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Jsr

Szczesny e la differenza tra Juve e Barça

Post in rilievo

Sta esterofilia è ridicola. Fino agli anni 90 eravamo il campionato più bello del mondo. Ma Juve di trap di Lippi quella di Conte e del primo allegri hanno avuto grandi campioni e fatto a tratti un ottimo calcio 

Sembra che fino a ieri eravamo melma 

E pure questa accusa continua al tifoso juventino mi fa schifo. 

Chi non vuole vincere giocando bene e chi non vuole vincere in Europa? 

Abbiamo fatto due finali di Champions con Allegri facendo un ottima figura e Ronaldo era stato preso per questo poi il COVID e quello che è accaduto.

Non siamo peggio o meglio di altri solo più sfortunati in Champions. Abbiamo vinto UEFA e coppe coppe e tutte le competizioni prima degli altri 

 

Ora la storia è semplice abbiamo una proprietà scellerata che ha scelto uomini non adatti. Motta non sta facendo schifo per colpa dei tifosi o della mentalità ,smettetela di dire sta stupidata! Non basta prendere uno che si ispira a guardiola per vincere. Il real vince con un Matusalemme in panchina. Bisogna comprare giocatori forti e sceglie un allenatore bravo . Tutto qua.e soprattutto avere una dirigenza all altezza

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57 minuti fa, Malakay ha scritto:

La differenza tra noi e il barcellona e' il rigore non dato su Pogba...

Era rigore netto ma.le spagnole le 2 sono sempre strafavorite dagli arbitri 

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56 minuti fa, centrattacco ha scritto:

Non siamo negli anni 90 amico, ii tuoi sembrano discorsi di 30 anni fa dove eravamo il campaionato dominante e la coppa uefa sembrava la coppa italia. Non è più così da un pezzo e oggi fa ridere denigrare campionati come la liga o la premier (ma pure la bundes).

Non la Liga ma due tre club

Il barca ed il real hanno possibilità economiche illimitate e soprattutto in barca doveva essere fallito da un pezzo. Fino a qualche mese fa non poteva iscrivere giocatori poi di colpo comprano pure. 

Se fai yamal o vinicius grazie al cavolo ti diverti....

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Molti continuano a confondere o a non capire cosa si intende per bel gioco,che altro non è che organizzazione tattica e tecnica con mentalità propositiva.

E nella nostra storia abbiamo avuto esempi espliciti di questo,la juve di lippi era meravigliosa e a tratti anche quella di conte,non accetterò mai il concetto che spesso si vuol far passare cioè che la juve ha nel dna quello di giocare male e del risultato senza badare ad altro.

Poi la bellezza in senso stretto è soggettiva,per me il tiki taka è noia,la verticalità e l'intensità di premier e bundesliga invece sono bel gioco,ma quello è tutto un altro discorso 

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6 ore fa, jurgen kohler ha scritto:

Sicuramente c'è un problema culturale per cui il tifoso juventino non vuole un club al pari di Real Madrid, Barcellona, Bayern, ecc.

 

Al tifoso Juventino interessa solo l'Inter, il Napoli, il Milan. Oltre non va. Non ha nessuna ambizione di primeggiare in Europa, proprio non interesa. 

Può’ darsi che tu abbia ragione. Certamente per competere con i top mondiali bisogna essere superiori, e di molto, a quelli nazionali. Inoltre ho sempre avuto l’impressione che i primi a privilegiare  la  competizione nazionale  fossero  i proprietari, convinti che in questo modo avrebbero avuto un ritorno con la vendita delle autovetture sul territorio, dal momento che fuori dai confini….. Ricordo le dichiarazioni di Berlusconi quando prese il Milan, che considerò veicolo per acquisire una visibilità europea e mondiale che le sole TV non potevano garantirgli. E ben prima di entrare in politica aveva già ottenuto quanto desiderava, senza badare a spese. 

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1 minuto fa, dragon89 ha scritto:

Molti continuano a confondere o a non capire cosa si intende per bel gioco,che altro non è che organizzazione tattica e tecnica con mentalità propositiva.

E nella nostra storia abbiamo avuto esempi espliciti di questo,la juve di lippi era meravigliosa e a tratti anche quella di conte,non accetterò mai il concetto che spesso si vuol far passare cioè che la juve ha nel dna quello di giocare male e del risultato senza badare ad altro.

Poi la bellezza in senso stretto è soggettiva,per me il tiki taka è noia,la verticalità e l'intensità di premier e bundesliga invece sono bel gioco,ma quello è tutto un altro discorso 

Esattamente ma anche le prime juve di allegri era dominanti m, non arrivi in finale in europa per caso, poi abbiamo avuto juventus meno entusiasmanti ma avbinare la parola juve e vincere facendo schifo oltre ad essere un paradosso è una grande stupidaggine,  come se poi nella storia barca o altri club abbiano avuto solo alti fatti di gran calcio e basta

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6 ore fa, bombazo ha scritto:

Il problema è che questi cambiamenti bisogna farli gradualmente e non drasticamente come ha fatto Motta, quella del Barcellona è una cultura inculcata da secoli così come quella della Juve dove vincere è l'unica cosa che conta. Non è possibile alla Juve fare tutto e subito e passare dal. Vincere è l'unica cosa che conta a Vincere-convincere e divertire alla Sacchi per intenderci, c'è tutto un percorso da fare dietro, sono culture differenti che hanno fatto ugualmente la storia delle rispettive società. Bisogna avere equilibrio e ogni tanto apportare modifiche e non farlo drasticamente. 

Vincere convincere e divertire direi alla Berlusconi allora, più che alla Sacchi. Perché senza lo squadrone messo a disposizione, Sacchi sarebbe stato una meteora.

Se non avesse vinto le due coppe dei campioni, sarebbe stato dimenticato

Tradizione e mentalità si possono sumussate e adattare in qualche anno, penso che si doveva insistere su Sarri a quel punto...

E comunque Sczezsny o come si scrive , potrebbe evitare di filosofeggiare più di tanto...

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5 minuti fa, tiger man ha scritto:

Non la Liga ma due tre club

Il barca ed il real hanno possibilità economiche illimitate e soprattutto in barca doveva essere fallito da un pezzo. Fino a qualche mese fa non poteva iscrivere giocatori poi di colpo comprano pure. 

Se fai yamal o vinicius grazie al cavolo ti diverti....

Ricordalo ai commercialisti qua dentro che vanno ad esaltare gli altri  perché il barca era praticamente fallito, da noi avrebbero detto che per cercare la vittoria a tutti i costi saremmo falliti.... giudicando loro invece vengono omesse ste cose, fino a genaio non potevano iscrivere dani olmo, poi insieme al real sono protetti dalla propria federazione non come da noi che veniamo colpiti appena possono...

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1 ora fa, Malakay ha scritto:

La differenza tra noi e il barcellona e' il rigore non dato su Pogba...

Un po' come il rigore di Iuliano-Ronaldo

 

Ve l'ho detto che ci manca solo Mancini per la trasformazione definitiva 

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37 minuti fa, mattjuve92 ha scritto:

Però scusa una cosa la juve non ha vinto le finali ma non si puodire che nella sua storia non sia stata europea, i percorsi (visro che non so parla di risultati) li abbiamo fatti e anche bene, abbiamo vinto tutte le coppe europee ecc quello che manca e vincere le finali non essere europei se non sei europeo non fai tutte quelle finali

Io parlo proprio di un cambio radicale di mentalità. Non vorrei più una Juve alla Chiellini, che dice non siamo il Real e dobbiamo difenderci con le nostre armi, umiltà, resistenza, resilienza, sofferenza... Non dico che tutti la devono pensare come me, tanti vorrebbero solo tornare quelli che eravamo. Io no, io vorrei un cambiamento totale di mentalità, una transizione che non può essere immediata ma spero avverrà.

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1 ora fa, GiovanniTrapattoni ha scritto:

Che cosa c'entra il "primeggiare in Europa" col vivere il rapporto col calcio come Szczesny testimonia si viva al Barcellona? La ricetta per primeggiare è quella che hai deciso tu? O é il progetto fantasioso di Motta? Non capisco perché poni delle tue opinioni molto discutibili come fossero la via. Non hai azzeccato nemmeno che avevamo la miglior difesa per pure caso, mi hai detto che gufavo, ora ci dici che non vogliamo primeggiare perché così e colà. Ma sinceramente, ma parla per te che già non ce la fai.

Io parlo sempre per me, tra l'altro credo di non averti mai nemmeno quotato per primo... tanto per dimostrarti quanto mi interessa la tua opinione, ammesso che tu abbia scritto qualcosa che viene dal tuo sacco. Io non ricordo di cose scritte da te. Ti conosco solo perché mi quoti ogni santo giorno sefz 

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Adesso, Karma Cop ha scritto:

Io parlo proprio di un cambio radicale di mentalità. Non vorrei più una Juve alla Chiellini, che dice non siamo il Real e dobbiamo difenderci con le nostre armi, umiltà, resistenza, resilienza... Non dico che tutti la devono pensare come me, tanti vorrebbero solo tornare quelli che eravamo. Io no, io vorrei un cambiamento totale di mentalità, una transizione che non può essere immediata ma spero avverrà.

Ma non è esistita solo la juve di chiellini nella bostra storia, così come non è esistito sempre è solo il barca di questi decenni... rssitenza resilienza eccc sono cose che tutte le squadre hanno se poi giovhi una finale contro messi suarez neymar xavi iniesta non giochi contro una mentalità giochi contro dei fenomeni assoluti a livello storico.... non abbiamo certo avuto 130 di storia mediocre con qualche exploit per dire che abbiamo una mentalità brutta.....a noi per essere il real di turno è mancata quella maledetta coppa ma i percorsi europei non sono stati solo resilienza ma anche grande calcio nella nostra storia cbe poi si va a periodo perché ancbe lo stesso real per decenni non ha vinto la coppa.. la tradizione juve non è giicare male e sperare nell'exploit... il vero problema è tornare in alto e cercare di stare sempre in alto anche non vincendo, rimanere nell'elite senza decadere e per farlo servono anche possibilità economiche importanti e voglia della società di rimanere in alto, non è solo il gioco che determina tutto.... poi ripeto la juve in 120 e più ani di storia non è certo stata spettatrice in europa anche se quello che uccide il tifoso juventino è il fatto che quella cavoo di coppa ce la siamo fatta sfuggire per ben sette volte, avessimo vinto anche solo due coppe in più avremmo tutt'altro pensiero oggi

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4 ore fa, Antares ha scritto:

Può darsi che ci sia un approccio mentale più libero gioioso... Ma vorrei vedere se il Barcellona avesse i risultati della Juventus di quest'anno con quale gioia vivrebbero i tifosi e lo stesso ambiente...... Facile essere felici quando abbiamo una squadra stellare e vengono i risultati...

Mi pare che anche al Barcellona ultimamente siano passati da stagioni così, a differenza nostra però loro fondano le loro fortune su ragazzi nati e cresciuti con quella filosofia e con quella maglia stampata addosso, noi abbiamo calciatori che fino allo scorso anno giocavano in tutt'altro modo e altri appena arrivati che non hanno la personalità per poter giocare serenamente con addosso una maglia così pesante.

 

 

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7 minuti fa, mattjuve92 ha scritto:

Ma non è esistita solo la juve di chiellini nella bostra storia, così come non è esistito sempre è solo il barca di questi decenni... rssitenza resilienza eccc sono cose che tutte le squadre hanno se poi giovhi una finale contro messi suarez neymar xavi iniesta non giochi contro una mentalità giochi contro dei fenomeni assoluti a livello storico.... non abbiamo certo avuto 130 di storia mediocre con qualche exploit per dire che abbiamo una mentalità brutta.....a noi per essere il real di turno è mancata quella maledetta coppa ma i percorsi europei non sono stati solo resilienza ma anche grande calcio nella nostra storia cbe poi si va a periodo perché ancbe lo stesso real per decenni non ha vinto la coppa.. la tradizione juve non è giicare male e sperare nell'exploit... il vero problema è tornare in alto e cercare di stare sempre in alto anche non vincendo, rimanere nell'elite senza decadere e per farlo servono anche possibilità economiche importanti e voglia della società di rimanere in alto, non è solo il gioco che determina tutto.... poi ripeto la juve in 120 e più ani di storia non è certo stata spettatrice in europa anche se quello che uccide il tifoso juventino è il fatto che quella cavoo di coppa ce la siamo fatta sfuggire per ben sette volte, avessimo vinto anche solo due coppe in più avremmo tutt'altro pensiero oggi

La Juve che si avvicina di più a quella che vorrei io è quella di Lippi, che non a caso è quella che ho amato di più (se così si può dire, visto che amo la nostra maglia a prescindere). Sarò molto attento nel vedere chi succederà a Motta, perché sarà indicativo di quale direzione si vuole prendere. Per me "l'idea Motta" era giusta, ma lui si sta rivelando un pessimo gestore e quindi la persona sbagliata. Se c'è da calare la mannaia anche in dirigenza, che si cali ma, ripeto, seguendo una linea coerente senza passi indietro. Ovviamente non abbiamo più certi campioni in squadra, ma è anche vero che tanti, tanti soldi sono stati messi su calciatori sbagliati...

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51 minuti fa, tevezmania ha scritto:

La Juve deve togliersi dalla mediocrità che si è cucita addosso negli ultimi anni.Manchiamo su tutto , pure senza sponsor.Secondo me serve una nuova proprietà con ambizioni nuove ,forti e capitali importanti. 

Cambiamo proprietà ok, ma con giudizio, che è un attimo passare dalla mediocrità alla bancarotta e quindi alla serie C, se capiti in mano ad un avventuriero.

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1 ora fa, Michel Platini 10 ha scritto:

“Vincere non è importante: è l’unica cosa che conta”, qual è il vero significato? Ce lo spiega Alessandro Del Piero

“Vincere non è importante: è l’unica cosa che conta”, “Winning isn’t everything; it’s the only thing“ sono le parole pronunciate per la prima volta da Henry Russel “Red” Sanders nel 1950 ed è una frase ad effetto che inconsapevolmente è diventata il motto della Juventus FC, una frase immortale pronunciata da Boniperti a fine anni ’80.

Sanders era l’allenatore di UCLA per la squadra di football americano dell’Università e pronunciò quelle parole durante una lezione di educazione fisica al California Polytechnic State University di San Luis Obispo.

La frase divenne famosa tra gli appassionati di sport americani quando fu ripresa da uno dei coach più in vista dell’NLF, Vince Lombardi quando allenava Green Bay Packers (due Super Bowl consecutivi). La prima volta la pronunciò in un’intervista pubblicata da Sport Illustrated nel 1955 e, nel 1959, nel suo libro di memorie Run to Daylight.

Nella Juventus post Platini, post 1986, il club da più vincente del Mondo era entrato in una crisi tecnica (e non solo) senza precedenti: Boniperti non riusciva a acquistare un calciatore di primo piano per via della forte concorrenza di Milan, Inter, Sampdoria e Napoli che disponevano di budget superiori (al tempo la crisi FIAT era tangibile e l’Avvocato e Cesare Romiti avevano chiuso i rubinetti).

Il Presidente Boniperti cercava (con seconde e terze scelte) di rendere comunque la squadra competitiva cercando di trasmettere i valori bianconeri, la solita mentalità vincente, facendo leva sul DNA del club e sulla tradizione.

Proprio in quel contesto, ad inizio di una stagione con un simbolo bianconero come Dino Zoff in panchina (ne parleremo di quella mitica squadra capace di vincere Coppa Uefa e Coppa Italia nonostante un gap tecnico con la concorrenza), quella immortale frase di Sanders venne all’orecchio di Pietro Bianco, capo ufficio stampa della Juventus dal 1988 al 1994. Bianco la suggerì a Giampiero Boniperti che la proferì in un’intervista sulle aspettative stagionali dei bianconeri, nel pre-campionato.

Quella frase, ripresa nel 2011 dallo stesso Boniperti durante l’inaugurazione dello Stadium accanto a Del Piero, è stata però spesso male interpretata e storpiata soprattutto dagli avvelenatori di pozzi e dalla narrativa anti-juventina, ma anche da certi tifosi bianconeri.

Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta: il reale significato

Quella magica sera Alessandro Del Piero era seduto accanto proprio al Presidentissimo, a colui che lo ha portato alla Juventus (pagandolo a peso d’oro dal Padova giovanissimo). E saranno “coincidenze” ma proprio l’ex Capitano ha le idee molto chiare su come deve essere interpretata questa frase (e penso che un ripasso della reale mentalità juventina non faccia mai male a quelle “sette” che sul web oramai stanno devastando il DNA bianconero).

E’ chiaro che Boniperti ne ha parlato a Del Piero, gli ha passato il testimone chiarendo bene il significato.
“Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta!”

“Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta significa essere alla Juve vuol dire dare tutto, senza alibi e senza limiti, per vincere, perché quello è l’unico obiettivo e non ci si può accontentare di null’altro. Mi fa piacere ricordare il Grande Presidente in questo modo”

Alessandro Del Piero



Non vuol dire che il risultato è tutto e va raggiunto con qualunque mezzo e costi quel che costi. No, non è così e questo significato è di chi è in malafede e vuole mettere in cattiva luce la stessa Juventus.

Alessandro Del Piero è molto chiaro nella sua esposizione: “Il risultato non può che essere centrale, lo pensano anche quelli che dicono di non pensarlo. Ma la frase di Boniperti, e lo dico sapendo bene di cosa parlo, è stata storpiata malamente da chi gli attribuisce il significato di “vincere a tutti i costi e con qualunque mezzo”. Non è così.

“Significa: essere alla Juve – afferma Del Piero – vuol dire dare tutto, senza alibi e senza limiti, per vincere, perché quello è l’unico obiettivo e non ci si può accontentare di null’altro. Mi fa piacere ricordare il Grande Presidente in questo modo”

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Da super tifoso dei Green Bay Packers, solo una precisazione. Quelli vinti da Vince Lombardi non erano Superbowl, in quegli anni la NFL era strutturata in maniera diversa da oggi. Erano comunque i campioni della NFL.

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19 minuti fa, Karma Cop ha scritto:

La Juve che si avvicina di più a quella che vorrei io è quella di Lippi, che non a caso è quella che ho amato di più (se così si può dire, visto che amo la nostra maglia a prescindere). Sarò molto attento nel vedere chi succederà a Motta, perché sarà indicativo di quale direzione si vuole prendere. Per me "l'idea Motta" era giusta, ma lui si sta rivelando un pessimo gestore e quindi la persona sbagliata. Se c'è da calare la mannaia anche in dirigenza, che si cali ma, ripeto, seguendo una linea coerente senza passi indietro. Ovviamente non abbiamo più certi campioni in squadra, ma è anche vero che tanti, tanti soldi sono stati messi su calciatori sbagliati...

Ma quella juve di lippi oltre al tecnico aveva fior di campioni,.la prima di conte e le prime di allegri sono anate in quella direzione perché si giocava a calcio bene in Italia e con allegri anche in Europa facendo percorsi  e prestazioni anche importanti contro squadre top europee poi il mantenimento a quei standard significa anche saper spendere, saper rinnovare la squadra e portare campioni in campo e in panchina,  il problema rimane che non abbiamo vinto la coppa che sarebbe stata la ciliegina sulla torta di un grande ciclo e gruppo e la cosa piu grave è stato il fatto che ogni volta dobbiamo quasi sprofondare per risalire invece di transitare tra un ciclo ad un altro mantenendo un standard alto, considerando che nella storia capita e capiterà di fare male o malissimo.... motta non è che rappresentasse il cambio di mentalità doveva rappresentare una ripartenza con la sua idea di gioco e una squadra sostenibile ma ad oggi non ha dimostrato di saper gestire le risorse al netto di una squadra che non e di fenomeni... ma secondo me non esiste tornare indietro anche perché chi sarebbero i grandi gestori che potremmo prendere, nessuno sia perché non c'è niente da gestire sia perché secondo me alla fine siamo troppo vittime di sta cosa del gestore o del giochista.... bisogna azzeccare le scelte sia a livello di campo che di carattere delle persone che si prendono e cercare di ripartire con competitività in Italia e in europa che sia fatto con de zerbi o con pioli... anche perché nessuno dei due ti da certezze di vittoria, di sconfitte o di mentalità migliore o peggiore secondo me,  il campo giudicherà e se motta fallisce non è certo per la nostra mentalità visto che abbiamo cambiato tutto praticamente, fallisce perché in questo momento non sembra adeguato.. qualsiasi tipo di gioco, mentalità ecc per essere buona deve esser supportata da una crescita costante e dei risulati intermedi che ti portano a dire che la strada sia giusta....poi ormai il calcio è cambiato anche lo stesso mancini con l'italia non ha fatto certo un calcio "antico"... sta tutto nell'efficacia che sia ha.... poi purtroppo  come detto il nostro vero tallone d'Achille è aver perso tutte quelle finali che ci portano a vedere e fare discussioni su mentalità ecc che per me la juve ha avuto sia in italia che in europa ma non sono io che lo dico ma i percorsi fatti, certo alla fine si torna li, il risultato finale è importante per certificare la bontà di quei percorsi o dei prossimi percorsi che siano con allenatori esordienti, di esperienza, e con le loro idee... poi oggi vediamo tutto più nero perché sono anni che non riusciamo a riemergere sia in italia che in europa... la mia speranza è ritrovarci e cercare una volta per tutte di mantenere e non distruggere anche nei momenti di magra

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41 minuti fa, zebra67 ha scritto:

Cambiamo proprietà ok, ma con giudizio, che è un attimo passare dalla mediocrità alla bancarotta e quindi alla serie C, se capiti in mano ad un avventuriero.

Inda da quando ha cambiato con Zhang è diventata più forte di noi....e attualmente vedo un'abisso tra le due società. Hanno uno sponsor da 35 k e noi 0 , dei dirigenti capaci e noi 0, un peso politico forte e noi 0....e preghiamo che  non vincano la Champions. 

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3 minuti fa, tevezmania ha scritto:

Inda da quando ha cambiato con Zhang è diventata più forte di noi....e attualmente vedo un'abisso tra le due società. Hanno uno sponsor da 35 k e noi 0 , dei dirigenti capaci e noi 0, un peso politico forte e noi 0....e preghiamo che  non vincano la Champions. 

Rischiando però il fallimento per la marea di debiti accumulati, non a caso sono corsi ai ripari e la proprietà da Suning è passata al fondo Oaktree.
Pensi che a noi ce l'avrebbero fatta passar liscia?

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Differenza abissale e non da oggi.

Non mi dimenticherò mai come Dani Alves e Neymar scesero quelle scale prima della finale di Berlino. Quello stesso Dani Alves durato solo una stagione perché troppo anarchico tatticamente 

 

Ma non so se farei cambio sinceramente ognuno ha la propria filosofia…i valori storici della juve(attualmente un po’ appannati) erano importanti 

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Io ho sempre trovato stucchevole la diatriba giochisti/risultatisti, come se gioco e risultato fossero mutuamente esclusivi.

Non è così.

Il "bel" gioco (e il concetto di bellezza in generale) è soggettivo, il risultato è oggettivo.

Nello sport professionistico, il risultato è lo scopo del gioco.

Quindi poche balle, risultatisti lo sono tutti.
Che poi ci siano modi diversi di arrivare al risultato è ovvio, e l'allenatore intelligente è quello che sceglie la strada migliore in base alle caratteristiche della rosa che ha.

Come è ovvio che se hai Messi e Iniesta invece di Koopmeiners e McKennie è più facile ottenere risultati.

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4 minuti fa, DoctorBianconero86 ha scritto:

Differenza abissale e non da oggi.

Non mi dimenticherò mai come Dani Alves e Neymar scesero quelle scale prima della finale di Berlino. Quello stesso Dani Alves durato solo una stagione perché troppo anarchico tatticamente 

 

Ma non so se farei cambio sinceramente ognuno ha la propria filosofia…i valori storici della juve(attualmente un po’ appannati) erano importanti 

Con quei valori e quella filosofia abbiamo vinto 38 scudetti, abbiamo il primato anche di Coppe Italia vinte, siamo arrivati 9 volte in finale di Champions, unica italiana ad aver vinto tutte le Coppe, e siamo il sesto club europeo come numero di trofei internazionali vinti.
Come dico sempre, se vinci così tanto e arrivi in finale di CL, a meno di rare eccezioni, evidentemente non giochi tanto male...
E lo abbiamo dimostrato, con Lippi e anche nell'epoca del primo Allegri.
Abbiamo avuto anche la fortuna di avere eccellenti interpreti, che sapevano dare la qualità necessaria al nostro gioco.
Ora non abbiamo più nemmeno questa fortuna.

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8 minuti fa, zebra67 ha scritto:

Con quei valori e quella filosofia abbiamo vinto 38 scudetti, abbiamo il primato anche di Coppe Italia vinte, siamo arrivati 9 volte in finale di Champions, unica italiana ad aver vinto tutte le Coppe, e siamo il sesto club europeo come numero di trofei internazionali vinti.
Come dico sempre, se vinci così tanto e arrivi in finale di CL, a meno di rare eccezioni, evidentemente non giochi tanto male...
E lo abbiamo dimostrato, con Lippi e anche nell'epoca del primo Allegri.
Abbiamo avuto anche la fortuna di avere eccellenti interpreti, che sapevano dare la qualità necessaria al nostro gioco.
Ora non abbiamo più nemmeno questa fortuna.

Il problema è che l'ultimo trofeo europeo lo abbiamo alzato quasi 30 anni fa.

 

In questi 30 anni il calcio è molto cambiato.

 

È per questo che anche.noi dobbiamo cambiare.

 

Per non aspettare altri 30 anni.

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