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effe1986

Dodici giocatori di serie A indagati per scommesse su siti illegali

Post in rilievo

48 minuti fa, PlatiniMichel ha scritto:

Figuriamoci se non c'era qualcuno dei nostri. Per fortuna la stagione volge al termine bah

Comunque non avendo scommesso sul cslcio rischiano poco o nulla 

 

Figurarsi se ci stava qualcuno dei prescritti.

 

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Aggiungo l'articolo de La Stampa, perchè ci sono particolari assurdi , sul modo di aggirare i controlli sui pagamenti e sul ruolo di Tonali e Fagioli.

 

Ci sono nomi pesanti nell’indagine di scommesse clandestine su piattaforme abusive che coinvolge anche diversi calciatori di Serie A. Un giro da un milione e mezzo di euro sul quale indaga la procura di Milano che ha messo sotto inchiesta (la lista è stata pubblicata dal Corriere), tra gli altri, Sandro Tonali e Niccolò Fagioli, già squalificati dalla giustizia sportiva per scommesse e da mesi tornati a giocare, Il primo nel Newcastle, il secondo alla Fiorentina, dove è in prestito dalla Juventus. Le scommesse riguardano un periodo che va dal 2021 al 2023 e coinvolgerebbero il calciatore del Milan Alessandro Florenzi, l’allora attaccante della Roma Nicolò Zaniolo (oggi Fiorentina), il portiere juventino Mattia Perin e il compagno centrocampista americano Weston McKennie, così come gli ex juventini argentini campioni del mondo Leandro Paredes (oggi alla Roma) e Angel Di Maria (in forza al Benfica) , il difensore della nazionale e dell’Atalanta (all’epoca all’Inter e al Torino) Raoul Bellanova, il centrocampista della nazionale e del Torino (all’epoca all’Empoli) Samuele Ricci, l’attaccante del Padova (allora alla Cremonese) Cristian Buonaiuto, l’attaccante di Lazio e Empoli (oggi al Parma) Matteo Cancellieri, il difensore dominicano Adames Hector Junior Firpo (Leeds United), il tennista Matteo Gigante, e un’altra decina di non sportivi.

 

La Guardia di finanza ha eseguito un sequestro preventivo nei confronti di cinque indagati e una società per oltre un milione e mezzo di euro nell’ambito di un’inchiesta per esercizio abusivo di attività di gioco e scommesse, riciclaggio e responsabilità amministrativa degli enti. L’indagine milanese nasce da uno stralcio dell’inchiesta della procura di Torino sul calcio scommesse, i nomi sarebbero infatti emersi dalle chat di Fagioli e Tonali.

 

 

Agli indagati sono stati anche notificati i decreti di fissazione di interrogatorio preventivo emessi dal gip Lidia Castellucci, come previsto dalla riforma Nordio, a seguito della richiesta di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari da parte dei pm Paolo Filippini e Roberta Amadeo. L’indagine condotta dalla aliquota della Guardia di Finanza della sezione di pg della Procura di Milano ha permesso di individuare il gruppo che agiva nell’area milanese.
I finanziari hanno scoperto che gran parte dei pagamenti versati per saldare debiti di gioco venivano fatti in una gioielleria di Milano. Questo sistema, che ostacolava la provenienza illecita del denaro, ha reso difficile l’identificazione del reale beneficiario e prevedeva finte vendite da parte della gioielleria di orologi e gioielli di lusso che, in realtà, non venivano materialmente consegnati, ma «costituivano unicamente la causale per il bonifico emesso dagli scommettitori a saldo del debito contratto per le scommesse effettuate sulle piattaforme illegali» come si legge in una nota del procuratore Marcello Viola.

 

Parallelamente, «è emerso un sistema consolidato e strutturato per il pagamento dei debiti di gioco da parte degli scommettitori a favore degli organizzatori. Il meccanismo prevedeva l’utilizzo di numerosi soggetti prestanome che, mettendo a disposizione le proprie carte PostePay, account Revolut e conti correnti, ricevevano le transazioni finanziarie – quantificate in almeno 300 mila euro – destinate a «saldare o ridurre le posizioni debitorie derivanti dalle scommesse illegali». Finalità per cui i prestanome si occupavano anche della riscossione di denaro contante, per un importo stimato di almeno 400 mila euro. In aggiunta, alcuni scommettitori, in cambio di bonus, ovvero di una riduzione del proprio debito di gioco, diffondevano e pubblicizzavano le piattaforme illegali».

Fagioli e Tonali «oltre ad aver effettuato numerose scommesse mediante le piattaforme risultano aver ricoperto il ruolo, a loro volta, di collettori di scommettitori, in quanto si sono occupati di diffondere e pubblicizzare tali piattaforme illegali, fare da tramite per l'apertura o il caricamento dei conti di gioco ed effettuare consegne di denaro per conto di altri scommettitori, anche in contanti», si legge nella richiesta di sequestro preventivo. «A fronte di tale attività agevolatrice», il calciatore del Newcastle e il collega della Fiorentina, «risultano essere stati remunerati attraverso il riconoscimento di bonus sui propri conti di gioco o con una decurtazione del loro debito contratto con le scommesse».

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2 minuti fa, AngriJuve ha scritto:

Mah, notizia di scarso rilievo secondo me

Si infatti 

Si boccheranno una multa dalla giustizia ordinaria e basta 

3 minuti fa, ElMachico ha scritto:

Alla fine, gira e rigira... delle big paghiamo sempre solo noi.

Ma perché insisti?

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1 minuto fa, PlatiniMichel ha scritto:

Si infatti 

Si boccheranno una multa dalla giustizia ordinaria e basta 

Ma perché insisti?

Perchè è la verità...

Vivi su  marte o sulla terra? fammi capire.

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35 minuti fa, Stefanov96 ha scritto:

Le procure "lavorano" così, tra un tetris e un solitario

 

21 minuti fa, maxxi ha scritto:

Se non sbaglio ci sono in ballo le plusvalenze dei ciucci...

L'ho sempre pensato, e lo ripeto: La Juventus è la più grande foglia di fico del nostro Paese, utilizzata per coprire non solo le nefandezze calcistiche altrui, ma anche per spostare l'attenzione del popolino da altre vicende ben più importanti.

 

La notizia di oggi fa già capire come proseguirà l'iter giornalistico: solo i giocatori della Juventus sono degli intrallazzatori, gli altri solo di contorno.

 

qui sotto la notizia, fonte repubblica.it

 

Dodici giocatori di serie A sono indagati dalla Procura di Milano per scommesse sui siti illegali. Gli episodi risalgono al periodo 2021-2023. I fatti sono emersi spulciando le chat dei telefoni di Sandro Tonali (oggi al Newcastle) e Nicolò Fagioli (oggi alla Fiorentina), già coinvolti in un'indagine della Gdf di Torino. I giocatori, che non avrebbero scommesso su partite di calcio ma su altre discipline, rischiano provvedimenti davanti alla giustizia sportiva.

 

Questi i nomi nel mirino: Alessandro Florenzi, Nicolò Zaniolo, Mattia Perin, Weston McKennie, Leandro Paredes, Angel Di Maria, Raoul Bellanova, Samuele Ricci, Cristian Buonaiuto, Matteo Cancellieri, Adames Hector Junior Firpo,

 

Una gioielleria che funzionava come banca

Ingenti le somme che i calciatori hanno versato nella tasche di due gestori di piattaforme illegali di scommesse online, che si sarebbero fatti aiutare dagli amministratori di una gioielleria milanese che funzionava come banca per regolare i conti. Quando il debito diventava più oneroso, i giocatori effettuavano bonifici alla gioielleria per l’acquisto di orologi di lusso che restavano però nella disponibilità degli organizzatori.

 

Fagioli ha versato quasi 700 mila euro. Tutti gli importi

La società titolare della gioielleria si chiama Elysium Group. Riceveva sui propri conti i bonifici bancari “a copertura dei debiti contratti dai giocatori”. Una tabella riassume i pagamenti: Fagioli ha pagato 693 mila euro, Florenzi 155 mila, Tonali 57 mila, Buonaiuto 41 mila, Cancellieri 40 mila.

 

Le accuse: “Fagioli e Tonali avevano ruolo di collettore”

Tonali e Fagili, oltre ad aver fatto numerose scommesse sulle piattaforme online, avevano per i pm il ruolo di “collettori di scommettitori”, cioè si occupavano “di diffondere e pubblicizzare le piattaforme illegali, fare da tramite per l’apertura o il caricamento dei conti di gioco nonché effettuare consegne di denaro per conto di altri scommettitori, anche in contanti”. Questa attività garantiva loro dei “bonus” o la decurtazione dei debiti. Così sono finiti nella rete altri calciatori, da Florenzi a Zaniolo.

 

Altri giocatori pagavano solo i debiti di Fagioli

Sono emersi anche i nomi di persone non indagate. Fagioli, per far fronte al pagamento dei debiti di gioco, si sarebbe avvalso infatti di prestiti. Per questo agli atti c’è per esempio il nome di Federico Gatti della Juventus, non indagato al pari, per esempio, di Radu Dragusin.

 

Così entravano nelle “stanze chiuse”. Il trucco degli orologi di lusso

L’incheista nasce dalla trasmissione di atti dalla procura di Torino, dalla quale emergeva che Fagioli e altri calciatori professionisti giocavano d’azzardo su piattaforme legali e illegali e avevano contratto rilevanti debiti. Si appoggiavano a un gruppo che a Milano faceva riferimento a due indagati, Tommaso De Giacomo detto Tommy e Patrik Frizzera. Erano loro il “banco”, la chiave d’accesso alle “stanze chiuse”. Il “trucco” degli orologi di lusso pagati e mai comprati dai calciatori, perché serviva in realtà a pagare debiti di gioco, è stato confermato dallo stesso Tonali durante un interrogatorio.

 

Sequestrati un milione e mezzo di euro

La squadra della Guardia di Finanza della sezione di polizia giudiziaria della Procura di Milano ha eseguito il sequestro preventivo di un milione e mezzo di euro a cinque persone e a una società per "esercizio abusivo di attività di gioco e scommesse, riciclaggio e responsabilità amministrativa degli enti". Sono stati anche notificati, nell'inchiesta dei pm Paolo Filippini e Roberta Amadeo, "decreti di fissazione di interrogatorio preventivo" davanti al gip, dopo la "richiesta di applicazione" dei domiciliari per i cinque indagati.

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Adesso, battlehymn ha scritto:

Troppi soldi e Troppo tempo libero..questi lavorano 2 ore al giorno e guadagnano uno sproposito..li avrei squalificati e multati pesantemente 

Queste sono banalità però...

 

Non c'entrano nulla i soldi e il tempo, ci sono milioni di poveracci senza un euro che giocano dalla mattina alla sera, disoccupati e anche gente che lavoro, alcuni li ho anche conosciuti.

 

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Se uno ha giocato nella Juve ma ha scommesso con la maglia del Burkina Faso e del Burundi lo ritraggono con la maglia della Juve, sono speciali sti giornalisti, e’ una categoria di mmmmm, supini o proni a fasi alterne. Mi piace osservare la loro pochezza, banderuole  in base a come tira il vento.😂😂😂😂

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58 minuti fa, Giuseppe Bottazzi ha scritto:

Nelle foto degli articoli hanno casualmente messo tutti con la maglia della Juve anche se non giocano nella Juve....sono meravigliosi.....

Sarà stato un errore involontario. Siete fissati che ce l'abbiano sempre con la Juve.

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Adesso, ElMachico ha scritto:

Queste sono banalità però...

 

Non c'entrano nulla i soldi e il tempo, ci sono milioni di poveracci senza un euro che giocano dalla mattina alla sera, disoccupati e anche gente che lavoro, alcuni li ho anche conosciuti.

 

Si ma loro hanno una piccola responsabilità e dei regolamenti da rispettare..

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1 ora fa, PlatiniMichel ha scritto:

Figuriamoci se non c'era qualcuno dei nostri. Per fortuna la stagione volge al termine bah

Comunque non avendo scommesso sul cslcio rischiano poco o nulla 

 

... e figuriamoci se c'era qualcuno dell ' inda... 🙄

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6 minuti fa, ElMachico ha scritto:

Perdere  2 giocatori per la prossima stagione.

Perché hai giocato a poker su piattaforma illegale ? In base a cosa ?!!?!?!!

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20 minuti fa, ElMachico ha scritto:

Alla fine, gira e rigira... delle big paghiamo sempre solo noi.

Perché insisti. L'Inter, il Napoli, ed altre squadre pagano esattamente come noi. Non lo noti?

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Adesso, battlehymn ha scritto:

Si ma loro hanno una piccola responsabilità e dei regolamenti da rispettare..

Ma certamente, vanno puniti nel caso, mica dico il contrario, dico solo che essere ricchi o poveri non c'entra nulla sulla motivazione che ti spinge a giocare.

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Adesso, battlehymn ha scritto:

Si ma loro hanno una piccola responsabilità e dei regolamenti da rispettare..

se hanno scommesso su poker e tennis i soldi sono loro, li buttassero via come vogliono

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