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Montero non fa prigionieri

Bulgaria, un minuto di silenzio per commemorare l'ex giocatore. Ma lui è ancora vivo

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Bulgaria, un minuto di silenzio per commemorare l'ex giocatore. Ma lui è ancora vivo

Imbarazzo in campo: l'Arda Kardzhali, prima della partita col Levski Sofia, ha 'omaggiato' la memoria di Petko Ganchev credendolo morto. Inutile il dietro front con pubbliche scuse

 

Certe cose, si dice, allungano la vita. Lo spera anche Petko Ganchev, ex calciatore bulgaro, che si è visto omaggiare con un minuto di silenzio dalla sua vecchia squadra, l'Arda Kardzhali, prima della partita col Levski Sofia, con tanto di calciatori col capo chino schierati lungo il cerchio del centrocampo. Informato della gaffe, già prima che finisse la partita l'Arda ha provato a rimediare sulla sua pagina Facebook scusandosi con l'ex calciatore e i suoi familiari "avendo ricevuto informazioni errate sulla sua morte. Auguriamo a Petko molti anni di buona salute e di godersi le vittorie della nostra squadra". L'ex giocatore ha così commentato: "Quando ho sentito la terribile notizia, mi sono versato un po’ di brandy”. 

 

Il racconto surreale di Ganchev: "Essere sepolti vivi è piuttosto stressante"
Ex attaccante, Ganchev è stato una stella dell'Arda Kardzhali, con cui ha segnato più di 120 gol. Petko non solo è vivo, ma si trova anche in ottime condizioni di salute: "Sono a casa. Vivo nel villaggio di Kolarovo a Stara Zagora – ha detto l'ex calciatore, che poi ha raccontato le circostanze ugualmente surreali in cui ha appreso che era stato commemorato da morto – Sono nato nel 1946. Se Dio vuole, compirò 79 anni il 17 giugno. Mia moglie e io viviamo nel villaggio da 15 anni. Abbiamo un cortile, abbiamo animali, piantiamo frutta e verdura. Tutto come dovrebbe essere. Non mi perdo mai le partite dell'Arda in TV. Contro il Levski sono arrivato in ritardo di circa dieci minuti perché avevo da fare. Mentre tornavo a casa, il mio telefono ha iniziato a squillare molto spesso. Ma stavo guidando e non mi sono azzardato a rispondere. Parcheggio davanti casa nostra. Entro nel cortile e mia moglie mi accoglie in lacrime. Lei grida: ‘Petko, Petko, hanno annunciato in televisione che sei morto!'. Non riuscivo a capire cosa mi stesse dicendo e cosa fosse successo".

 

"Mi ha spiegato che l'hanno chiamata al telefono e le hanno riferito quello che avevano sentito dire prima dell'inizio della partita Arda-Levski. Poi mi hanno chiamato due miei amici. Uno l'ha visto anche lui in TV e mi urla: ‘Io ti chiamo, ma tu non rispondi! Ho creduto a quello che ho sentito e poi ho chiamato tua moglie'. È normale che fosse sorpreso e spaventato, visto che non ci sentivamo da un po'. Un altro mio amico, Stoyan Iliev, ex difensore centrale, era allo stadio. Mi urla: ‘Non so se piangere o ridere'. Anch'io, puoi sia piangere che ridere. Stoyan si è alzato in piedi come le altre persone allo stadio per rendermi omaggio… Essere sepolti vivi è piuttosto stressante, davvero", ha aggiunto Ganchev scherzandoci sopra.

"In effetti, la situazione non è stata piacevole, ma alla fine dobbiamo essere positivi. Quindi ieri, quando ho sentito la terribile notizia, mi sono versato un po' di brandy…", ha concluso il buon Petko ridendo.

 

 

FONTE: Rainews e Fanpage

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Probabilmente aveva litigato con la moglie ed era uscito, qualcuno avrà telefonato a casa, parlato con lei che avrà detto per me è morto.

Così senza perdere tempo gli hanno fatto subito il funerale, in absentia.

😁

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Invece di farsi un brandy, dovrebbe cercare di capire chi lo odia così tanto da fargli questo brutto scherzo. Un'occhiata ai vicini gliela darei.

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13 ore fa, Montero non fa prigionieri ha scritto:

Mentre tornavo a casa, il mio telefono ha iniziato a squillare molto spesso. Ma stavo guidando e non mi sono azzardato a rispondere. Parcheggio davanti casa nostra. Entro nel cortile e mia moglie mi accoglie in lacrime. Lei grida: ‘Petko, Petko, hanno annunciato in televisione che sei morto!'. Non riuscivo a capire cosa mi stesse dicendo e cosa fosse successo".

13 ore fa, Montero non fa prigionieri ha scritto:

Poi mi hanno chiamato due miei amici. Uno l'ha visto anche lui in TV e mi urla: ‘Io ti chiamo, ma tu non rispondi! Ho creduto a quello che ho sentito e poi ho chiamato tua moglie'. È normale che fosse sorpreso e spaventato, visto che non ci sentivamo da un po'.

Giustamente la cosa fa anche sorridere... ma pensate se non potendo rispondere al telefono, nel mentre per lo spavento succedeva qualcosa alla moglie, all'amico o chiunque in quei frangenti stava provando a mettersi in contatto con lui senza ricevere riscontri...

Su certe cose non si scherza, l'hanno combinata grossa. 

9 ore fa, cuorebianconero-v2.0 ha scritto:

Qualcuno avrà fatto uno scherzo di pessimo gusto, non c’è altra spiegazione…

Chi della società non si è preso la briga di verificare prima di comunicarlo in mondovisione, ha fatto anche peggio.

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Sarà l’unico calciatore della storia ad avere il minuto di silenzio per due volte. Guinness dei primati.

So’ soddisfazioni……

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