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Andrea81

Fabio Capello: "Cambiare è sempre un rischio ma se lo spogliatoio non voleva più continuare con Thiago Motta allora Tudor è la scelta giusta"

Post in rilievo

50 minuti fa, jurgen kohler ha scritto:

Lascierei fare questi conti a chi sa farli. Un rinnovo può avere un senso se si abbassa lo stipendio e l’ammortamento a prescindere dal fatto che resti o meno. Arthur aveva un valore iniziale di 80 milioni, se non riesci a venderlo l’unico modo per ridurre il costo è paradossalmente aumentare la durata del contratto, almeno finché non sia conveniente una cessione. Ci sono professionisti che si occupano di queste cose. Rugani è talmente forte che non ha mai avuto mercato.

Arthur non l'ho neanche inserito. Rugani era a zero, bastava non rinnovare... quanto ai conti, i dati sono ufficiali e scritti nei comunicati e nei bilanci, non serve un master in finanza per capire che l'uscita di danilo non ha alcun senso finanziario per il corrente bilancio. Se proprio vuoi difendere la posizione, piuttosto spara che kelly è ancora in tempo per dimostrarsi un bel giocatore (al momento sembra un pipun)

Modificato da forzafrabotta
Mancava il nome kelly

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17 minuti fa, onetime ha scritto:

La storia di Capello la conosco, così come so quello che ha fatto nel 2006.

E tralascio il fatto che uno con quella squadra producesse un gioco del livello del Treviso.

Comunque capisco anche che, per chi vuole Mancini come allenatore della Juventus, Capello sia un guru da venerare.

E cosa ha fatto nel 2006? Doveva restare in B dopo che gli avevano tolto due scudetti? Con la dirigenza nuova e ridicola che abdicava? Guarda che da un punto di vista professionale è deprimente una roba del genere.

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Adesso, Stefanov96 ha scritto:

E cosa ha fatto nel 2006? Doveva restare in B dopo che gli avevano tolto due scudetti? Con la dirigenza nuova e ridicola che abdicava? Guarda che da un punto di vista professionale è deprimente una roba del genere.

Assolutamente legittima la scelta che ha preso.

Ma capiscimi se per me c'è una netta differenza tra lui, Zambrotta, Cannavaro, il padre di Kephren e gente come Nedved, Camoranesi, Buffon, Del Piero e Trezeguet.

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5 ore fa, David Trezegol ha scritto:

Che Motta non lo voleva più nessuno era chiaro da un po’. Esonero arrivato troppo tardi…speriamo di riuscire ad arrivare quarti 

Andava silurato subito dopo le figuracce in Champions e Coppa Italia. Hanno aspettato troppo.

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... di certo sbaglio, e di ciò chiedo venia, ma, per ciò che mi concerne, il Sig. Fabio Capello, sia in quella che fu la sua veste di giocatore, oltre che, di allenatore della Juventus, senza, ovviamente, dimenticare quello che fu  il suo " excursus calcistico " in entrambi gli ambiti ( per quel che può valere la mia opinione .. e cioè .. niente) nonostante un " Palmarès " più che lodevole, empiricamente non ha mai goduto della mia, seppur virtuale, affezione nei suoi confronti 

 

... le sue modalità di porsi, sul terreno di gioco/su una panchina/finanche da opinionista in televisione, il più delle volte, sono state quasi sempre accompagnate e sorrette da un modo d'agire assai prossimo al " Questa è casa mia e qui comando io " .. che .. non lascia spazio di costruttivo dialogo alcuno alla sua momentanea controparte - insomma, una persona che rispetto, ma lontana mille miglia dal mio modo di rapportarmi e confrontarmi con il mio eventuale prossimo ( oltretutto, quando propugna le sue " analisi ", per ciò che mi concerne, spesso le trovo piuttosto banali, in quanto prive di quel " quid " in più che, un professionista di alto spessore, dovrebbe essere in grado di trasmettere al suo eventuale interlocutore .. e/o .. a chi gli presta ascolto dal televisore .. ergo .. i telespettatori. ) Insomma, e ciò gli va riconosciuto, ha ottenuto dei buoni risultati  .. ma .. in quanto ad un briciolo di simpatia .. siamo proprio ai minimi termini.

   

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  • Grazie 1

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Caro Stefano condivido tutto quello che hai scritto….ma che ci vuoi fare a volte i ricordi prevalgono sulla ragione e a me quella linea d’attacco Haller, Causio,, Anastasi, Capello, Bettega rimarrà sempre nel cuore..buona serata 

  • Grazie 2

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5 minuti fa, vecchiobilly ha scritto:

Caro Stefano condivido tutto quello che hai scritto….ma che ci vuoi fare a volte i ricordi prevalgono sulla ragione e a me quella linea d’attacco Haller, Causio,, Anastasi, Capello, Bettega rimarrà sempre nel cuore..buona serata 

E Carmigni, Spinosi, Marchetti, Furino, Morini, Salvadore.

Già scordati.

😁

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1 ora fa, 29 MAGGIO 1985 ha scritto:

... di certo sbaglio, e di ciò chiedo venia, ma, per ciò che mi concerne, il Sig. Fabio Capello, sia in quella che fu la sua veste di giocatore, oltre che, di allenatore della Juventus, senza, ovviamente, dimenticare quello che fu  il suo " excursus calcistico " in entrambi gli ambiti ( per quel che può valere la mia opinione .. e cioè .. niente) nonostante un " Palmarès " più che lodevole, empiricamente non ha mai goduto della mia, seppur virtuale, affezione nei suoi confronti 

 

... il suo modo di porsi, sul terreno di gioco/su una panchina/finanche da opinionista in televisione, il più delle volte, è stato accompagnato e sorretto da un modo d'agire assai prossimo al " Questa è casa mia e qui comando io " .. che .. non lascia spazio alcuno al suo interlocutore - insomma, una persona che rispetto, ma lontana mille miglia dal mio modo di rapportarmi e confrontarmi con il mio eventuale prossimo ( oltretutto, quando propugna le sue " analisi ", per ciò che mi concerne, spesso le trovo piuttosto banali, in quanto prive di quel " quid " in più che, un professionista di alto spessore, dovrebbe essere in grado di trasmettere al suo eventuale interlocutore .. e/o .. a chi gli presta ascolto dal televisore .. ergo .. i telespettatori . Insomma, e ciò gli va riconosciuto, ha ottenuto dei buoni risultati  .. ma .. in quanto ad un briciolo di simpatia .. siamo proprio ai minimi livelli )

   

Si chiama Furlan sefz 

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Come al solito si commenta la persona e non il senso della dichiarazione; quindi si parla del passato, e non si entra nel merito di ciò che è stato dichiarato che è invece l'oggetto del topic. 

 

Che Motta avesse perso il controllo dello spogliatoio è evidente dalle ultime disastrose prestazioni che vanno oltre delle sconfitte che pure possono capitare. Credo che da questo punto di vista Tudor sia stato la scelta giusta, non si poteva continuare con Motta e quindi non c'erano molte alternative. Quindi don Fabio ha ragione da vendere.

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12 minuti fa, vecchiobilly ha scritto:

Caro Stefano condivido tutto quello che hai scritto….ma che ci vuoi fare a volte i ricordi prevalgono sulla ragione e a me quella linea d’attacco Haller, Causio,, Anastasi, Capello, Bettega rimarrà sempre nel cuore..buona serata 

.. carissimo, non vi è dubbio alcuno che quella " linea d'attacco " fosse assai valida, ma non solo la " linea d'attacco ", anche coloro che prevalentemente dovettero occuparsi della " fase difensiva ", furono in grado di farsi assai valere  ( ergo, mi garba altresì citare, come si faceva ai " tempi ", i nomi di quei " ruoli "  ", ruoli che, senza tanta enfasi ed inutili orpelli, venivano semplicemente definiti con l'appellativo di "  portiere/terzino/stopper/libero/mediano " e vennero tutti, ma proprio tutti, ricoperti ed affidati a giocatori assai validi - UNO SU TUTTI - SANDRO SALVADORE - UN GRANDISSIMO - che era in grado di ricoprire più ruoli con innata maestria - Terzino - Stopper - Libero - Mediano -  e .. alla bisogna .. sapeva violare la porta altrui - UN FENOMENO - Lo stesso GAETANO SCIREA, quando giunse a Torino, ebbe a dichiarare che, per lui, SANDRO SALVADORE fu una sorta di  sapiente ed illuminato " Mentore Calcistico " dal quale apprese tantissimo sotto ogni punto di vista ) una squadra più che valida sotto ogni punto di vista, nonostante un Haller, che giunse alla Juve a quasi 30 anni di età, dotato di " tecnica sopraffina ", ma in perenne conflitto con la " bilancia ". 

 

Ma, in realtà, " L'Episodio Umano " che più contribuì, con accezione negativa, a svilire il mio virtuale rapporto con Capello, fu il seguente

 

A) si parla della grave malattia che colpì ARMANDO PICCHI quando giunse alla Juve nella veste di allenatore  parzialmente tratto da  " Storie di Calcio " - " Gli ultimi giorni di ARMANDO PICCHI "  .ehm    «Sono quasi guarito domani torno in campo» ( è Picchi che parla )

 

Due giorni dopo l’espul­sione del 7 febbraio, si presentava all’allenamento: «Sono quasi guarito – annunciava ai cronisti – domani torno in campo». La mattina dopo vestiva la tuta e diri­geva il suo ultimo allenamento: quando lasciava il campo il dolo­re alla schiena era rispuntato tal­mente acuto da imporgli una sosta di un ora e mezza negli spogliatoi. Si recò allora a Milano, nella clinica dove fino a poco tempo prima era stata curata la moglie per sottoporsi a una serie di esa­mi. Il 10 mattina si recò al campo per l’ultima volta: parlando coi cronisti, l’abituale cortesia non riuscì a nascondere la sofferenza che gli tirava i lineamenti del viso. Quella notte i dolori aumentarono e i medici decisero di ricoverarlo in clinica. Il 12, venerdì, su un quotidiano romano, Fabio Capel­lo, giovane centrocampista della squadra, non sospettando evidentemente nulla, rilasciava dichiara­zioni polemiche anche nei con­fronti del tecnico. 

 

Un ultimo, significativo gesto restava a Picchi, prima di venire inghiottito dal suo male terribile. Benché sofferente, lasciò la clinica per recarsi a Villar Perosa assieme a Boniperti e Allodi, cui toccava il “processo” a Capello per il suo sfogo polemico. Il regi­sta avrebbe dovuto esser messo fuori squadra, ma il tecnico, pur primo bersaglio delle critiche («Una chiacchierata confidenziale con un amico» si scusò il giocatore), assunse la difesa del futuro campione, lo giustificò e ottenne che la pu­nizione venisse limitata a una forte multa. 

 

B) e se ti interessa leggere un riassunto più esaustiva di quella tristissima e tragica vicenda, basta andare a questo link .. .ehm

 

https://storiedicalcio*/blog/morte_picchi.html 

 

 

Serena notte, .salveStefano !

 

 

 

 

4 minuti fa, Gianco ha scritto:

E Carmignani, Spinosi, Marchetti, Furino, Morini, Salvadore.

Già scordati.

😁

... caro fratello bianconero ... una sola cosa è certa : io, di certo, non li ho mai dimenticati e mai li dimenticherò

 

Serena notte, .salveStefano !

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33 minuti fa, 29 MAGGIO 1985 ha scritto:

.. carissimo, non vi è dubbio alcuno che quella " linea d'attacco " fosse assai valida, ma non solo la " linea d'attacco ", anche coloro che prevalentemente dovettero occuparsi della " fase difensiva ", furono in grado di farsi assai valere  ( ergo, mi garba altresì citare, come si faceva ai " tempi ", i nomi di quei " ruoli "  ", ruoli che, senza tanta enfasi ed inutili orpelli, venivano semplicemente definiti con l'appellativo di "  portiere/terzino/stopper/libero/mediano " e vennero tutti, ma proprio tutti, ricoperti ed affidati a giocatori assai validi - UNO SU TUTTI - SANDRO SALVADORE - UN GRANDISSIMO - che era in grado di ricoprire più ruoli con innata maestria - Terzino - Stopper - Libero - Mediano -  e .. alla bisogna .. sapeva violare la porta altrui - UN FENOMENO - Lo stesso GAETANO SCIREA, quando giunse a Torino, ebbe a dichiarare che, per lui, SANDRO SALVADORE fu una sorta di  sapiente ed illuminato " Mentore Calcistico " dal quale apprese tantissimo sotto ogni punto di vista ) una squadra più che valida sotto ogni punto di vista, nonostante un Haller, che giunse alla Juve a quasi 30 anni di età, dotato di " tecnica sopraffina ", ma in perenne conflitto con la " bilancia ". 

 

Ma, in realtà, " L'Episodio Umano " che più contribuì, con accezione negativa, a svilire il mio virtuale rapporto con Capello, fu il seguente

 

A) si parla della grave malattia che colpì ARMANDO PICCHI quando giunse alla Juve nella veste di allenatore  parzialmente tratto da  " Storie di Calcio " - " Gli ultimi giorni di ARMANDO PICCHI "  .ehm    «Sono quasi guarito domani torno in campo» ( è Picchi che parla )

 

Due giorni dopo l’espul­sione del 7 febbraio, si presentava all’allenamento: «Sono quasi guarito – annunciava ai cronisti – domani torno in campo». La mattina dopo vestiva la tuta e diri­geva il suo ultimo allenamento: quando lasciava il campo il dolo­re alla schiena era rispuntato tal­mente acuto da imporgli una sosta di un ora e mezza negli spogliatoi. Si recò allora a Milano, nella clinica dove fino a poco tempo prima era stata curata la moglie per sottoporsi a una serie di esa­mi. Il 10 mattina si recò al campo per l’ultima volta: parlando coi cronisti, l’abituale cortesia non riuscì a nascondere la sofferenza che gli tirava i lineamenti del viso. Quella notte i dolori aumentarono e i medici decisero di ricoverarlo in clinica. Il 12, venerdì, su un quotidiano romano, Fabio Capel­lo, giovane centrocampista della squadra, non sospettando evidentemente nulla, rilasciava dichiara­zioni polemiche anche nei con­fronti del tecnico. 

 

Un ultimo, significativo gesto restava a Picchi, prima di venire inghiottito dal suo male terribile. Benché sofferente, lasciò la clinica per recarsi a Villar Perosa assieme a Boniperti e Allodi, cui toccava il “processo” a Capello per il suo sfogo polemico. Il regi­sta avrebbe dovuto esser messo fuori squadra, ma il tecnico, pur primo bersaglio delle critiche («Una chiacchierata confidenziale con un amico» si scusò il giocatore), assunse la difesa del futuro campione, lo giustificò e ottenne che la pu­nizione venisse limitata a una forte multa. 

 

B) e se ti interessa leggere un riassunto più esaustiva di quella tristissima e tragica vicenda, basta andare a questo link .. .ehm

 

https://storiedicalcio*/blog/morte_picchi.html 

 

 

Serena notte, .salveStefano !

 

 

 

 

... caro fratello bianconero ... una sola cosa è certa : io, di certo, non li ho mai dimenticati e mai li dimenticherò

 

Serena notte, .salveStefano !

Io ho vissuto i suoi anni alla Juve da allenatore e come allenatore non mi è mai piaciuto 

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12 ore fa, jurgen kohler ha scritto:

Nel 1994 la Juventus è tornata a vincere perché non ha avuto paura di cambiare. Noi dobbiamo avere quel tipo di coraggio se vogliamo tornare presto in alto.

Non dobbiamo fare scelte dettate dalla paura di non vincere. Non buttiamo il bambino con l'acqua sporca. L'80% del lavoro che è stato fatto è un gran lavoro e deve essere continuato con qualche aggiustamento e con un nuovo allenatore.

Ma io sono d'accordo con te, ma dico di seguire cmq la nostra storia. Con Lippi abbiamo vinto perchè lui non era diverso dalla nostra tradizione, non era il profeta di un calcio idealizzato e fantasioso, tipo Zeman, così come non lo era Capello. Idem per Conte e poi con Allegri.

Se vogliamo il calcio di MOotta non è estremo, anzi, direi anche molto concreto, visto anche il Bologna e prima ancora lo Spezia, ma ha pagato la sua ottusità e la mancanza di elasticità.

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8 ore fa, Gianco ha scritto:

E Carmigni, Spinosi, Marchetti, Furino, Morini, Salvadore.

Già scordati.

😁

Assolutamente no.. pensa che ricordo persino Chiarenza 😄

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22 ore fa, zacmayo ha scritto:

E se poi cade il

meteorite alla Stadium ? Ma tu non eri a predicare pazienza con offese ai più? 

è il suo modo di fare....da sempre

  • Grazie 1

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8 ore fa, Icarius ha scritto:

Ma io sono d'accordo con te, ma dico di seguire cmq la nostra storia. Con Lippi abbiamo vinto perchè lui non era diverso dalla nostra tradizione, non era il profeta di un calcio idealizzato e fantasioso, tipo Zeman, così come non lo era Capello. Idem per Conte e poi con Allegri.

Se vogliamo il calcio di MOotta non è estremo, anzi, direi anche molto concreto, visto anche il Bologna e prima ancora lo Spezia, ma ha pagato la sua ottusità e la mancanza di elasticità.

Il sottoscritto, non mi costa davvero nulla ammettere i miei errori di valutazione, aveva indicato Motta come il miglior candidato possibile per la successione di Allegri, proprio perché aveva una idea di calcio concreta e al tempo stesso moderna, non mi sembrava un venditore di fumo, badava al sodo, si vedeva chiaramente che una difesa attenta era ritenuta un cardine nell'organizzazione di una squadra e via discorrendo.
Poi nel concreto è andata diversamente, però sono completamente d'accordo con te, non è certo un teorico di un calcio estremo.

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14 ore fa, onetime ha scritto:

La storia di Capello la conosco, così come so quello che ha fatto nel 2006.

E tralascio il fatto che uno con quella squadra producesse un gioco del livello del Treviso.

Comunque capisco anche che, per chi vuole Mancini come allenatore della Juventus, Capello sia un guru da venerare.

Campionato 2005 2006 chiuso con 91 punti, per due anni di fila primi in classifica in altrettante giornate e mi tocca leggere il gioco del Treviso.....considerando anche il fatto che l'avversario all'epoca fosse il Milan di Ancelotti che vinse 2 champions in 4 anni, e non il napoli o l'atalanta...bah

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3 minuti fa, JuventinoSalentino87 ha scritto:

Campionato 2005 2006 chiuso con 91 punti, per due anni di fila primi in classifica in altrettante giornate e mi tocca leggere il gioco del Treviso.....considerando anche il fatto che l'avversario all'epoca fosse il Milan di Ancelotti che vinse 2 champions in 4 anni, e non il napoli o l'atalanta...bah

Hai ragione, il Treviso giocava meglio

  • Confuso 1

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12 minuti fa, zebra67 ha scritto:

Il sottoscritto, non mi costa davvero nulla ammettere i miei errori di valutazione, aveva indicato Motta come il miglior candidato possibile per la successione di Allegri, proprio perché aveva una idea di calcio concreta e al tempo stesso moderna, non mi sembrava un venditore di fumo, badava al sodo, si vedeva chiaramente che una difesa attenta era ritenuta un cardine nell'organizzazione di una squadra e via discorrendo.
Poi nel concreto è andata diversamente, però sono completamente d'accordo con te, non è certo un teorico di un calcio estremo.

Infatti 👍

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Il 24/03/2025 Alle 09:13, zacmayo ha scritto:

sicuro che è tardi . La stagione è fallimentare e anche per la prossima non ci sono chiarezze in costruzione ma solo in distruzione. Ma da qualcosa si doveva iniziare 

I giapponesi sono ancora tra noi ! sefz 

Vedo ahah

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Lo spogliatoio era tutto contro Motta. Basta vedere come nessuno, a parte Bremer e Mbangula, lo abbia salutato. Comunque la situazione era diventata insostenibile e disastrosa.  Capello dice delle ovvietà 

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1 minuto fa, AlexLeStrange ha scritto:

Lo spogliatoio era tutto contro Motta. Basta vedere come nessuno, a parte Bremer e Mbangula, lo abbia salutato. Comunque la situazione era diventata insostenibile e disastrosa.  Capello dice delle ovvietà 

La cosa era talmente evidente anche dall'esterno che mi chiedo perchè si sia aspettato tanto

 

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7 minuti fa, AlexLeStrange ha scritto:

Lo spogliatoio era tutto contro Motta. Basta vedere come nessuno, a parte Bremer e Mbangula, lo abbia salutato. Comunque la situazione era diventata insostenibile e disastrosa.  Capello dice delle ovvietà 

Sì, sono delle ovvietà, però al momento, a bocce ferme, sono le uniche cose da dire.

Facendo l'esegesi delle sue dichiarazioni, "cambiare è sempre un rischio" è ovvio, ma è anche vero: ci sono stati dei cambi in corsa che hanno portato benefici, mentre altre volte sono stati infruttuosi o addirittura la medicina è stata peggiore del male.
Il logico corollario è: "se lo spogliatoio non voleva continuare con Motta, allora Tudor è la scelta più sensata".
Anche qui, concetti basilari e ovvi, ma anche saggi, corretti. Si arriva a un punto in cui la convivenza è impossibile, controproducente, quindi è meglio assumersi il rischio del cambiamento piuttosto che rimanere inerti. E siccome non tutti hanno l'attitudine di far rendere la squadra subentrando in corsa, Tudor è una delle scelte migliori che si potessero fare.

Ti dò ragione, apparentemente è tutto ovvio e scontato, ma del resto cos'altro si poteva dire in questa fase?
"No, dovevano continuare a tutti i costi con Motta!" oppure "C'erano diversi tecnici liberi, proprio Tudor dovevano andare a pescare?"

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1 minuto fa, JuventinoSalentino87 ha scritto:

D'accordo vincere 2 scudetti di fila è giocare peggio del Treviso. Quest'anno come chi abbiamo giocato invece?

Ma secondo te posso essere serio se scrivo quello che ho scritto prima, o stavo facendo dell'ironia?

 

Scusa eh, ma io parlo di mele e te mi rispondi pere. Io parlavo del modo di giocare della squadra, che era perennemente passivo e che basava tutto sulle ripartenze, affidandosi all'estro dei fenomeni che avevamo lì davanti. La famosa Milan Juve 0-1 con gol di Trezeguet su assist in rovesciata di Del Piero, per carità una gara che ho nel cuore, fu una partita di una sofferenza allucinante. O devo menzionare anche il 2-2 a Messina, il 3-3 a Firenze (Fiorentina neopromossa), e via dicendo?

 

Ed evito di entrare per l'ennesima volta in argomento Champions League, dove facemmo delle figure barbine che metà bastavano, e anche di menzionare la Coppa Italia. Su cui stenderei un velo pietoso..

 

Capello aveva un cosiddetto Instant Team, con alcuni dei migliori giocatori dell'epoca (non solo in Italia) è l'ha fatto andare avanti giocando come peggio non si poteva fare.

 

Ma non volevo entrare in questioni tecniche o tattiche, quando si parla di Capello, basterebbe ricordare che il giorno prima diceva "certo, resto anche in B", e il giorno dopo la sentenza era già a Madrid a mangiarsi la paella.

 

Motta sarebbe OT in questa nostra privata disquisizione, ma ti rispondo che a differenza del sopracitato santone, ha avuto una squadra di ragazzetti, (giustamente direi, perché il progetto tecnico prevedeva questo), di cui nessuno poteva essere definito campione e a cui bisognava dare il tempo di crescere, insieme anche al mister. Invece come sempre alla Juve il tempo non è stato dato, e quindi siamo punto e daccapo. Per carità, sicuramente grosse responsabilità di Motta, ma anche dei giocatori che non si sono dati al 100% per la causa, e della dirigenza che doveva proteggere il mister di turno, responsabilizzando anche i giocatori.

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2 minuti fa, onetime ha scritto:

Motta sarebbe OT in questa nostra privata disquisizione, ma ti rispondo che a differenza del sopracitato santone, ha avuto una squadra di ragazzetti, (giustamente direi, perché il progetto tecnico prevedeva questo), di cui nessuno poteva essere definito campione e a cui bisognava dare il tempo di crescere, insieme anche al mister. Invece come sempre alla Juve il tempo non è stato dato, e quindi siamo punto e daccapo. Per carità, sicuramente grosse responsabilità di Motta, ma anche dei giocatori che non si sono dati al 100% per la causa, e della dirigenza che doveva proteggere il mister di turno, responsabilizzando anche i giocatori.

Che Motta non abbia avuto campioni a disposizione, a differenza di Capello, è un dato di fatto, ma direi che è un bel pezzo che mancano i campioni alla Juve.
E guarda caso i risultati sono stati la logica conseguenza.
I campioni non li avevamo nemmeno nel 2023/24,. anzi, avevamo una squadra decisamente mediocre alla quale, per esigenze di settlement agreement, non sono stati nemmeno garantiti rinforzi sul mercato, a differenza di quella di quest'anno, che poteva contare sui soldi UEFA e quelli del Mondiale per club e ha potuto prendere uno dei migliori centrocampisti di A, uno dei migliori della Premier League e via discorrendo.

Il problema principale, in coerenza con quanto dicevo negli anni scorsi, è costituito dalle scelte societarie sbagliate sotto ogni profilo.

Poi è chiaro, gli allenatori ci hanno messo del loro (ma chi li ha chiamati, se non la dirigenza?) così pure i calciatori (scelti, comunque sempre dalla dirigenza, a volte in accordo con l'allenatore), ma le colpe maggiori sono da attribuire alla società.

Quanto alla Juve di ragazzetti, va detto che dopo un promettente inizio in cui venivano lanciati i vari Mbangula, Rouhi, Savona, etc., alla fine a giocare con continuità sono rimasti i soli Yildiz e Mbangula.
Gli altri hanno perso posizioni (talvolta anche causa infortuni) e la Juve di quest'ultima fase non era poi così composta da sbarbatelli, dato che schierava spesso Di Gregorio, Gatti, Kalulu, Kelly, Cambiaso, Gonzalez, Koopmeiners, Locatelli, McKennie, Kolo Muani, ovvero tutta gente dai 24-25 anni in su.

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