ZizouZidane ha scritto:

Ma non è vero!

Il discorso è iniziato perché un utente ha affermato che OVUNQUE si è vinto e si vince al primo anno e che non esiste processo di crescita tattica che ti porta a fare meglio negli anni successivi. 
Le risposte seguenti sono venute per confutare questa considerazione palesemente fuori dalla realtà. 
 

Parlavo con un utente che ha quotato me e gli ho spiegato quello che intendevo dire io ("il discorso verteva" è riferito a quello che ho scritto io e gli utenti che ho e mi hanno quotato). Avesse fatto un discorso generale o avesse quotato l'utente di cui parli tu non avrei puntualizzato nulla visto che non è (come ti ho scritto in precedenza) il mio punto di vista. O meglio lo condivido solo in piccola parte. 

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10 minuti fa, Manny Calavera ha scritto:

Parlavo con un utente che ha quotato me e gli ho spiegato quello che intendevo dire io ("il discorso verteva" è riferito a quello che ho scritto io e gli utenti che ho e mi hanno quotato). Avesse fatto un discorso generale o avesse quotato l'utente di cui parli tu non avrei puntualizzato nulla visto che non è (come ti ho scritto in precedenza) il mio punto di vista. O meglio lo condivido solo in piccola parte. 

si ok, l'obiezione sulla juve l'ho sollevata io. Non capisco come si possa escludere la Juve da questo ragionamento. Le altre a volte hanno vinto al secondo o addirittura al terzo anno? Bene, alla Juve no, negli ultimi 50 anni l'allenatore ha vinto sempre al primo colpo. Non è scientifico? e stica... direbbero a pordenone. Che poi vorrei anche sapere cosa c'è di "scientifico" in una squadra che vince al secondo anno. Se l'assunto che si vuol far passare è "quella squadra ha avuto tempo per imparare schemi e tattica" non sta scritto da nessuna parte, ma proprio nessuna, che il motivo sia veramente quello

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2 minuti fa, AngriJuve ha scritto:

si ok, l'obiezione sulla juve l'ho sollevata io. Non capisco come si possa escludere la Juve da questo ragionamento. Le altre a volte hanno vinto al secondo o addirittura al terzo anno? Bene, alla Juve no, negli ultimi 50 anni l'allenatore ha vinto sempre al primo colpo. Non è scientifico? e stica... direbbero a pordenone. Che poi vorrei anche sapere cosa c'è di "scientifico" in una squadra che vince al secondo anno. Se l'assunto che si vuol far passare è "quella squadra ha avuto tempo per imparare schemi e tattica" non sta scritto da nessuna parte, ma proprio nessuna, che il motivo sia veramente quello

Perché citi Pordenone? 

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19 minuti fa, MisterD. ha scritto:

La maledizione non esiste.

Abbiamo giocato 17 finali europee più 3 intercontinentali, in totale 20, vincendone 10, esattamente la metà.

Come percentuale tutto sommato ci sta, non è che abbiamo fatto proprio schifo ...

Abbiamo perso da favoriti (su tutte Atene, come giustamente hai citato tu), ma anche vinto da sfavoriti (Roma 1996).

Un paio di volte siamo stati fregati da arbitraggi scandalosi (Amsterdam 1998 soprattutto, ma anche Dortmund 1997).

Ma tutto sommato direi che lo score della Juve nelle finali europee non è così disastroso come si vuole far credere.

Quindi resta la ferita delle finali lerse in champions ma alla fine la juve una sua mentalità internazionale l'ha avuta sempre nella sua storia, perché adesso sta passando che perdiamo perché vofliamo un tipo di allenatore e tutte i luoghi comuni

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10 minuti fa, AngriJuve ha scritto:

si ok, l'obiezione sulla juve l'ho sollevata io. Non capisco come si possa escludere la Juve da questo ragionamento. Le altre a volte hanno vinto al secondo o addirittura al terzo anno? Bene, alla Juve no, negli ultimi 50 anni l'allenatore ha vinto sempre al primo colpo. Non è scientifico? e stica... direbbero a pordenone. Che poi vorrei anche sapere cosa c'è di "scientifico" in una squadra che vince al secondo anno. Se l'assunto che si vuol far passare è "quella squadra ha avuto tempo per imparare schemi e tattica" non sta scritto da nessuna parte, ma proprio nessuna, che il motivo sia veramente quello

Ma figuriamoci. Se parliamo di Juve e tifiamo Juve l'esempio che hai fatto è l'esempio più calzante da fare perchè quello che ci riguarda di più e più da vicino. Parlare di altri contesti complica solo il discorso.

 

Insomma su questo concordo assolutamente.

In realtá molti prendono l'eccezione (nel nostro contesto) e lo trasformano in regola e se non ci riescono (perchè manco c'è l'eccezione) vanno a prendere contesti diversi che alla fine non fanno che dimostrare una sola cosa: nessuno ci dice che dare più tempo aggiusta automaticamente le cose. Non è matematico manco il contrario ovviamente, ma gli esempi principe per quanto riguarda la Juve vanno tutti in un verso ad oggi, quindi ha poco senso screditarli. Leggo di utenti che scrivono "non è vero", "falso", ma sono dati. Poi possono non piacere, si può auspicare altro per il futuro, sono opinioni, ma il trend è quello ed è inutile fare negazionismo.

 

Come se io scrivessi "guardate che abbiamo vinto uno scudetto con Sarri" e uno mi rispondesse "non è vero", perchè da altre parti Sarri non ha mai vinto lo scudetto. Che senso ha? 

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Il 18/03/2025 Alle 06:45, Jsr ha scritto:

"La Juventus punta soprattutto a raggiungere risultati, mentre il Barcellona vive il calcio con gioia, un sentimento che si diffonde facilmente. È naturale che così tanti fan nel mondo siano attratti da questo modo di giocare. Ciò che mi rende più felice qui al Barcellona è l'emozione associata al bel calcio, che è una sensazione completamente diversa da quella a cui sono abituato".

Ed è esattamente il nostro problema esistenziale. 

Purtroppo le cose non cambieranno mai e poi mai. 

 

 

 

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Il Barcellona non se lo filava nessuno finché non ha fatto jackpot con Messi e la cantera, e ha vinto tutto più volte.

 

Altro che gioia, spensieratezza e altre fregnacce.

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13 ore fa, bombazo ha scritto:

La juve degli anni novanta, la prima di Lippi, era un piacere guardarla, una vera goduria. Guardiola non si è inventato nulla 

Certo, cosi come la Juve di Platini, Boniek e Laudrup e degli eroi di Spagna '82, insieme a tanti altri protagonisti del quadriennio 82-86 

 

Alcuni esempi emblematici....

 

Juventus - Aston Villa 3-1

 

 

Juventus - Manchester United 2-1, semifinale Coppa delle Coppe

 

 

Juventus - Bordeaux 3-0 (semifinale Coppa Campioni 1984-85)

 

 

Juventus - Argentinos Juniors (finale Intercontinentale)

 

 

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3 ore fa, AngriJuve ha scritto:

si ok, l'obiezione sulla juve l'ho sollevata io. Non capisco come si possa escludere la Juve da questo ragionamento. Le altre a volte hanno vinto al secondo o addirittura al terzo anno? Bene, alla Juve no, negli ultimi 50 anni l'allenatore ha vinto sempre al primo colpo. Non è scientifico? e stica... direbbero a pordenone. Che poi vorrei anche sapere cosa c'è di "scientifico" in una squadra che vince al secondo anno. Se l'assunto che si vuol far passare è "quella squadra ha avuto tempo per imparare schemi e tattica" non sta scritto da nessuna parte, ma proprio nessuna, che il motivo sia veramente quello

 

3 ore fa, Manny Calavera ha scritto:

Ma figuriamoci. Se parliamo di Juve e tifiamo Juve l'esempio che hai fatto è l'esempio più calzante da fare perchè quello che ci riguarda di più e più da vicino. Parlare di altri contesti complica solo il discorso.

 

Insomma su questo concordo assolutamente.

In realtá molti prendono l'eccezione (nel nostro contesto) e lo trasformano in regola e se non ci riescono (perchè manco c'è l'eccezione) vanno a prendere contesti diversi che alla fine non fanno che dimostrare una sola cosa: nessuno ci dice che dare più tempo aggiusta automaticamente le cose. Non è matematico manco il contrario ovviamente, ma gli esempi principe per quanto riguarda la Juve vanno tutti in un verso ad oggi, quindi ha poco senso screditarli. Leggo di utenti che scrivono "non è vero", "falso", ma sono dati. Poi possono non piacere, si può auspicare altro per il futuro, sono opinioni, ma il trend è quello ed è inutile fare negazionismo.

 

Come se io scrivessi "guardate che abbiamo vinto uno scudetto con Sarri" e uno mi rispondesse "non è vero", perchè da altre parti Sarri non ha mai vinto lo scudetto. Che senso ha? 

Io, francamente, faccio fatica a comprendere di cosa stiamo discutendo. 
 

Un utente ha scritto che ovunque si è vinto e si vince al primo anno e che il tempo non serve a crescere sul piano tattico. Io e, in maniera molto più dettagliata, l’amico @jouvans gli abbiamo fatto notare che non è così. Punto. 
 

Non si tratta di escludere o meno la Juventus da chissà quale ragionamento. Ci siamo semplicemente limitati a rispondere a una considerazione palesemente inesatta. Non siamo noi ad aver espresso una regola. Al contrario: abbiamo confutato la regola proposta dall’utente di cui sopra. 

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alla Juventus o vinci al primo anno o non vinci. Lo dice la statistica almeno che non si vuole confutare la statistica con la frase “la mia opinione è diversa”.

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6 minuti fa, Mutassim/ ha scritto:

alla Juventus o vinci al primo anno o non vinci. Lo dice la statistica almeno che non si vuole confutare la statistica con la frase “la mia opinione è diversa”.

Niente, 

O non riesco a esprimermi in Italiano io oppure il problema risiede altrove. 
 

Ps. Si dice “a meno che”. 

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Francamente mettendo due numeretti che non ho neppure commentato più di tanto non pensavo di aver aperto tutto 'sto tira e molla. Semplicemente stanotte, in una rara uscita fuori dal mio antro tattico (a proposito faccio un bel marchettone e segnalo il nuovo contenuto con slide che trovate in fondo a pag. 86 del vscafe .ghgh ) , ho letto una frase con scritto testualmente: "ovunque si vince al primo anno".. son rimasto così😶e ci ho messo un amen a dimostrare il contrario perchè, semplicemente, non è vero che OVUNQUE funzioni così. E basta aprire wikipedia per scoprirlo.

 

Poi, come giustamente fatto notare correttamente da @AngriJuve , se ci soffermiamo sulla sola Juve e sulla sola epoca post-1977 è invece assolutamente vero. .ok
Ma io, quello della "unicità Juve", è un tema che nemmeno avevo sfiorato.. infatti nel mio post (oh.. è lì.. basta leggerlo.. 😉) non cito mai la Juve. Il mio era un discorso assolutamente di carattere generale su progetti a lungo termine di altre squadre e sul fatto che quasi tutte le big di A, negli ultimi 20/25 anni (ma NON LA JUVE, che io manco ho menzionato), hanno effettivamente vinto sempre al secondo o terzo anno di gestione tecnica e non al primo come erroneamente era stato affermato. Stop.

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13 ore fa, Michel Platini 10 ha scritto:

Uhm ma in realtà Van Gaal al Bayern è stato solo una stagione e mezzo, primo anno ottimo secondo deludente con esonero, avendo ereditato una squadra che era comunque già forte e che vinceva anche gli anni precedenti, tranne quello immediatamente precedente. Poi è tornato Heynckes, un grande allenatore che c'era già stato e ci aveva già vinto e non solo lì (e lo sappiamo bene purtroppo, anche se il gol di mjatovic era in fuorigioco) e sono tornati alla tedesca, anzi con lui abbiamo visto il più bel Bayern forse dai tempi di Beckenbauer...una squadra schiacciasassi che demolì il Barcellona di Guardiola e di Messi. Il fatto è che il Bayern aveva in quegli anni sempre di più aumentato il proprio strapotere politico ed economico nei confronti delle altre squadre a cui prelevava di continuo i migliori giocatori (il Borussia si avvicina? E io gli porto via Lewandowski), creando un gap enorme, un po' come è successo in Italia. Poi quando Heynckes se n'è andato, hanno preso Guardiola, ma il matrimonio non è stato come pensavano, benissimo in campionato, ma in virtù anche di una squadra nettamente superiore alla concorrenza, meno in Europa (in Coppa noi li abbiamo massacrati per 75 minuti, poi arbitraggio scandaloso, come all'andata, qualche cambio non azzeccato e la mancata spazzata di Evra ci ha condannato). Il Bayern è diventata una grande tra la seconda metà degli anni 60 e gli anni 70, prima non era una big, e poi non si è più fermata. Prima di Van Gaal avevano già fatto 7 finali di Champions/Coppa Campioni. Non mi pare si possa dire che Van Gaal abbia rivoltato il Bayern né cambiato la sua storia, in una stagione sola poi, né che si possa equiparare al lavoro di Cruijff a Barcellona (che dopo Cruijff comunque è tornato a dominare in Europa quando ha avuto Ronaldinho, Eto'o, Xavi, Iniesta ecc..., ma riconosco la sua rivoluzione). Anche se pure Cruijff per ottimizzare la sua rivoluzione ha avuto comunque bisogno dei Laudrup, degli Stoichkov e dei Romario, non i Salinas o i Beguiristain.

Diciamo che Van Gaal ebbe il grosso merito di portare Robben, il giocatore più sottovalutato che ricordi.

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20 minuti fa, ZizouZidane ha scritto:

Niente, 

O non riesco a esprimermi in Italiano io oppure il problema risiede altrove. 
 

Ps. Si dice “a meno che”. 

Lo scrivi benissimo.

Se solo avessi rudimenti sulle serie storiche e sui modelli predittivi, continueresti a scriverlo benissimo e riempiresti lo scritto di contenuti analitici.

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11 minuti fa, Mutassim/ ha scritto:

Lo scrivi benissimo.

Se solo avessi rudimenti sulle serie storiche e sui modelli predittivi, continueresti a scriverlo benissimo e riempiresti lo scritto di contenuti analitici.

Probabilmente non hai seguito il discorso con sufficiente attenzione. Se lo avessi fatto, ti saresti risparmiato un commento inutile.

Capisco che sei iscritto da un mese e, forse, ancora non sai come funziona. Ma è buona norma leggersi quello che si è detto in precedenza e com’è iniziato il confronto, prima di intervenire. 

28 minuti fa, jouvans ha scritto:

Francamente mettendo due numeretti che non ho neppure commentato più di tanto non pensavo di aver aperto tutto 'sto tira e molla. Semplicemente stanotte, in una rara uscita fuori dal mio antro tattico (a proposito faccio un bel marchettone e segnalo il nuovo contenuto con slide che trovate in fondo a pag. 86 del vscafe .ghgh ) , ho letto una frase con scritto testualmente: "ovunque si vince al primo anno".. son rimasto così😶e ci ho messo un amen a dimostrare il contrario perchè, semplicemente, non è vero che OVUNQUE funzioni così. E basta aprire wikipedia per scoprirlo.

 

Poi, come giustamente fatto notare correttamente da @AngriJuve , se ci soffermiamo sulla sola Juve e sulla sola epoca post-1977 è invece assolutamente vero. .ok
Ma io, quello della "unicità Juve", è un tema che nemmeno avevo sfiorato.. infatti nel mio post (oh.. è lì.. basta leggerlo.. 😉) non cito mai la Juve. Il mio era un discorso assolutamente di carattere generale su progetti a lungo termine di altre squadre e sul fatto che quasi tutte le big di A, negli ultimi 20/25 anni (ma NON LA JUVE, che io manco ho menzionato), hanno effettivamente vinto sempre al secondo o terzo anno di gestione tecnica e non al primo come erroneamente era stato affermato. Stop.

Era davvero così difficile?

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