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Jsr

Szczesny e la differenza tra Juve e Barça

Post in rilievo

5 minuti fa, Adalbertino ha scritto:

senza il lavoro di Lippi e di Conte quello di Capello e Allegri non ci sarebbe conseguentemente mai stato.

Perdonami, il calcio di Capello era la negazione esatta di quello di Lippi. 

Non ci vedo conseguenza alcuna. Anzi, mi pare ci sia stata una frattura decisa. 

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Ma ancora Motta associandoli al bel calcio... Ma per favore... Non c'entra niente con l'intervista come Motta non centrerebbe niente con il bel gioco...

 

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5 ore fa, GiovanniTrapattoni ha scritto:

Ma non è vero, il primo caso é solo il normale iter di un allenatore. Alla Juve, ma direi ovunque, la squadra vincente arriva alla prima stagione. 

No alt.. aspè... senza andare nelle memorie di chissà quale epoca, già solo negli anni 2000:

Conte all'inter vince lo scudo al secondo anno, Inzaghi al terzo. Pioli al Milan al terzo.

Capello a Roma al secondo. Eriksson alla Lazio al terzo. Spalletti a Napoli al secondo. Ancelotti al Milan al terzo.
Vabbè mi fermo qui, che tanto il concetto si è capito 😉

 

Per quanto riguarda i progetti di un certo tipo che a lungo termine non assicurano risultati, per carità tutto può essere nella vita come nel calcio, però di esempi "virtuosi/famosi" ce ne sono. Per dire: il Barcellona prima dell'arrivo di Cruyff non era nemmeno parente del Barcellona che conosciamo oggi e aveva vinto 0 Champions (diconsi zero Champions). Con la riforma tattica, di cantera, di mentalità, ecc da cui il Barca non si è mai più discostato a partire da allora, di Champions ne ha vinte ben 5, a partire dalla stagione 1991-1992. E i campionati erano solo 10 vinti in oltre 60 anni anni prima di Cruyff e invece ben 17 nei 30 anni circa dell'epoca "catalana" attuale.

Il Bayern prima di Van Gaal e del conseguente metodo di lavoro che hanno anche oggi, aveva vinto 21 scudetti partendo a contare dal 1931 (che ancora neanche c'era stato il nazismo) fino al 2008.. insomma: tolta la guerra, fanno 21 scudi in circa 65 anni.. ora invece, dal dopo Van Gaal, 12 in soli 15 anni (che quasi certamente diventeranno 13 quest'anno).

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39 minuti fa, jouvans ha scritto:

No alt.. aspè... senza andare nelle memorie di chissà quale epoca, già solo negli anni 2000:

Conte all'inter vince lo scudo al secondo anno, Inzaghi al terzo. Pioli al Milan al terzo.

Capello a Roma al secondo. Eriksson alla Lazio al terzo. Spalletti a Napoli al secondo. Ancelotti al Milan al terzo.
Vabbè mi fermo qui, che tanto il concetto si è capito 😉

 

Per quanto riguarda i progetti di un certo tipo che a lungo termine non assicurano risultati, per carità tutto può essere nella vita come nel calcio, però di esempi "virtuosi/famosi" ce ne sono. Per dire: il Barcellona prima dell'arrivo di Cruyff non era nemmeno parente del Barcellona che conosciamo oggi e aveva vinto 0 Champions (diconsi zero Champions). Con la riforma tattica, di cantera, di mentalità, ecc da cui il Barca non si è mai più discostato a partire da allora, di Champions ne ha vinte ben 5, a partire dalla stagione 1991-1992. E i campionati erano solo 10 vinti in oltre 60 anni anni prima di Cruyff e invece ben 17 nei 30 anni circa dell'epoca "catalana" attuale.

Il Bayern prima di Van Gaal e del conseguente metodo di lavoro che hanno anche oggi, aveva vinto 21 scudetti partendo a contare dal 1931 (che ancora neanche c'era stato il nazismo) fino al 2008.. insomma: tolta la guerra, fanno 21 scudi in circa 65 anni.. ora invece, dal dopo Van Gaal, 12 in soli 15 anni (che quasi certamente diventeranno 13 quest'anno).

Ecco.

I fatti.

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quando hai gli arbitri a libro paga (non detto come battuta o complottismo, ma proprio lì carte alla mano e messo a bilancio) devi preoccuparti poco di fallimenti tipo restare fuori dalla zona CL. Al netto di un campionato dove lo scudetto è un discorso tra 2 squadre, e esclusa la terza incomoda AM il resto delle partite sono sgambate e allenamenti per la CL

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Al Barcellona vivono il calcio con passione, alla Juve vivono il portafoglio con passione.

Cominciamo a riportare gente che ama la Juve ed il calcio e forse si tornerà a vincere.

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5 ore fa, mattjuve92 ha scritto:

Che poi si parla di mentalità ma una squadra che nella storia fa 9 finali di champions, vince tutti i trofei europei e internazionali, fa percorsi e partite in europa di livello e prestigio anche contro club europei,  non certo li manca la mentalità europea... poi vero alla fine abbiamo perso 7 finali su 9 e questo pesa molto sul giudizio che si da, però alla fine visto che piace spesso non parlare  di risulato visto che qualcuno dice che non è sempre la cosa che conta, be allora valutando i percorsi,  di calcio di livello con giocatori di livello lo abbiamo fatto eccome.... poi oggi dopo ormai più di cinque anni di difficoltà ci sta vedere tutto nero però neanche esagerare.... poi il nostro fardello rimangono le finali ma ripeto ci arrivi non certo per caso lì....

Andarci vicino conta solo a bocce. La finale è La Partita che conta di più. E perderla è la piu grande delusione che ci possa essere.O si vince o non si vince. Quando vai a guardare il palmares, guardi se hai il trofeo. La Roma è arrivata 14 volte seconda, poi trovi l Inter a 16 e il Milan a 17. Penso che nessuno si sogni manco minimamente di metterla manco vicino alle altre 2.

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2 ore fa, apsulo ha scritto:

Al Barcellona vivono il calcio con passione, alla Juve vivono il portafoglio con passione.

Cominciamo a riportare gente che ama la Juve ed il calcio e forse si tornerà a vincere.

Diciamo che in Spagna il governo permette ingaggi diciamo "fantasiosi" e le Società pur quasi sul lastrico comunque sopravvivono..chiedo aiuto a qualche utente più competente di me per far luce sulla questione 

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5 ore fa, jouvans ha scritto:

No alt.. aspè... senza andare nelle memorie di chissà quale epoca, già solo negli anni 2000:

Conte all'inter vince lo scudo al secondo anno, Inzaghi al terzo. Pioli al Milan al terzo.

Capello a Roma al secondo. Eriksson alla Lazio al terzo. Spalletti a Napoli al secondo. Ancelotti al Milan al terzo.
Vabbè mi fermo qui, che tanto il concetto si è capito 😉

Ma se cambi gli uomini arriva pure alle decima 😄 

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Quoto

 

Per quanto riguarda i progetti di un certo tipo che a lungo termine non assicurano risultati, per carità tutto può essere nella vita come nel calcio, però di esempi "virtuosi/famosi" ce ne sono. Per dire: il Barcellona prima dell'arrivo di Cruyff non era nemmeno parente del Barcellona che conosciamo oggi e aveva vinto 0 Champions (diconsi zero Champions). Con la riforma tattica, di cantera, di mentalità, ecc da cui il Barca non si è mai più discostato a partire da allora, di Champions ne ha vinte ben 5, a partire dalla stagione 1991-1992. E i campionati erano solo 10 vinti in oltre 60 anni anni prima di Cruyff e invece ben 17 nei 30 anni circa dell'epoca "catalana" attuale.

Il Bayern prima di Van Gaal e del conseguente metodo di lavoro che hanno anche oggi, aveva vinto 21 scudetti partendo a contare dal 1931 (che ancora neanche c'era stato il nazismo) fino al 2008.. insomma: tolta la guerra, fanno 21 scudi in circa 65 anni.. ora invece, dal dopo Van Gaal, 12 in soli 15 anni (che quasi certamente diventeranno 13 quest'anno).

 

 

 

Ma la mentalità o la tattica non c'entrano nulla coi successi del Barcellona o del Bayern a lungo o medio termine. Entrambe vincono quando hanno i calciatori per vincere e li sfruttano al meglio. Guardiola al Bayern ha vinto meno di chi ci stava prima di lui. Senza Messi il Barca è tornato una squadra normale. Se non hanno i calciatori forti, nuovi, non vincono, come tutti i club. Sono i normali cicli del calcio. Anzi, se ti fossilizzi su un unico modo di giocare, rovini le annate in cui potevi avere più risultati con altri moduli, più adatti alla rosa, in nome della sacralità dei progetti fantasia e mentalità e della sicumera dell'angolo tattico. I protagonisti sono i calciatori e bisogna farli rendere al meglio, se hai dei brocchetti è meglio che difendano bene, se hai dei campioni fai un po' come ti pare. In ogni caso la tattica del gioco all'italiana non ha nulla da invidiare a tutte le altre.

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5 ore fa, ZizouZidane ha scritto:

Ecco.

I fatti.

Beh è un fatto anche che dal 1977 al 2025 nessun allenatore della Juventus ha vinto al secondo anno

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7 ore fa, ZizouZidane ha scritto:

Fa sorridere come, per confutare la narrazione che ci vede ancorati a una certa tradizione, si continui a nominare solo e soltanto Lippi. 
Sarà perché è stato l’unico (insieme al primissimo Conte) ad allontanarsene?

Non è questione di tradizione. L'innovazione è non solo possibile, ma necessaria (lavoro in ambito R&D, quindi condivido pienamente questa visione), partendo però dall'identità che abbiamo ammirato con il primo Conte, con Lippi e, in parte, anche con Trapattoni.

La Juventus che ricordava Mr. Ferguson era una squadra indomabile, dotata di uno spirito straordinario, capace di incutere timore negli avversari ancor prima di scendere in campo, nei corridoi degli spogliatoi.

Non si tratta di seguire modelli prestabiliti, ma di riaffermare un principio fondamentale: la Juventus deve presentarsi sul terreno di gioco con l'attitudine di chi vuole aggredire e dominare l'avversario.

Quindi non dobbiamo scimmiottare il Barcellona, Real Madrid, o altri club con caratteristiche diverse dalle nostre.

In punto in comune può, anzi deve essere la scoperta e la valorizzazione di giovani talenti, da integrare progressivamente nella squadra principale. 

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2 minuti fa, Juke Luke ha scritto:

Non è questione di tradizione. L'innovazione è non solo possibile, ma necessaria (lavoro in ambito R&D, quindi condivido pienamente questa visione), partendo però dall'identità che abbiamo ammirato con il primo Conte, con Lippi e, in parte, anche con Trapattoni.

La Juventus che ricordava Mr. Ferguson era una squadra indomabile, dotata di uno spirito straordinario, capace di incutere timore negli avversari ancor prima di scendere in campo, nei corridoi degli spogliatoi.

Non si tratta di seguire modelli prestabiliti, ma di riaffermare un principio fondamentale: la Juventus deve presentarsi sul terreno di gioco con l'attitudine di chi vuole aggredire e dominare l'avversario.

Quindi non dobbiamo scimmiottare il Barcellona, Real Madrid, o altri club con caratteristiche diverse dalle nostre.

In punto in comune può, anzi deve essere la scoperta e la valorizzazione di giovani talenti, da integrare progressivamente nella squadra principale. 

E tu pensi che i settori giovanili funzionano così? 
Se non cambi radicalmente la filosofia di base sta roba non la vedrai mai, tranne, forse, in qualche realtà isolata.

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15 ore fa, FRANCESCO SPIRITO ha scritto:

Ciao

 

Be, io ricordo che quando la Juve ha toccato le più alte vette calcistiche (Juve anni '80 con Platini. Boniek, Laudrup, Scirea, Paolo Rossi ed altri eroi ) e la Juve anni '90 (con Baggio, Vialli, Del Piero, Zidane, Ravanelli ed altri eroi) ha, sovente, sposato le vittorie ad un grande calcio... Le due cose, anche in casa Juve, non sono incompatibili.... 

La juve degli anni novanta, la prima di Lippi, era un piacere guardarla, una vera goduria. Guardiola non si è inventato nulla 

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19 minuti fa, the killing hand ha scritto:

E tu pensi che i settori giovanili funzionano così? 
Se non cambi radicalmente la filosofia di base sta roba non la vedrai mai, tranne, forse, in qualche realtà isolata.

Non ho mai affrontato il tema del funzionamento dei settori giovanili, argomento sul quale non posseggo le competenze necessarie.

Ho semplicemente evidenziato che, nell'attuale fase di evoluzione del calcio, la Juventus dovrebbe concentrarsi sull'individuazione dei migliori talenti emergenti in Europa, anticipando la concorrenza quanto più possibile.

Con la Next Gen, il club sembra aver già intrapreso un percorso in questa direzione. La più grande difficoltà è quella di seguire la strada dei giovani talenti mantenendo al contempo un elevato livello competitivo della squadra.

In linea generale, spero in una ripartenza a livello dirigenziale, con la sostituzione di Scanavino e Ferrero in favore di figure dotate di competenza e visione strategica.

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3 ore fa, enialis88 ha scritto:

Andarci vicino conta solo a bocce. La finale è La Partita che conta di più. E perderla è la piu grande delusione che ci possa essere.O si vince o non si vince. Quando vai a guardare il palmares, guardi se hai il trofeo. La Roma è arrivata 14 volte seconda, poi trovi l Inter a 16 e il Milan a 17. Penso che nessuno si sogni manco minimamente di metterla manco vicino alle altre 2.

Be diciamk che alla fine alora conta sto risultato, perché a tratti sembra che conti come altri che cota solo l'obiettivo finale qua dentro... se dobbiamo valutare solo la finale allora inutile chiccherare del resto conta solo il risultato finale, se dobbiamo valutare tutto be per arrvarci 9 volte devi fare 9 percorsi importanti

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Il 18/3/2025 Alle 07:33, stewie B e W ha scritto:

Ognuno ha la sua storia e le sue tradizioni, a Barcelona il calcio è vissuto in una maniera, a Madrid in un’altra, a Milano in un’altra ancora, così come a Manchester, Monaco di Baviera e via discorrendo.

Semmai quello che non capisco è questa spaccatura creatasi da noi: la Juventus quando ha vinto lo ha fatto sempre giocando a pallone, esprimendo un grande calcio, penso a Lippi I e II, al primo Conte, allo stesso Allegri che portò quella leggerezza e quella semplicità che nel triennio 2014-2017 ci fece vedere per lunghi tratti un gioco gradevolissimo. 
Poi ad un certo punto hanno deciso di raccontarcela diversa, e francamente non ne ho mai capito il motivo: come se la vittoria alla Juve debba sempre passare per forza da un calcio speculativo, stitico, di “sofferenza”. Semmai quello che ha sempre contraddistinto le Juventus vincenti è stata la capacità di saper fare, al bisogno, ANCHE quello. 

Semplice, tutto ha inizio il 7 novembre 2018. Perdiamo in casa contro lo United buttando via una gara dominata facendoci rimontare negli ultimi 5 minuti. Sette anni divertenti sono finiti in quella serata. Da lì Allegri ha deciso di non voler rischiare più nulla di nulla e ha impostato in mood ultra-difensivo il materiale umano a disposizione. Il passaggio è stato culturale, ha smesso di parlare di calcio anche nelle conferenze stampa, responsabilizzando maggiormente la giocata del singolo rispetto alla manovra e agli schemi, il tutto con una aggressività ed intensità tale da impattare anche sugli anni successivi, un vero e proprio innesto, per una semplice sconfitta che non gli è andata giù…

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Il 18/3/2025 Alle 06:59, jurgen kohler ha scritto:

Sicuramente c'è un problema culturale per cui il tifoso juventino non vuole un club al pari di Real Madrid, Barcellona, Bayern, ecc.

 

Al tifoso Juventino interessa solo l'Inter, il Napoli, il Milan. Oltre non va. Non ha nessuna ambizione di primeggiare in Europa, proprio non interesa. 

Ma insomma, mentre vincevamo 9 scudetti, il forum era tutto un “MAROTTA DIMETTITI” perché in Europa non vinceremo mai.

Ecco, si è dimesso e da allora non vinciamo più neanche in Italia. 

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35 minuti fa, Juke Luke ha scritto:

Non ho mai affrontato il tema del funzionamento dei settori giovanili, argomento sul quale non posseggo le competenze necessarie.

Ho semplicemente evidenziato che, nell'attuale fase di evoluzione del calcio, la Juventus dovrebbe concentrarsi sull'individuazione dei migliori talenti emergenti in Europa, anticipando la concorrenza quanto più possibile.

Con la Next Gen, il club sembra aver già intrapreso un percorso in questa direzione. La più grande difficoltà è quella di seguire la strada dei giovani talenti mantenendo al contempo un elevato livello competitivo della squadra.

In linea generale, spero in una ripartenza a livello dirigenziale, con la sostituzione di Scanavino e Ferrero in favore di figure dotate di competenza e visione strategica.

Individuare talenti è un discorso, puntare sui settori giovanili stile Barcellona è tutt’altra cosa.

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1 minuto fa, Filippo Pippo Lero ha scritto:

Ma insomma, mentre vincevamo 9 scudetti, il forum era tutto un “MAROTTA DIMETTITI” perché in Europa non vinceremo mai.

Ecco, si è dimesso e da allora non vinciamo più neanche in Italia. 

Non male come osservazione👏

 

 

non mi ricordo se si dimise o fu allontanato però 😁

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4 minuti fa, the killing hand ha scritto:

Individuare talenti è un discorso, puntare sui settori giovanili stile Barcellona è tutt’altra cosa.

Questo è vero, quello è un cambiamento radicale, sia strutturale che culturale e io penso che in parte sia impossibile anche per una questione organizzativa del calcio italiano. 
 

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2 minuti fa, Filippo Pippo Lero ha scritto:

Ma insomma, mentre vincevamo 9 scudetti, il forum era tutto un “MAROTTA DIMETTITI” perché in Europa non vinceremo mai.

Ecco, si è dimesso e da allora non vinciamo più neanche in Italia. 

Ultimo trofeo internazionale 1999. Non è normale per una delle società più blasonate al mondo.

Non parliamo delle finali perse, perché rischia di diventare un discreto alibi.

La Juventus di Conte poteva disputare la finale di Europa League in casa, all'Allianz.

Sono 26 anni senza trofei e bisogna che tutti, compresi noi tifosi, iniziamo a chiederci perché non si vince più nulla.

 

È facile contestare l'allenatore, la squadra... ma io so benissimo che un pareggio contro il Venezia tre giorni dopo aver battuto il Manchester City qui è giudicato inaccettabile.

E succede perché alla fin fine ciò che interessa è solo primeggiare in Italia.

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8 ore fa, jouvans ha scritto:

No alt.. aspè... senza andare nelle memorie di chissà quale epoca, già solo negli anni 2000:

Conte all'inter vince lo scudo al secondo anno, Inzaghi al terzo. Pioli al Milan al terzo.

Capello a Roma al secondo. Eriksson alla Lazio al terzo. Spalletti a Napoli al secondo. Ancelotti al Milan al terzo.
Vabbè mi fermo qui, che tanto il concetto si è capito 😉

 

Per quanto riguarda i progetti di un certo tipo che a lungo termine non assicurano risultati, per carità tutto può essere nella vita come nel calcio, però di esempi "virtuosi/famosi" ce ne sono. Per dire: il Barcellona prima dell'arrivo di Cruyff non era nemmeno parente del Barcellona che conosciamo oggi e aveva vinto 0 Champions (diconsi zero Champions). Con la riforma tattica, di cantera, di mentalità, ecc da cui il Barca non si è mai più discostato a partire da allora, di Champions ne ha vinte ben 5, a partire dalla stagione 1991-1992. E i campionati erano solo 10 vinti in oltre 60 anni anni prima di Cruyff e invece ben 17 nei 30 anni circa dell'epoca "catalana" attuale.

Il Bayern prima di Van Gaal e del conseguente metodo di lavoro che hanno anche oggi, aveva vinto 21 scudetti partendo a contare dal 1931 (che ancora neanche c'era stato il nazismo) fino al 2008.. insomma: tolta la guerra, fanno 21 scudi in circa 65 anni.. ora invece, dal dopo Van Gaal, 12 in soli 15 anni (che quasi certamente diventeranno 13 quest'anno).

Uhm ma in realtà Van Gaal al Bayern è stato solo una stagione e mezzo, primo anno ottimo secondo deludente con esonero, avendo ereditato una squadra che era comunque già forte e che vinceva anche gli anni precedenti, tranne quello immediatamente precedente. Poi è tornato Heynckes, un grande allenatore che c'era già stato e ci aveva già vinto e non solo lì (e lo sappiamo bene purtroppo, anche se il gol di mjatovic era in fuorigioco) e sono tornati alla tedesca, anzi con lui abbiamo visto il più bel Bayern forse dai tempi di Beckenbauer...una squadra schiacciasassi che demolì il Barcellona di Guardiola e di Messi. Il fatto è che il Bayern aveva in quegli anni sempre di più aumentato il proprio strapotere politico ed economico nei confronti delle altre squadre a cui prelevava di continuo i migliori giocatori (il Borussia si avvicina? E io gli porto via Lewandowski), creando un gap enorme, un po' come è successo in Italia. Poi quando Heynckes se n'è andato, hanno preso Guardiola, ma il matrimonio non è stato come pensavano, benissimo in campionato, ma in virtù anche di una squadra nettamente superiore alla concorrenza, meno in Europa (in Coppa noi li abbiamo massacrati per 75 minuti, poi arbitraggio scandaloso, come all'andata, qualche cambio non azzeccato e la mancata spazzata di Evra ci ha condannato). Il Bayern è diventata una grande tra la seconda metà degli anni 60 e gli anni 70, prima non era una big, e poi non si è più fermata. Prima di Van Gaal avevano già fatto 7 finali di Champions/Coppa Campioni. Non mi pare si possa dire che Van Gaal abbia rivoltato il Bayern né cambiato la sua storia, in una stagione sola poi, né che si possa equiparare al lavoro di Cruijff a Barcellona (che dopo Cruijff comunque è tornato a dominare in Europa quando ha avuto Ronaldinho, Eto'o, Xavi, Iniesta ecc..., ma riconosco la sua rivoluzione). Anche se pure Cruijff per ottimizzare la sua rivoluzione ha avuto comunque bisogno dei Laudrup, degli Stoichkov e dei Romario, non i Salinas o i Beguiristain.

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1 ora fa, AngriJuve ha scritto:

Beh è un fatto anche che dal 1977 al 2025 nessun allenatore della Juventus ha vinto al secondo anno

Da un punto di vista scientifico non ha molto senso come obiezione però. Se è solo un escamotage dialettico ci sta

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7 minuti fa, jurgen kohler ha scritto:

Da un punto di vista scientifico non ha molto senso come obiezione però. Se è solo un escamotage dialettico ci sta

scientifico?

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