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JuveeeeAle

Ufficiale: Thiago Motta non è più l'allenatore della Juventus, squadra affidata a Tudor

Post in rilievo

9 minuti fa, adon ha scritto:

Più che gestire le pressioni, non ha saputo gestire uno spogliatoio come quello della Juve. Questi sono i rischi di prendere un esordiente ad alti livelli 

Quando l'inperd prese un certo Benitez, che aveva già un enorme pedigree e una riconosciuta capacità di gestire spogliatoi di livello, questo fece comunque una figura barbina e la sua carriera andò letteralmente in pappa. Questo perché il 99,9% degli allenatori, non può esser preso e mandato allo sbaraglio, oltretutto con l'idea di fare una rivoluzione (sancho panzer benitez, così come sarri, erano allenatori ANTITETICI ai concetti di gioco che erano precedentemente radicati nei rispettivi spogliatoi).

Motta può essere tranquillamente che abbia già inforcato la strada dell'oblio calcistico, ma le colpe principali sono di chi ce l'ha messo lì e lo ha lasciato da solo allo sbaraglio, errore grave che negli ultimi anni abbiamo fatto ripetutamente. E con lasciato da solo allo sbaraglio, intendo che se tu dirigente (Giuntolsecco) ti accorgi che sta facendo una boiata colossale con danilo, non gliela lasci fare, lo prendi da una parte e lo convinci a correggere il tiro. Ma se tu dirigente sei lo stesso che ha fatto una boiata con sczeszny, figurati se te ne accorgi...

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18 minuti fa, iSem ha scritto:

L'ho letto anche l'anno scorso questo discorso, uguale uguale.

 

Affidare una squadra nata per giocare a 4 ad un allenatore che gioca a 3 mi pare rischiosetto, specie quando sei ad un solo punto dal quarto posto.

La differenza è che stavolta l’allenatore si adegua a quello che ha e cerca di valorizzarlo mentre prima avevamo l’egocentrico che pensava che gli altri si adattassero alla sua visione dei massimi sistemi 

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Qualcuno doveva decidere di staccare la spina. Sono stati i giocatori, paradossalmente quelli che erano sopravvissuti alle epurazioni , quindi in teoria più fedeli all’allenatore. E’ stata una ribellione lampo, probabilmente della sola partita di Firenze. Prima del rovescio interno con l’Atalanta si veniva dall’unico  filotto stagionale di vittorie e vincendo coi bergamaschi ci sarebbe stato il rilancio in zona scudetto. Quindi quanto è durato l’ammutinamento? Tutto quello che e’ venuto prima e’ stata farina del sacco dell’allenatore. Ieri sera Spalletti dopo la gara in Germania non ha dichiarato di aver visto prendere un gol da operetta , il secondo, per la pirlaggine  dei suoi giocatori, ma si è messo per primo in discussione per le scelte fatte. Dopo l’eliminazione in CI l’ex nostro ha criticato quelli che pretendono senza dare nulla. Ad ogni azione può corrispondere una reazione uguale e contraria.

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25 minuti fa, Thejoker87 ha scritto:

Apparte Mourinho che ha vinto lo scudetto solo per merito di farsopoli, rubando pure i giocatori alla Juve, non si trovano allenatori stranieri che vincono la serie A facci caso, per tanti fattori e motivi. Poi magari se arriva guardiola lo vince ma le aspettative delle persone non corrispondono alla realtà.

Liedholm, Erikson, vado avanti … poi io sono per la scuola italiana . Ho solo detto che John è più internazionale di noi . Lui vede bene uno di Bruxelles sulla nostra panchina sefz 

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2 ore fa, Amadir ha scritto:

Vabbè le partite si vincono e perdono anche male, il Real ne ha presi quanti quest’anno dal Barca, 6? Nessuno ha cacciato Ancelotti. Se avessimo quei 6 punti in più frutto di 3 pareggi in meno Motta sarebbe ancora lì.

 

Sul resto va ad opinioni, per me siamo a livello Atalanta al massimo. Che poi sono sostanzialmente d’accordo sul l’aver esonerato Motta, sono solo molto meno d’accordo sul dare più o meno le stesse colpe a Giuntoli.

Prenderne 6 dal barca non è la stessa cosa che fare figuracce con Empoli Atalanta e viola...cmq Ancelotti stavano pensando di esonerarlo e parliamo di un allenatore che per quanto mi stia sulle palle ha scritto la storia.

Giuntoli è quello che ha scelto Motta e avviato un certo tipo di progetto che è miseramente fallito,in qualsiasi contesto lavorativo di un certo tipo verrebbe accompagnato alla porta senza molti complimenti 

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8 ore fa, DaveTO ha scritto:

Juve Barcellona è stata la mia prima vera delusione calcistica, ero distrutto, non la dimenticherò mai.

Per quanto riguarda la squadra, era sicuramente forte ma bisogna contestualizzarla, in quegli anni nel campionato italiano giocavano i migliori al mondo.

Sì sono d'accordo, infatti avevo già contestualizzato nel mio post successivo a quello che hai citato.

Per quanto riguarda la prima delusione calcistica, la mia è la finale "già vinta" persa contro l'Amburgo... Tutti davanti alla tv con familiari e amici, si aspettava una grande prestazione visto che ci eravamo arrivati piallando tutti (compresi i campioni in carica), e invece... Ricordo ancora l'espressione incredula di mio padre, grande tifoso bianconero pure lui, a fine partita, non riusciva a credere che quella Juve così forte non fosse riuscita a segnare nemmeno il gol del pareggio per portarla ai supplementari, era convintissimo che prima o poi qualcuno dei nostri avrebbe segnato.

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Dal video si vede che è davvero felice di essere tornato.

 

Quando avevo 11 anni mi regalò una delle gioie più belle da tifoso con quel gol contro il Deportivo, spero che in questo finale di stagione ci possa portare nelle prime 4 e chissà, se ci sono i presupposti, anche continuare per la prossima stagione.

 

Forza Igor!

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5 minuti fa, Michael Laudrup,Max per se ha scritto:

Prenderne 6 dal barca non è la stessa cosa che fare figuracce con Empoli Atalanta e viola...cmq Ancelotti stavano pensando di esonerarlo e parliamo di un allenatore che per quanto mi stia sulle palle ha scritto la storia.

Giuntoli è quello che ha scelto Motta e avviato un certo tipo di progetto che è miseramente fallito,in qualsiasi contesto lavorativo di un certo tipo verrebbe accompagnato alla porta senza molti complimenti 

La scelta di Motta è stata avvallata dalla società. Il fallimento è collettivo.

 

E comunque per me ha poco senso cambiare DS ogni anno finché non ne prendi uno che casualmente sceglie un allenatore che casualmente vince. Non lo fa nemmeno il PSG che per anni ha cambiato più allenatori che giocatori perché nessuno vinceva la CL. Nemmeno con Moggi si vinceva lo scudetto ogni anno, il novennio Marotta-Paratici è un unicum che non ha precedenti e non avrà probabilmente seguenti.

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Trovo davvero divertente ( ormai mi accontento di poco con l’età) e anche socialmente rilevante il riscontrare come da parte degli stessi utenti che fino a quando c’era Motta ti sciorinavano dati e controdati sulla tesi che la quadra giocasse e anche che i giocatori che seguivano il loro allenatore erano tutti votati alla causa … ora gli stessi utenti si auspicano che la squadra venga presi a calci nel sedere . Gli stessi che facevano ironia sulla Curva , gli stessi che qui dentro offendevano e volevano ridurre al silenzio chi si interrogava , magari con la “ pazienza” di qualche mod. Ora per questi la squadra non va più bene … ma settimane fa il Loca era la loro immagine del nuovo corso . Idillio. 

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9 minuti fa, Daigo76 ha scritto:

Sì sono d'accordo, infatti avevo già contestualizzato nel mio post successivo a quello che hai citato.

Per quanto riguarda la prima delusione calcistica, la mia è la finale "già vinta" persa contro l'Amburgo... Tutti davanti alla tv con familiari e amici, si aspettava una grande prestazione visto che ci eravamo arrivati piallando tutti (compresi i campioni in carica), e invece... Ricordo ancora l'espressione incredula di mio padre, grande tifoso bianconero pure lui, a fine partita, non riusciva a credere che quella Juve così forte non fosse riuscita a segnare nemmeno il gol del pareggio per portarla ai supplementari, era convintissimo che prima o poi qualcuno dei nostri avrebbe segnato.

Io ero troppo piccolo ma mio padre Juve Amburgo la nomina sempre.

A pensarci bene quella squadra era di un certo livello, l'Amburgo intendo, grande allenatore, aveva già vinto in europa ecc

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3 minuti fa, zacmayo ha scritto:

Trovo davvero divertente ( ormai mi accontento di poco con l’età) e anche socialmente rilevante il riscontrare come da parte degli stessi utenti che fino a quando c’era Motta ti sciorinavano dati e controdati sulla tesi che la quadra giocasse e anche che i giocatori che seguivano il loro allenatore erano tutti votati alla causa … ora gli stessi utenti si auspicano che la squadra venga presi a calci nel sedere . Gli stessi che facevano ironia sulla Curva , gli stessi che qui dentro offendevano e volevano ridurre al silenzio chi si interrogava , magari con la “ pazienza” di qualche mod. Ora per questi la squadra non va più bene … ma settimane fa il Loca era la loro immagine del nuovo corso . Idillio. 

Un classico😄

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15 ore fa, Sylar 87 ha scritto:

Adesso spero che tocchi quanto prima a quell'altro che ce l'ha portato

e soprattutto ai 3 sopra di lui. Solo allora la Juve potrà rinascere davvero

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sara' comunque difficile entrare nelle 4 , perche' la barca sta affondando e rimetterla in sesto sara' un'impresa, la cosa positiva di queste 9 partite pero' sara' che ora si potranno giudicare i giocatori da poter tenere o meno , in considerazione del fatto che ora come ora tutti o quasi sarebbero da cedere 

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Non è sicuramente un giorno felice per la Juventus e i suoi tifosi. 

È la certificazione del fallimento di un progetto, l'ennesimo di questi ultimi 5 anni, il terzo dopo solo una stagione (dopo Sarri e Pirlo) e in questo caso addirittura prima della fine.

Personalmente sono più che dispiaciuto perché ritengo Thiago un grande conoscitore di calcio, un bravo allenatore (che ha probabilmente ancora molti angoli da smussare per poter essere da big) e soprattutto una brava persona. Avevo accolto con molto entusiasmo ed enorme fiducia questo nuovo corso, non mi faccio problemi a dirlo, ero sicuro che il binomio Giuntoli-Motta fosse quello giusto per tornare a rivedere presto una Juventus competitiva e che esprimesse un calcio innovativo.

 

Penso che l'avventura non fosse neanche partita male. Nei primi mesi - pur con qualche pareggio di troppo - si è vista una squadra piacevole, molto organizzata, con movimenti e rotazioni fluide, uscite da dietro sempre pulite, un possesso palla ben strutturato. Ne sono lo specchio le prime 8 giornate di campionato, in cui la Juventus ha subìto un solo gol (su rigore, al 90°) e ben sette clean sheet. Ma al di là dei numeri, era impressionante come in quel periodo gli avversari facessero una enorme fatica non solo a segnarci, ma proprio a tirarci in porta e a creare occasioni. Il picco di questa prima fase si è toccato in Lipsia-Juve, la notte in cui un po' tutti abbiamo avuto la percezione che stesse nascendo qualcosa di bello.

Il crac di Bremer, proprio in quella serata dolce-amara, è stata la prima grande sliding door negativa della stagione ma sarebbe miope ridurre a questo evento la parabola discendente che la squadra ha preso da quel momento in poi. 

Ci siamo accartocciati, non siamo progrediti in nulla e anzi abbiamo smesso presto di fare anche quelle poche cose buone che si erano viste nel primo tratto di stagione. Thiago si è dimostrato assai rigido nelle scelte sia tattiche sia di gestione umana del gruppo, mostrandosi poco empatico e comunicativamente freddo. In particolare, deleterio il trattamento riservato a Danilo che era un leader stimato e riconosciuto da tutto il gruppo e che ha provocato probabilmente la prima seria spaccatura tra Motta e la squadra. Inoltre, al di là di un gioco mai decollato, pesa la colpa di non aver saputo valorizzare nessuno dei giocatori più qualitativi della rosa. Il rendimento di Koopmeiners, voluto fortissimamente dall'allenatore in estate e per il quale la società ha dovuto sacrificare i gioielli Soulè e Huijsen pur di permetterselo, è la fotografia plastica del fallimento mottiano.

 

Il resto è storia, la stagione della Juventus è proseguita tra molteplici alti e bassi, fino alle due eliminazioni (abbastanza sconcertanti per modalità) in Champions e C.Italia e le due disfatte storiche contro Atalanta e Fiorentina che di fatto, unitamente a un rapporto compromesso con grande parte dello spogliatoio, hanno reso non più recuperabile la situazione. Al di là delle questioni di campo, ciò che salta all'occhio è stata la totale mancanza di forza mentale e caratteriale della squadra, simboleggiata dall'elevatissimo numero di partite nel corso dell'anno in cui siamo stati in vantaggio e ci siamo fatti riprendere, segno di un gruppo che non è stato mai in grado di apprendere i momenti topici delle partite. Conseguenza anche di una rosa che, dati alla mano, è a più giovane della Serie A per età media, e che avrebbe certamente necessitato di avere al suo interno qualche elemento d'esperienza e di maggior leadership in più, ma ciò è stato avallato se non incoraggiato dallo stesso Motta che per scelta ha voluto un gruppo con queste caratteristiche.

 

Sarebbe comunque ingeneroso non riconoscere a Thiago qualche attenuante anche di un certo peso: due crociati (Bremer e Cabal) nel giro di pochi giorni e nello stesso reparto non è qualcosa che si vede spesso e soprattutto la perdita del brasiliano è stata sanguinosa come poche perché è un giocatore che cambia il volto di una difesa; ma anche la sequela di infortuni che hanno ridotto in autunno la squadra all'osso, costringendoci ad affrontare una serie di partite consecutive sempre con gli stessi uomini, ha reso infinitamente più complicato il processo di crescita e il salto di qualità che ci si aspettava da tutto il progetto. Anche la gestione del mercato di gennaio - e qui sul banco degli imputati ci va la dirigenza - è stata a dir poco pietosa, e nonostante una rosa numericamente in gravissima emergenza (specie nel reparto difensivo) Thiago ha potuto contare su dei rinforzi soltanto negli ultimissimi giorni di mercato. E sulla qualità di alcuni di questi rinforzi, meglio sorvolare. 

La sensazione, insomma, è che l'allenatore ci abbia messo del suo con errori e una gestione rivedibile, ma forse tutto avrebbe potuto prendere una piega diversa se non si fossero incastrate tutte insieme una serie di situazioni penalizzanti, e con una società che ha fatto tutt'altro che il massimo delle sue possibilità per provare ad aiutarlo.

 

Cosa resta alla fine: sicuramente un grande rammarico perché questo progetto sembrava partito con presupposti molto diversi, e il grande entusiasmo di questa estate dopo anni di sostanziale apatia del tifo ne è stato la testimonianza. Penso ancora che Thiago sia un allenatore preparato e con idee valide ma evidentemente non pronto del tutto per una sfida grande come la nostra. È vero pure che aspettarsi che tutto sarebbe funzionato senza intoppi già al primo anno di un progetto che, a detta di tutti, era di raggio almeno triennale, era piuttosto ottimistico. Allenatore giovane e inesperto che guida una squadra altrettanto giovane e inesperta ma in un ambiente che non è antropologicamente in grado di concedere tempo, una contraddizione che non poteva non generare da subito difficoltà importanti. Ma che la società che in estate ha deciso di lanciarsi in questa sfida doveva invece si prevedere, e quindi prepararsi ad avere tutta la forza necessaria per difendere fino in fondo la sua scelta, schierandosi apertamente al fianco del suo allenatore e facendo valere la sua autorità anche sugli elementi ribelli della squadra. Cosa che non è stata fatta, perché ancora una volta abbiamo imparato sulla nostra pelle che la Juventus obbedisce solo alla legge dei risultati, e senza di quelli tutto si sgretola con una rapidità estrema.

Se tre indizi fanno una prova, Maifredi-Sarri-Motta sono i tre indizi che questo club non sarà mai in grado di liberarsi dalla sua condanna storica del "vincere è l'unica cosa che conta".

E allora basta una volta per tutte con le rivoluzioni a metà, basta con i propositi di cambiamento che finiscono nella spazzatura ogniqualvolta si vive una prima e inevitabile crisi di rigetto. Abbandoniamoci per sempre alla nostra condanna che però, evidentemente, è l'unica cosa dalla quale siamo capaci di trarre forza.

 

Un grande in bocca al lupo a Igor Tudor. Uno che di certo, quella condanna, la conosce molto bene. E forse, adesso, abbiamo bisogno di uno così.

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15 ore fa, saturnz70 ha scritto:

Bravo.

Questo è il riassunto di un grosso errore: mettere al comando della Juventus F.C. persone che non c'entrano nulla col calcio, e dare troppo potere ad un personaggio solo.

Da questo tutto è andato allo sfascio.

 

Ora va fatto un grosso in bocca al lupo a Igor Tudor!

 

Nella speranza che ci possa aiutare a raggiungere il 4° posto, o, perlomeno, che non ci faccia più vedere in campo una squadra fantasma senza nessuna reazione.

Mi basterebbe questo da qui a giugno.

 

Detto questo, se prima non si sistema l'organigramma societario, rischiamo di bruciare anche Tudor e chiunque verrà dopo di lui.

 

La storia deve insegnare:

 

1) Va creata una Società organizzata, competente, coesa, forte

 

2) A cascata si possono fare le scelte per il campo.

 

in questa "kill list" di tarantiniana memoria manca il BILL, il pezzo grosso....

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5 ore fa, Amadir ha scritto:

Ma per favore, Kean da noi ha fatto 1 gol in due anni, quando l’abbiamo venduto il 99% del forum ha festeggiato, me incluso.

 

Il sennodipoismo che c’è qua dentro è impressionante.

Il lo chiamo graziealc*zzismo.

Non sto giustificando Giuntoli eh, ma leggere che avremmo dovuto tenere i difensori perché era da prevedere che due dei nostri si rompessero il crociato è comico.

Giuntoli ai nastri di partenza aveva preso uno dei migliori centrocampisti della Premier della passata stagione rifilando all'Aston Villa due mezzi giocatori che forse diventeranno ottimi giocatori o forse no.

Il miglior portiere della passata serie A e il suo miglior centrocampista dei due anni passati.

Sulla carta il lavoro era ottimo, poi ovvio che allo stato attuale questi investimenti si sono rivelati non così buoni, ma, appunto, grazie al c*zzo.

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1 hour ago, AST said:

in questa "kill list" di tarantiniana memoria manca il BILL, il pezzo grosso....

...mah... guarda... se ti riferisci a JE, secondo me, può anche restare il proprietario, se non vuole vendere...

L'importante è che dia la Juventus in gestione a chi la ama ed ha le competenze necessarie.

Poi, che lui vada pure a giocare a cricket, e ci metta i soldi, quando necessario...

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Non è che il mister può scendere in campo per fare qualche partita? No, visto che quest'anno siamo stati flagellati da infortuni in difesa... sefz

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Adesso, LukeCreed ha scritto:

Non è che il mister può scendere in campo per fare qualche partita? No, visto che quest'anno siamo stati flagellati da infortuni in difesa... sefz

Purtroppo lui era il primo ad essere spesso infortunato  :(

 

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